Delbene sempre più solo e nella bufera
A segnalare al Comune la presunta gestione "allegra" del presidente dell'Acts sarebbe stata la velina di un consigliere Ds
Un altro membro del consiglio d'amministrazione "scarica" il manager: «Azienda al collasso»
IL SECOLOXIX
 
Non accenna a placarsi la polemica sull'Acts. Domani nel consiglio di amministrazione dell'azienda trasporti il presidente Luca Delbene presenterà l'annunciato dossier difensivo per spiegare le ragioni della doppia indennità che prendeva da inizio anno: ovvero lo stipendio da presidente più una parte (2500 euro su 3700 disponibili) per il ruolo da direttore che ricopriva da gennaio. Illustrerà il dossier ai membri del cda e ai revisori dei conti e poi chiederà di inoltrarlo ai soci azionisti, in primis Comune di Savona e Provincia. Ma il caso della doppia indennità rischia di essere solo il principale di una serie di contestazioni contro la gestione Delbene. Nelle ultime ore si sono infatti rincorse le voci (per ora solo tali, senza denunce né altro) di una sua gestione allegra anche per quello che riguarda frequenze dei viaggi, acquisti con carta di credito aziendale e altre spese non strettamente riconducibili all'incarico aziendale.
E' tra l'altro emerso che ad accusare Luca Delbene rispetto alla doppia indennità sia stato un rappresentante del consiglio che appartiene al suo stesso partito (i Ds) e avrebbe trasmesso una velina informativa al collegio dei revisori azionando così il terremoto. E altre veline, appunto su altre spese "incriminate", potrebbero partire nelle prossime ore. Per molti, insomma, il vero terremoto non è ancora arrivato.
Di certo c'è che le prime scosse hanno già azionato un meccanismo di presa di distanza dal cda Acts. Il primo a farlo è stato il vicepresidente Acts Sergio Altamura che nel consiglio di venerdì scorso ha chiesto di verbalizzare la sua richiesta «di un'indagine esterna per verificare tutti i conti di Acts così da garantire sia i consiglieri, sia gli azionisti, e fare chiarezza su tutto». A seguire si è registrata la presa di posizione anche di Gianfranco Barbieri, altro consigliere di Acts. E ieri si è aggiunta Marina Piccardi, che come membro del cda ha precisato: «Chi scrive è stata l'unica a votare contro l'approvazione dell'ultimo bilancio che evidenziava una situazione al collasso - ha scritto - il progetto Metrobus è archiviato, altre attività collaterali sono in costante perdita. A questo punto è chiaro che la vicenda di Delbene, pur grave e ingiustificabile, rischia di diventare una "foglia di fico" dietro cui nascondere la mancanza di strategie».
Una soluzione drastica è quella che propone Forza Italia: il commissariamento. L'ha chiesto il presidente della V circoscrizione Antonella Frugoni. «Come è stato possibile che un cda abbia potuto ridurre un'azienda in uno stato così disastroso? Chiediamo che vengano sospesi i rinnovi dei cda e nominato un commissario». E ieri ha rincarato la dose il consigliere comunale Fabio Orsi (Fi). «Appreso della grave situazione dell'Acts; considerato il ruolo di primo piano del Comune tra gli azionisti; interpello il sindaco affinché riferisca al consiglio su quale sia la posizione dell'Amministrazione nonché se intenda porre in atto iniziative formali nei confronti del presidente Acts».
Dario Freccero


09/11/2006
Forza Italia chiede il commissariamento e una relazione del sindaco in consiglio comunale sui provvedimenti che intende adottare