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L'assessore comunale conferma una voce "maligna". «Prendo
una casa nel palazzo di Bofill, non c'è niente di male»
05/12/2006
L'ASSESSORE ALL'URBANISTICA del Comune di Savona, Rosario
Tuvè, abiterà nel futuro Crescent, il palazzone pensato
dall'architetto Bofill che sta nascendo sull'ex aree Omsav
tra il Priamar e la vecchia darsena. E' in lista d'attesa
come decine di savonesi che hanno prenotato un alloggio. Lo
ammette lui stesso per giocare d'anticipo sulle eventuali
strumentalizzazioni politiche.
«Oggi vivo in affitto, visto che amo il mare e a quasi
sessant'anni ho finalmente la possibilità di comprarmi una
casa ho deciso, in tempi non sospetti, non ancora assessore,
di prenderla nel Crescent: c'è qualcosa di male forse?» dice
l'assessore della Margherita.
La sua anticipazione, in realtà, arriva nelle ore in cui la
voce del suo nome tra quello dei richiedenti un alloggio
iniziava a circolare con insistenza in Comune. Voce che
diceva: «Volete saperne una? L'assessore all'urbanistica ha
già preso casa nella principale lottizzazione della
città...».
A domanda l'interessato non ha negato. «Lo sapevo che prima
o poi sarebbe venuto fuori in modo sbagliato - dice Tuvè -
d'altra parte ne ho già parlato con i colleghi di giunta e
col sindaco proprio per evitare equivoci. La veritàè che
mesi fa, quando c'è stata l'occasione, mi sono fatto avanti
per prenotare un alloggio come un qualsiasi cittadino senza
ovviamente immaginare che sarei diventato un amministratore
pubblico. Inutile dire che lo pagherò come tutti e mi dovrò
fare un mutuo per pagarlo. Ho la coscienza completamente
pulita: amo il mare, sogno una casa, se permettete me la
compro un po' dove voglio».
Per qualcuno, però, il rapporto "commerciale" tra
l'assessore all'urbanistica e il gruppo privato
(Dellepiane-Campostano) che sta eseguendo la lottizzazione
urbanistica più importante (e discussa) della città, è un
rapporto censurabile per motivi di opportunità e
trasparenza. E se la cosa dovesse diventare, come pare,
anche oggetto di un'interpellanza in consiglio comunale? «No
problem, avendo la coscienza a posto non avrei alcun
problema - conclude l'assessore - Spiegherò che volendo
comprare casa con mia moglie ero andato a vederne diverse e
che amando il mare ho deciso di scegliere il Crescent che mi
sembrava la soluzione migliore. Volendo potrei anche
spiegare che mia moglie, avendo ricevuto dalla madre mancata
alcuni anni fa una piccola eredità, aveva una cifra da
investire. Sono cose personali, fatti miei, ma se ci fosse
bisogno non avrei problemi a spiegarli. Può bastare?».
D. Frec.
05/12/2006
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