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CAIRO. L'azienda non molla e conferma la cassaintegrazione,
per oltre un centinaio di dipendenti, ma con la possibilità
di arrivare a 250 sui circa 400 rimasti in organico,
nonostante il pressing durato per tutta la giornata di ieri
da parte di Regione, Prefettura, enti locali e sindacati.
Questa mattina, nuovo round davanti alla sede dell'Unione
Industriali a Savona, a partire dalle 8. In attesa del nuovo
confronto previsto sempre in mattinata a Genova tra il
governatore Burlando e uno dei padroni di Ferrania, Vittorio
Malacalza, azionista di riferimento della cordata creata
insieme a Messina, Gavio e Gambardella. Non è neppure
servita la manifestazione di ieri con cui centinaia di
lavoratori dello stabilimento in crisi hanno chiesto la
sospensione della "cassa" bloccando il traffico per ore
sulla strada provinciale 29 all'altezza di Vispa, con la
viabilità in tilt sulla direttrice Savona -Cairo, da
mezzogiorno sin quasi alle 16. A nulla non ha portato
neppure la mediazione del prefetto Nicoletta Frediani che
nel tardo pomeriggio, aveva ottenuto la rimozione del
presidio sulla provinciale organizzando un tavolo in
Prefettura a Savona con la presenza dell'amministratore
delegato Giuseppe Cortesi, e rappresentanti di enti locali e
sindacati. «Niente da fare» alla fine del vertice, terminato
alle 19 da parte della delegazione di lavoratori scesa a
Savona. Mentre l'incontro era in corso, dagli azionisti
Ferrania veniva confermato come "la cassa integrazione non
verrà sospesa, in Prefettura si discute di ordine pubblico".
Nonostante per tutta la durata del blocco sulla provinciale
fosse stato chiesto a gran voce un segnale di distensione
almeno sino a mercoledì prossimo, quando è in calendario un
nuovo incontro sull'accordo di programma. Un'ulteriore prova
di forza che ha spiazzato gli amministratori. Il presidente
della Regione Claudio Burlando e l'assessore allo sviluppo
economico, Renzo Guccinelli, entrambi Ds, hanno ottenuto per
questa mattina un chiarimento con Vittorio Malacalza. Sede e
ora non sono trapelati. Confronto che viene confermato da
Ferrania: «Speriamo che questa volta sia davvero un incontro
concreto, anche se doveva essere un incontro privato che
invece molto probabilmente diventerà pubblico« Ieri sul
Vispa a portare solidarietà ai lavoratori sono arrivati
anche i diessini Giovanni Lunardon, segretario del partito,
Mauro Righello, sindaco di Millesimo, e l'assessore
provinciale Roberto Peluffo. «Non si era mai visto un così
poco garbo istituzionale. Lunedì, a Roma, Burlando aveva
lavorato ad una mediazione, trovando un'intesa con la
proprietà. Il giorno dopo è stato sconfessato tutto,
minacciando addirittura le vie legali per i ritardi
sull'accordo di programma, contro chi offriva 20 milioni di
euro di contributi. Ormai è un muro contro muro anche con le
istituzioni. Temiamo che in realtà progetti di sviluppo non
ve ne siano».
Alberto Parodi
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