GLI ANGOLI DIMENTICATI DI SAVONA
di ALDO PASTORE
L’ EDIFICIO DELL’ EX – MERCATO DI PIAZZA BOLOGNA
Sabato, 16 dicembre, sono comparsi, affissi sui portoni delle abitazioni del Quartiere di Villapiana, dei singolari manifestini, siglati dal Collettivo Barricata, riportanti, in sintesi, IL FINE ULTIMO DEL COLLETTIVO STESSO; riporto integralmente:
Il giorno successivo, ho appreso che i giovani proponenti avevano proceduto all’ occupazione spontanea ( e non autorizzata) dell’ Edificio dell’ ex – Mercato di Piazza Bologna, al fine di creare, al suo interno, le necessarie premesse per addivenire alla nascita di un Centro Sociale rivolto ai giovani, ma, più in generale, a tutti gli abitanti del Quartiere.
Ho esclamato: FINALMENTE! !
Sono andato, lunedì 18 Dicembre, a conoscere questi giovani, a sentire la loro voce, a cercare di comprendere le loro idee, le loro intenzioni, i loro progetti e le loro proposte ed, alla fine dell’ incontro, convinto della positività della loro azione, ho sentito il dovere di esclamare, ancora una volta: FINALMENTE! !
Rivolgendomi, ora, ai lettori di Trucioli Savonesi, desidero esporre, in maniera più esplicita, le TRE MOTIVAZIONI FONDAMENTALI, che mi hanno indotto ( e mi inducono tuttora) ad applaudire l’ iniziativa.
1) Finalmente, assume nuova vita un Angolo Dimenticato della città.
L’ edificio dell ex – Mercato Civico di
Piazza Bologna è, infatti, ermeticamente chiuso da circa due anni.
Ricordo che questo edificio è nato, nel
decennio 1970-1980, soprattutto per volontà dei cittadini di Villapiana e per
l’instancabile azione propositiva ed attuativa, esercitata dagli
amministratori della II° Circoscrizione.
Ogni volta che attraverso Piazza Bologna e guardo il mercato, mi ritornano alla mente, tra tanti altri, le meravigliose figure di cittadini come Olga Roncallo e Aldo Murialdo ( purtroppo, scomparso), che molto hanno fatto e dato per realizzare quest’ opera, in allora ritenuta di importanza essenziale.
Infatti, l’ edificio è servito, per molti anni, a dare una dignità professionale ed operativa ai commercianti ambulanti, i quali, in passato, ponevano i loro “ banchetti” direttamente sulla piazza, con gli inconvenienti statici ed igienici, che tutti possono facilmente immaginare.
Attualmente, la funzione originale di questa struttura è finita, a causa delle sopravvenute, profonde modificazioni dell’ intera economia commerciale ed, in particolare, delle modalità attuate nel sistema della distribuzione, le quali hanno, di fatto, reso superflua e, quindi, inutile la persistenza della funzione iniziale dell’ edificio.
Le opzioni relative al futuro dell’ edificio erano (e sono) sostanzialmente due:
LA DEMOLIZIONE
L’ UTILIZZO ALTERNATIVO
L’ iniziativa del Collettivo Barricata si colloca nella logica di quest’ ultima opzione ed io ritengo che l’ intera nostra città debba rivolgere un sentito ringraziamento all‘ iniziativa di questi giovani, rivolta, oltre tutto, a salvaguardare l’ esistenza di una struttura, tuttora potenzialmente utile.
2) Assume , inoltre, un grande significato sociale e politico il fatto che l’ iniziativa sia partita da un gruppo di giovani; si tratta , in effetti, di un evento straordinario, che si pone in netta antitesi con la cappa immobilistica o falsamente innovativa che sovrasta attualmente la nostra città.
Occorre evidenziare, inoltre, che va sfatata, una volta per tutte, la tendenza a considerare i giovani, in grande maggioranza, come “ bullisti”, come abituali frequentatori di discoteche e, come tali, dediti all’ abuso di alcool ed all’ uso di sostanze stupefacenti.
Questa convinzione, radicata nella pubblica opinione, anche a causa delle distorte campagne d’ informazione, non corrisponde assolutamente a verità.
Posso testimoniare, per l’ esperienza diretta, vissuta all’ interno delle Associazioni di Volontariato, che esistono moltissimi giovani, dotati di grande senso civico, del dono della solidarietà e della voglia di fare del bene.
Verosimilmente, dovrebbe essere l’ odierna società a fare, al contrario, una sorta di riflessione autocritica e chiedersi se abbiamo offerto sufficienti OPPORTUNITA’ DI VITA ai giovani e se abbiamo convenientemente rispettato le attitudini e le autonome scelte di vita di ogni individuo.
Credo, infatti, che offrire “ OPPORTUNITA’DI VITA significhi, semplicemente, offrire
- OPPORTUNITA’ DI STUDIO E DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
- OPPORTUNITA’ DI LAVORO
- OPPORTUNITA’ DI SVAGO E DI DIVERTIMENTO
E’ esattamente quello che l’ attuale società non ha saputo o voluto dare al mondo dei giovani.
L’ occupazione dell’ edificio dell’ ex – Mercato di Piazza Bologna va in controtendenza a tutto questo ed è per questa ovvia ed elementare ragione, che va chiaramente gridato il nostro FINALMENTE! !
3) Ma, la mia personale soddisfazione va oltre tutto questo; vedo concretizzarsi, con questa iniziativa, un mio ANTICO SOGNO .
Ricordo semplicemente che, in data 10 Luglio 1995, testualmente scrivevo ( Fonte: L’ ALTRA CITTA’ – MARCO SABATELLI EDITORE – PAGINA 119):
“ E’ necessario cercare, anche a livello locale, opportunità di divertimento e di tempo libero per i giovani; in questa prospettiva, due domande particolari ( che vogliono essere, al tempo stesso, realistiche e provocatorie) vanno rivolte all’ Amministrazione Comunale di Savona:
- E’ possibile, tra le diverse ipotesi di un futuro utilizzo dell’ area e degli immobili dell’ ex Macello Pubblico di Legino (destinati, come altri stabili della nostra città, ad un fatale abbandono e degrado) pensare ad una trasformazione e ad una riconversione dell’ intero complesso in una struttura poli-funzionale, destinata ai giovani?
-
E’ possibile far gestire questo Centro dai
giovani stessi o, in subordine, può essere presa in considerazione l’ ipotesi di
un loro coinvolgimento nella programmazione delle diverse attività che potranno
svolgersi in quella sede?
Si tratta di
creare, in positivo, una struttura in grado di venire incontro ai gusti
artistici e musicali delle nuove generazioni, di sviluppare le loro grandi
potenzialità e, di conseguenza, di far loro apprezzare pienamente la gioia di
vivere e di comunicare”
Ai nostri lettori, sottopongo una brevissima riflessione finale:
“L’area e gli
immobili del Pubblico Macello continuano ad essere inutilizzati ( come è
dimostrato dal fatto che la gara d’ appalto, indetta recentemente dal Comune,
per l’ affidamento ai privati della struttura, è andata deserta). Si tratta
dell’ ennesimo “ Angolo Dimenticato di Savona” ed anche su di esso sarà
necessario riflettere.
Ma, di fronte
all’ indisponibilità del Comune a prendere in considerazione la mia antica
proposta, dico: Ben venga la creazione del Centro Sociale nell’ Edificio dell’
ex –Mercato di Piazza Bologna.”
Ai giovani del Collettivo Barricata, rivolgo un augurale invito, tratto da “ La via della tranquillità” di T. Gyatso XVI Dalai Lama:
“ Gli ideali sono molto importanti nella vita;
senza di essi non puoi fare nulla.
Che tu li consegua o meno è irrilevante,
ma bisogna tentare di avvicinarsi a essi”
ALDO PASTORE 20 Dicembre 2006