SAVONA POLEMICHE ALLA FINE DELLA CERIMONIA
Confuoco “sacrilego” senza dialetto
Rocco Peluffo è furibondo «Violato lo statuto, una vergogna»
LA STAMPA
CLAUDIO VIMERCATI
SAVONA
C’era solo qualche refolo di vento, ma la fiamma si è alzata vigorosa verso il cielo, tant’è che il rito centrale dell’edizione di quest’anno del «Confuoco» è stato giudicato di buon auspicio per la città. Ma i savonesi che ieri mattina affollavano piazza Sisto IV e che poi si sono contesi, come vuole la tradizione un pugno di cenere o qualche ramoscello annerito perchè porta bene conservarli per tutto l’anno in casa, e poi hanno seguito lo scambio di auguri a palazzo Sisto IV, questa edizione la ricorderanno per un altro motivo: per la prima volta, infatti, non si è parlato in dialetto. Il savonese, inteso come parlata, è rimasto fuori. Il presidente della «A Campanassa» ha parlato in italiano, sorprendendo tutti. Quindi niente «Sciu scindacu». I mugugni? Roba antica. Chiamiamole critiche, note polemiche. Certo Cerva le ha cantate, come si suol dire, ma il suo intervento ha fatto un altro effetto: le sue sembravano più le critiche espresse durante consiglio comunale, che non le bacchettate date in modo anche istrionico nel giorno in cui si capovolgono i ruoli con il presidente della «A Campanassa» che in Comune fa il padrone di casa chiede conto di quello che non va al primo cittadino, diventato ospite. Cerva ha parlato di innovazione. Ma la novità non è piaciuta. Primo fra tutti all’ingegnere Rocco Peluffo, che era lì con gli altri anziani del Consiglio, e che di cerimonie del Confuoco ne ha presenziate tante. Lui ci è rimasto male. «E‘ una vergogna, un tradimento dello statuto del ‘24» ha commentato alla fine della manifestazione. Un po’ però se lo aspettava: «Lo temevo - aggiunge -. Purtroppo questo avviene anche in sede, durante i consigli della ‘’A Campanassa‘’. Non si parla più in dialetto. Per me è stato uno choc». Più morbido Nazzario Fancello, anche lui ex presidente della «A Campanassa»: «Posso capire che qualcuno ci sia rimasto male, ma forse è stato deciso così per non mettere in imbarazzo gli ospiti, molti dei quali non sono savonesi e non capiscono il dialetto».
18 Dicembre 2006

SAVONATRADIZIONALE SCAMBIO DI AUGURI
Il sindaco Berruti risponde alle critiche di Cerva
“Opera prioritaria la passeggiata verso Albissola”

Dialetto o no, il presidente della «A Campanassa», Carlo Cerva, ha rispettato almeno il protocollo, «cantandole» come si suol dire, al sindaco. Non saranno stati «mugugni», ma critiche sì. Un fiume. Cerva ha criticato le scelte urbanistiche degli ultimi 60 anni che ha definito di «basso livello», sollevato la questione «della riqualificazione del fronte mare, da Albissola fino a Vado e della realizzazione della passeggiata che unisca Savona con Albissola». E ancora denunciato «il peggioramento della qualità della vita soprattutto a Levante della città, per il traffico, l’inquinamento atmosferico e sonoro». Ha parlato della necessità di «opere per il rilancio del Santuario» e della costruzione di parcheggi interrati «in piazza del Popolo dove dovrebbe sorgere un contenitore culturale per la città, e ai piedi del Monturbano, in cima a corso Italia». Cerva ha poi ricordato che «Savona è la patria della Rari Nantes». «A quando - ha chiesto al sindaco - il completamento della piscina in corso Colombo? Quando avremo uno stadio degno di questo nome?». E infine non sono mancate critiche all’operato dei vigili urbani e un accenno alla città sporca.
La replica del sindaco non si è fatta attendere. «Per quel che riguarda la passeggiata che unisca Savona con Albissola - ha osservato - io dico che si tratta di un’opera prioritaria, un punto irrinunciabile. Sia che si faccia o no il porto turistico alla Margonara». Quanto a piazza del Popolo, il sindaco Berruti ha espresso un sogno: «Di una piazza liberata dalle auto che diventi il polmone verde della città». Berruti ha poi parlato dell’Università: «E’ stata forse l’intuizione più innovativa degli ultimi venti anni. Dove una volta c’era una caserma, ora ci sono studenti, professori, ricercatori. Ma sono ancora pochi quelli che conoscono questa realtà, una realtà che dà lavoro a trecento persone. Dobbiamo puntare sullo sviluppo del Campus». Poi ha preso le difese di vigili urbani e impiegati comunali: «Lavorano da anni in condizioni difficili, sotto organico, con le assunzioni bloccate. Voglio spezzare una lancia in loro difesa». Infine un annuncio: «I lavori per la piscina di corso Colombo ricominceranno a gennaio».
Il premio della «A Campanassa» quest’anno è andato all’Ascol, l’associazione savonese contro le leucemie: il riconoscimento è stato ritirato dalla presidente, dottoressa Franca Minetti, e dal primario del dipartimento di Scienze mediche, Giorgio Menardo.