BIOPOLITICA

Cosa sono le chemtrails?

                                       di GIULIO MAGNO        versione stampabile

In questi mesi, su numerosi siti italiani, viene diramato un allarme relativo alle scie degli aviogetti che ci sorvolano in quota, anche chiamate chemtrails,  o scie chimiche. Esse infestano i nostri cieli con un reticolo inquietante, a volte, come riportano alcune testimonianze, così fitto e uniforme da formare delle vere e proprie nubi artificiali laddove fino a poco prima non ve ne erano.

Molte sono le ipotesi, e tutte non proprio rassicuranti. Con la dovuta cautela, senza accreditare con faciloneria ogni leggenda metropolitana che viene propinata, si può però intravvedere una serie di incongruenze, che spesso stanno alla base delle mistificazioni più clamorose.

Ma andiamo con ordine. Sappiamo per esperienza diretta che gli aerei a reazione, ad una certa quota e quindi ad una determinata temperatura e pressione, lasciano dietro di loro una scia bianca, più o meno persistente, che sovente è l’unico modo per avvedersi del passaggio di un aviogetto in pieno giorno. La condensa del vapore risultante dalla combustione del kerosene degli aerei cristallizza e si trasforma in nube. Tutto qui. Ma.

C’è un ma, che coloro che vengono sovente indicati dai siti “ragionevoli” come aderenti alla teoria del complotto, (cioè quelli che vedono con punica perfidia ogni operazione poco trasparente), indicano attraverso numerose testimonianze e filmati, che consisterebbe nella inspiegabile e sistematica trasmutazione delle simpatiche scie in nubi, cirri e veli lattiginosi sulle nostre teste.[1]

Collegandosi con i vari siti statunitensi di denuncia sulle chemtrails, si rimane scioccati dalla quantità catastrofica delle possibili finalità che muoverebbero le azioni dei cattivoni:

 -la volontà di annientamento di parte rilevante della popolazione mondiale, assecondando un raptus applicativo della legge di Malthus (lo sviluppo agricolo, in progressione aritmetica, è comunque insufficiente a sfamare l’umanità, in progressione geometrica);

-la creazione di siccità localizzate sulle terre dei piccoli agricoltori americani ed europei, che si troverebbero costretti a svendere i loro beni alle multinazionali (quelle dei cibi transgenici);

-il controllo del clima a fini strategici (cioè il dominio della meteorologia ai danni delle potenze in futuro ostili e sovrappopolate, vedi Cina o India);

-la creazione di un enorme campo di riflessione delle onde di trasmissione delle telecomunicazioni civili e militari; il controllo del comportamento umano, e chi più ne ha più ne metta…

A ben vedere, con quello che si sente in giro di questi tempi, non ci si può stupire più di nulla, ma per cercare di conservare un minimo di ragionevolezza, procediamo con ordine.

L’utilizzo di aerosol chimico da parte degli scienziati per ottenere un certo tipo di “governo” sulla meteorologia è sempre stato noto, sin dai tempi in cui si seminavano le nubi con sali d’argento, fine polverina metallica che favoriva il condensarsi delle goccioline sospese nelle nubi ed il loro precipitare al suolo: per farla breve faceva piovere.

Secondo alcuni le scie sarebbero parte di un progetto che si proporrebbe di rattoppare lo strato di ozono sulle nostre teste ed evitare quindi la catastrofe umanitaria legata a questo primo disastroso risultato dell’effetto serra.

Il meccanismo consisterebbe in un processo catalitico innescato dalle particelle chimiche spruzzate nella parte alta dell’atmosfera che favorirebbe il riformarsi del prezioso ozono, ma le proteste e le denunce dei “teorici del complotto” si levano alte, perché, analisi alla mano, avrebbero dimostrato che si tratterebbe di sostanze cancerogene. Vi sottoporrò le mie conclusioni su questo aspetto più tardi.

Intanto, proseguiamo la disamina delle terrificanti ipotesi sulle chemtrails.

Per una curiosa coincidenza, dicono gli allarmisti, una stazione sperimentale è stata costruita a Gakona, in Alaska. Trattasi di un enorme complesso di antenne, puntate verso la ionosfera, che dovrebbe, come dice il nome stesso dell’esperimento, chiamato Haarp[2] (High Frequency Active Auroral Research Program) essere volto a studiare l’ottimizzazione delle trasmissioni elettromagnetiche sfruttando a sua volta la presenza dell’aerosol chimico, che, essendo metallico, si propone come riflettente verso l’interno del pianeta.

Una sorta di “tetto” sul quale le onde trasmesse rimbalzano, superando così l’ostacolo della curvatura terrestre.

Un effetto non secondario è la possibilità di riflettere verso l’esterno le dannose radiazioni UV, diminuendo la permeabilità dell’atmosfera ai raggi solari e attenuare i possibili effetti del riscaldamento terrestre. Un bel risultato, non ci sarebbe da dire.

Le antenne però, secondo i maliziosi, servirebbero in realtà a modificare localmente la temperatura della ionosfera, in modo da ottenere una concreta possibilità di controllare il clima. Del tipo microonde o cose del genere.

Questo amplia decisamente il campo delle possibilità teoriche sulle ragioni delle scie chimiche, ammesso che esse siano davvero qualcosa di artificiale: il controllo del clima non sarebbe solo un rimedio, ma potrebbe diventare il problema, nelle mani di pochi: un’arma assoluta, con la quale tenere sotto scacco le potenze antagoniste o anche solo antipatiche, che si vedrebbero ridimensionato il Pil per devastanti eventi metereologici…

Quest’ultima ipotesi viene sostenuta con timore anche dai cinesi e dai russi, almeno secondo quanto riportano i siti “alternativi”che ho visitato.

E veniamo alle conclusioni.

In effetti, leggendo le denunce e guardando le foto satellitari che popolano i siti “contro”, con le illustrazioni delle scie che non seguono apparentemente alcuna rotta commerciale, ci si accorge che qualcosa di strano sta probabilmente accadendo, sulle nostre teste.

La sensazione è che forze oscure, siano governi o vertici militari, stiano operando per gestire dei fenomeni che la stragrande maggioranza delle persone neanche immagina. Anche se costoro volessero, in buona fede, aiutare il genere umano, (e con esso i loro soldi), attuando un progetto scientifico di così vasta portata, non riuscirei però ad accettare la segretezza con la quale esse stanno procedendo.

Vi è poi un punto nebuloso, che mi riesce difficile comprendere: se veramente ciò viene fatto (ammesso che non sia una gigantesca bufala) nella speranza di salvare il genere umano dalla fine, vuol dire che hanno pienamente realizzato nell’angustia delle loro menti che l’effetto serra è una realtà, e che i suoi effetti sono letali. E se hanno capito ciò, perché gli stessi che ci governano (non quelli che abbiamo eletto, questi sono altri, e la carica non è elettiva!) non tentano di cambiare alla radice i meccanismi della produzione di energia di questo pianeta? Non sarebbe come spruzzare deodorante su qualcosa che, sporco, emana cattivo odore? Meglio lavare in profondità…o no? Utilizzare fonti rinnovabili di energia è così poco redditizio, al punto di rischiare l’esistenza stessa del pianeta e di arrivare ad affidare, paradossalmente, le nostre speranze ad un altro tipo di sporco, questa volta sospeso per aria?

  Alla prossima settimana

Giulio Magno