IL TERMINAL OPERATIVO FRA DIECI MESI LA STAMPA
La nuova stazione delle Funivie
[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
Nell’autunno del 2007 dei vagonetti non ci sarà traccia fino a parco San Rocco. Le Funivie stanno rispettando la tabella di marcia dei lavori per la costruzione del nuovo terminal che presenta notevoli vantaggi ambientali ed economici.
Come avevamo spiegato nelle scorse settimane il tunnel sotterraneo che dalla darsena Alti Fondali percorre un chilometro e 800 metri nella roccia e poi sbuca alle spalle della collina di Valloria, è stato ultimato. Negli ultimi giorni sono state fissate le staffe su cui scorrerà il nastro trasportatore delle rinfuse che viaggeranno in un «tubo» che ha un diametro di circa due metri e mezzo. Il foro sbuca già a parco San Rocco che sarà la nuova stazione di scambio, che servirà a traslocare il carbone e le altre rinfuse dal nastro ai vagonetti. L’intera operazione avverrà però sotto terra e quindi senza la volatilizzazione delle polveri che rappresentava uno dei principali problemi dell’attuale impianto di Miramare. Le opere in muratura della stazione che si trova fra i Rondinini e il ristorante di Moscino sono stati completati e nei prossimi mesi verrà installata la carpenteria metallica che arriverà prefabbricata. Per completare il nastro trasportatore e i macchinari della stazione di interscambio oltre naturalmente ai collaudi serviranno ancora una decina di mesi. Le Funivie hanno fissato come data di fine lavori l’ottobre del 2007 ma se anche l’entrata in servizio della nuova linea venisse ritardata di un paio di mesi il problema non sarebbe rilevante.
Il vantaggio dal punto logistico è evidente. Il terminal degli Alti Fondali infatti è stato costruito in modo da poter servire sia il nastro che poi scorrerà nel tunnel sottomarino, sia i due binari ferroviari, con una potenza di carico molto elevata e che rende possibile anche la diversificazione della merce. Inoltre verranno guadagnate le aree di Miramare dove al posto della stazione dei vagonetti verranno sistemati cantieri navali e funzioni urbane non ancora definite. Infine, potranno essere demoliti i sovrappassi di cemento armato che oggi proteggono le strade dal passaggio della linea delle Funivie