03 Gennaio 2007 LA STAMPA

A LEGINO AREA DI SMISTAMENTO
Rifiuti, la differenziata 
arriva in tutta la città
Il Comune accelera per risparmiare sullo smaltimento
 
SAVONA
Il Comune punta sulla raccolta differenziata dei rifiuti per attenuare l’impatto economico provocato dalla discarica di Cima Montà. L’Ata smaltirà i rifiuti al Boscaccio di Vado con un incremento di costi pari a 400 mila euro l’anno e in prospettiva l’unica possibilità per ridurre le spese sarà quella di produrre meno rifiuti. Il direttore generale del Comune Nanni Ferro da mesi segue la partita che a metà gennaio giungerà all’epilogo con il primo carico di rifiuti trasportato a San Genesio.
Il manager del Comune non rinnega le riserve e le critiche espresse da tempo sul Piano provinciale dei rifiuti ma ora guarda avanti: «Capisco le perplessità del vicesindaco Caviglia ma bisogna proseguire. Quel Piano a mio modo di vedere era sbagliato ma sono fedele alla maggioranza politica che mi ha scelto e quindi mi adeguo. Per fare in modo che la chiusura di Cima Montà avesse conseguenze economiche meno devastanti abbiamo trattato con i privati di EcoSavona che sono stati un interlocutore molto corretto». Prosegue Ferro: «Se smaltire i rifiuti a Cima Montà costava 49 euro a tonnellate, portarli al Boscaccio ci costerà 57,5. A fine anno significa un incremento di spesa di 400 mila euro che però non faremo ricadere cui cittadini con l’aumento delle tasse. L’accordo prevede un aumento progressivo della tariffa che nei cinque anni avrà un costo medio di 65 euro a tonnellata. L’intesa con EcoSavona prevede inoltre un premio di 25 euro per ogni tonnellata in meno rispetto alle 30 mila che oggi produciamo. Si tratta di un forte incentivo ad effettuare la raccolta differenziata che dovrà partire da subito, in tutta la città e non in forma sperimentale». Inoltre il Comune creerà un’area di raccolta e smistamento dei rifiuti al Paip di Legino.
Il manager ipotizza quindi gli scenari dei prossimi anni: «Il Piano dei rifiuti prevedeva la chiusura di Cima Montà e la contestuale apertura di una nuova discarica pubblica nel Ponente perchè non è pensabile lasciare il mercato dei rifiuti totalmente nelle mani dei privati. Mi auguro che il Piano venga attuato e che l’Ata possa entrare nella nuova società del Ponente. Inoltre abbiamo chiesto a Vado e ai privati di EcoSavona la disponibilità a concedere un aumento di quote al Comune di Savona nell’ambito della discrica del Boscaccio. Anche quest’operazione speriamo che possa concretizzarsi nei prossimi sei mesi in modo da riequilibrare i rapporti fra gli enti locali e l’imprenditoria del settore ambiente».