BOTTA e risposta tra Ds e Margherita. Giuseppe Casalinuovo,
capogruppo della Margherita a Palazzo Sisto, replica punto
su punto l'attacco del capogruppo diessino Roberto De Cia.
Sulla tesi sostenuta da De Cia, che accusa la Margherita di
attuare una strategia destabilizzante, Casalinuovo dichiara
che «la Margherita è solita parlare, agire e discutere
sempre con assoluta chiarezza, perché non ha bisogno di fare
politica in modo diverso». Per quanto riguarda la
costituzione del Partito Democratico Casalinuovo sostiene
che «la Margherita resta, in linea di massima, ben
favorevole, seguendo le indicazioni a livello nazionale» e
sottolinea: «Appena pochi mesi fa avevamo chiesto con
insistenza di presentare una lista unica per le elezioni
comunali e la risposta dei Ds era stata nettamente
contraria». Casalinuovo non risparm ia frecciate al curaro
nei confronti del capogruppo diessino: «Prima o poi De Cia e
i Ds capiranno che gli alleati non devono essere sopportati
ma accettati democraticamente». In relazione al Puc,
Casalinuovo non ritiene utile «parlarne in questa fase:
all'inizio del prossimo anno inizierà la discussione della
quasi 400 osservazioni presentate». Invita infine De Cia a
«pesare molto bene le parole utilizzate nella sua
dichiarazione», riferendosi al passaggio in cui De Cia
afferma: «Prima o poi verrà il momento in cui i nostri amici
e alleati dovranno necessariamente uscire dall'ambiguità».
«Il termine "ambiguità" è certo fuori luogo, per non dire
altro» commenta secco Casalinuovo, che chiude la nota
auspicando «che tutti i gruppi consiliari di questa
coalizione, che ha raggiunto la straordinaria percentuale
del 60 per cento, sappiano lavorare, insieme, per il bene
della città, come fa sempre la Margherita».
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