Polveri oltre i limiti, è allarme
Sopralluoghi della polizia municipale nelle principali fabbriche per individuare eventuali fonti di inquinamento
Superata più volte la soglia d'attenzione a Carcare e Cairo. Indagini della Provincia
IL SECOLOXIX
 
Cairo. Emissioni inquinanti oltre i limiti di legge in Valbormida. La situazione relativa alla presenza di fumi e polveri presenti nell'aria è stata rilevata dalle centraline della Provincia. Un allarme inquinamento che ha allertato i comuni di Cairo e Carcare, che tramite la polizia municipale hanno disposto una serie di sopralluoghi sul territorio, per individuare le possibili fonti di inquinamento.
I risultati della recente campagna straordinaria di controllo della Provincia, effettuata non soltanto tramite centraline, verranno analizzati in una riunione convocata per domani mattina in Comune a Cairo. L'assessore all'ambiente Giancarlo Battaglino ha convocato enti, amministratori e comandanti della polizia municipale.
Nel mirino oltre alle emissioni da traffico anche quelle delle industrie della zona. Infatti ieri mattina una pattuglia congiunta dei vigili dei due maggiori centri valbormidesi ha fatto visita allo stabilimento elettromeccanico ex-Magrini, ora Trench, a Bragno, per monitorare la situazione e capire il funzionamento degli impianti. Sopralluoghi compiuti anche in altre fabbriche della zona, oltre al polo carbonifero dell'Italiana Coke e delle Funivie, già oggetto di campionamenti speciali ai camini da parte dell'Arpal.
L'obiettivo è segnalare le possibili fonti di inquinamento per disporre poi accertamenti tecnici più dettagliati da parte delle autorità competenti. La Provincia durante la campagna straordinaria di monitoraggio ha preso in esame un elenco di possibili sostanze inquinanti per quanto riguarda la Valbormida. In particolare le polveri sottili PM 10, depositi di polveri, il "particolato", ovvero sostanze polverose derivate da combustibili per auto e industrie, anidride solforosa, ossido di zolfo, prodotti da gasolio "pesante" e impianti di riscaldamento e Nox, ovvero gas inquinanti. Gli sforamenti rilevati anche nei giorni festivi con sofisticate attrezzature, riguardano soprattutto queste sostanze. «Ci sono stati ripetuti superi, ma la situazione non è allarmante, vogliamo capire da dove proviene l'inquinamento. Abbiamo chiesto agli enti locali di indicarci i punti critici» rassicura Enrico Paliotto, assessore provinciale all'Ambiente, che segue la vicenda a stretto contatto con il dirigente Vincenzo Gareri. Entrambi spiegano come l'Asl non abbia per il momento sollevato particolari preoccupazioni: «Gli sforamenti rientrano nella soglia di attenzione, per il momento sono da ritenere fisiologici».
Alberto Parodi