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«AFFITTI MEDI oltre i 500-600 euro al mese,
una risposta minima dal progetto di accordo tra pubblico e
privato, e una generale mancanza di progettualità da parte
delle amministrazioni comunali». E' in questo mare di
problemi che si dibatte l'emergenza abitativa savonese
secondo Carmelo Lauria, segretario provinciale del Sindacato
degli inquilini e assegnatari Sunia. Tra la vostra denuncia,
le grida di allarme di qualche esponente di giunta e i
tormenti dei cittadini, si possono indicare anche possibili
soluzioni?
«All'orizzonte - risponde Lauria - abbiamo tempi
medio-lunghi per la costruzione di nuove case popolari, una
politica edilizia che produrrà molte case costose per
cittadfini privilegiati e un nuovo piano regolatore con
programmi oggi ancora troppo evanescenti dal punto di vista
abitativo». E quindi? «Le strade a questo punto sono poche e
senza troppe alternative: spingere sui progetti Social
housing, ossia sulla collaborazione tra enti pubblici e
imprese private, può significare andare oltre la risposta
minima di 20-30 alloggi da immettere sul mercato, come
indicato in un primo momento; e indicare nel documento
programmatorio urbanistico del Puc come prioritaria la
proposta di convenzione con enti e cooperative edilizie,
come mezzo prioritario per abbattere, calmierare, ridurre
gli affitti attuali che spesso indicano soltanto il livello
di un mercato selvaggio e fuori controllo».
Strumenti di programmazione e progetti non risolvono le
questioni più immediate. «Certo. Neppure la delibera
regionale di due settimane orsono che diminuisce il limite
di accesso alle case popolari applicando i parametri di
reddito Isee. E neanche i messaggi contrastanti sullo
stabile di via Sansoni, già oggetto di accordo tra Arte e
Comune per l'edilizia pubblica prima del crollo, e poi
passato alla vendita per valutazioni contabili che
sicuramente non danno risposte all'emergenza abitativa. Ciò
senza considerare troppo che il problema casa nel capoluogo
e in provincia sta facendo sempre più vittime tra i ceti
medi, oltre che tra i medio bassi, proprio a causa degli
affitti che noi consideriamo fuori mercato».
Alloggi PER I POVERI IN VIA SANSONI |
LA
PROPOSTA |
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«CON opportuni
interventi, l'antico edificio di via
Sansoni potrebbe essere fruibile da
parecchie famiglie in difficoltà». La
proposta è di Emiliano Monticelli,
consigliere della quinta circoscrizione
della lista A Sinistra per Savona. «E'
una delle soluzioni possibili atte ad
alleviare l'escalation di richieste di
abitazioni in città, giustamente
denunciata dall'assessore Bacciu.
Sinceramente non riesco a comprendere -
dice Monticelli - le motivazioni per le
quali si debba vendere la quota del
Comune per "fare cassa", mentre
contestualmente l'amministrazione si
dichiara impegnata a partecipare al
bando di assegnazione di fondi regionali
per il Social Housing, bando specifico
pedr progetti e iniziative legate
all'edilizia sociale».
Da questo punto di vista il consigliere
Emiliano Monticelli intravede
contraddizioni tra quanto dichiarato
dagli assessori Tuvè e Bacciu a poca
distanza. «Sacrosanto e veritiero il
grido di allarme della responsabile dei
servizi sociali sull'emergenza casa a
Savona, sorprendenti le dichiarazioni
del responsabile dell'urbanistica, che
quantomeno indicano una linea non
unitaria a Palazzo sisto».
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