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«L'ACTS ha eroso anche il Tfr dei lavoratori». La frase
pronunciata dell'assessore Paolo Caviglia in commissione
consiliare, ha avuto l'effetto di una bomba incendiaria.
E' vero che Caviglia ha chiesto che la dichiarazione non
fosse verbalizzata, come a volerne sottolineare il senso
provocatorio. Ma tanto è bastato a scatenare la reazione di
alcuni consiglieri, prima fra tutti Patrizia Turchi,
esponente di "A Sinistra per Savona".
«Sono incredula - ha detto la Turchi -.Vogliamo verderci
chiaro in questa faccenda. Chiediamo formalmente la visione
di tutti i carteggi relativi all'azienda». Forza Italia ha
invece sollecitato in consiglio comunale l'immediata
istituzione di una commissione d'inchiesta.
Sorpresi anche i sindacati. La Cgil ha affermato: «Non ci
risultano, al momento, problemi relativi al trattamento di
fine rapporto. Ad oggi nessun lavoratore si è visto negare
la liquidazione o l'anticipo...». E il presidente dell'Acts
spa Luca Delbene ha tagliato corto: «Non agitiamo davanti ai
lavoratori fantasmi che non esistono».
Concreta è, invece, la diatriba che si è aperta tra Acts spa
e i privati azionisti di Acts Linea per avere la
disponibilità della quota di Tfr accantonata. Entrambe le
aziende sono infatti in grave crisi di liquidità. Per pagare
gli stipendi e i fornitori si indebitano progressivamente
con le banche. E c'è il problema di tirare avanti fino alla
ricapitalizzazione, unica strada per evitare il tracollo.
In questo quadro, dopo settimane di silenzio, anche i
sindacati confederali escono allo scoperto. Cgil, Cisl e Uil
sollecitano una "cura dimagrante" per il trasporto pubblico,
che parta dall'unificazione di Acts e Sar. Un unico
presidente (oggi sono tre) e un unico consiglio
d'amministrazione (oggi sono tre). Significherebbe
risparmiare in un colpo 200 mila euro l'anno. Ma non è solo
questo. L'azienda unica potrebbe «realizzare economie di
scala sul territorio e razionalizzare il servizio offerto -
scrivono i sindacati - affidandosi ad un tavolo tecnico
composto dai soggetti interessati (enti locali, parti
sociali, associazione utenti ed aziende) in grado di
elaborare soluzioni e progetti efficaci e condivisi».
Sulla vicenda Acts spa, nello specifico, le segreterie
provinciali affermano: «La cattiva gestione o negligente
amministrazione, laddove verificata, deve essere rimossa a
tutti i livelli della struttura aziendale. Questo è un
imprescindibile compito degli enti proprietari, Comuni e
Provincia in primo luogo, che nell'esercitarlo, se
necessario devono accompagnarlo alle azioni opportune per
evitare la reiterazione della cattiva gestione».
Cgil, Cisl e Uil ricordano, infine, lo sciopero nazionale
del trasporto pubblico programmato per venerdì, quando gli
autobus si fermeranno per l'intera giornata. I lavoratori
del settore, che chiedono il rinnovo del secondo biennio
economico, manifesteranno con un presidio in piazza Saffi,
di fronte alla Prefettura.
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