versione stampabile

Amministrazione provinciale

Questo intervento riteniamo di doverlo inviare a tutti i mezzi di informazione perchè riteniamo sia indispensabile evidenziare le questioni della Amministrazione Provinciale di Savona, perchè l’attuale situazione della Amministrazione Provinciale e la mancanza di attenzione e sorveglianza delle questioni della provincia si riflettono fortemente sulla Valle Bormida e viste le situazioni occupazionali della zona, massimamente sul Comune di Cairo Montenotte

E fuor di ogni dubbio che i componenti della Amministrazione provinciale di Savona, danno in questo momento uno spettacolo ben poco edificante.

La situazione economica e il forte calo della occupazione, in provincia di Savona, si aggravano sempre più e nel contempo la direzione politico amministrativa latita e gli amministratori pare abbiano in mente, come obiettivo prioritario, non l’attuazione delle scelte politiche programmatiche,e la sorveglianza sugli accadimenti del territorio,ma la spartizione del potere.

Accade così, che mentre la situazione si aggrava, mentre gli uomini dei partiti che compongono la dirigenza della amministrazione si accapigliano, lo stallo delle attività produttive continua, e i grandi problemi che affliggono la provincia di Savona (infrastrutture, logistica, insediamenti produttivi, servizi) sono lasciate ad iniziative di gruppi imprenditoriali, in assenza di una seria programmazione che tenga conto degli interessi collettivi, della difesa della occupazione, dell’ambiente e della qualità della vita.

Il Presidente della Amministrazione provinciale, che a nostro avviso dovrebbe assumere al regia degli interventi strutturali e operativi della sorveglianza delle attività proprie della amministrazione, non si preoccupa altro che di innescare con le sue dichiarazioni di apertura all’avversario politico, uno scontro con i suoi alleati di coalizione, facendo emergere il dissenso, che pur esistente, restava circoscritto, covando sotto la cenere della scarsa attività amministrativa e in buona sostanza riesce così a frenare ancor di più la scarsa capacità della sua amministrazione.

L’opposizione ha così buon gioco per dimostrare l’inadeguatezza della maggioranza che amministra la Provincia di Savona, trascinando nel polverone anche l’amministrazione comunale del capoluogo.

Risulta difficile la difesa della maggioranza della Amministrazione provinciale. Non sappiamo infatti dove trovare, a differenza delle forze politiche più compromesse nella amministrazione dei due enti, Provincia e Comune di Savona, quali Rifondazione Comunista e Democratici di Sinistra, atti che dimostrino che la giunta provinciale ha ben amministrato, con elementi d novità rispetto al passato.

Ci viene in mente una delle prime decisioni del Presidente della Provincia, subito dopo l’insediamento della sua amministrazione: il consistente aumento dei suoi emolumenti di amministratore (20.000 euro all’anno.)

Ben poco altro c’è da evidenziare, se non faticanti discussioni sul piano dei rifiuti, che dopo due anni di discussioni non si sa bene ancora come verrà adottato, un piano territoriale di coordinamento che non accontenta nessuno, la viabilità sulle strade provinciali che attende ancora la variante del Vispa, mentre il potenziamento del trasporto merci su rotaia resta ancora una chimera, nonostante sia indispensabile per smaltire velocemente i traffici portuali che paiono aumentare considerevolmente.

Non ci siamo accorti minimamente delle novità sulla gestione delle questioni occupazionali.

Non siamo i soli a dire che su queste gli interventi sono stati soltanto di facciata e poiché è nostro costume vivere tra i lavoratori, sappiamo cosa ne pensano i lavoratori in cassa integrazione della Ferrania, quelli presenti nello stabilimento, senza un futuro certo, lasciati in balia di un padronato che disattende anche gli accordi sottoscritti.

Quali interventi di sorveglianza delle condizioni dei lavoratori della Magrini di Bragno in balia delle multinazionali che li comprano e li vendono insieme ai siti produttivi a rischio di dismissione.

Mentre gli amministratori provinciali si tirano i capelli le gravi questioni che investono la provincia di Savona e la Valbormida in particolare restano irrisolte.

 Giorgio Magni Consigliere comunale, Capogruppo L’altra Cairo.