Delbene, dimissioni prontel'Acts ora volta pagina  IL SECOLOXIX
il presidente fuori dall'azienda trasporti
Severi i Ds: «Serve un cambio in termini di efficienza e managerialità»
 
IL PRESIDENTE dell'Acts Luca Delbene si dimetterà dall'incarico a metà settimana. Subito dopo le riunioni di giunta fissate da Provincia e Comune di Savona per individuare il percorso per uscire dalla crisi che attanaglia l'azienda trasporti. E' l'ultima indiscrezione trapelata ieri da Palazzo Sisto. Dopo i conti drammaticamente in rosso, lo scandalo della "gestione allegra" del m anager diessino: o l'Acts cambia registro o è la fine. Il passo indietro di Delbene dovrebbe accelerare il percorso di rilancio dell'azienda.
Sulla vicenda i Ds rompono, intanto, il silenzio durato oltre una settimana nel corso della quale tuttavia la dirigenza del partito è stata molto vigile e attiva.
Il segretario provinciale Giovanni Lunardon ieri ha raccomandato «grande attenzione ma anche grande prudenza» da parte di tutti, in un mento così difficile per l'azienda e, di riflesso, per gli enti azionisti.
«Lasciamo la parola a loro - ha detto - senza contribuire con interventi scomposti e spesso strumentali a rendere ancora più confuso una quadro che invece necessita di chiarezza».
La vicenda è delicata anche per i Ds che sei anni fa si resero protagonisti di una strategia spregiudicata per assicurare a Delbene (all'epoca consigliere comunale) quella poltrona.
E oggi che Delbene ha deluso le aspettative, ecco il "benservito" del segretario diessino. «Anche alla luce degli ultimi avvenimenti - ha affermato Lunardon - credo sia necessario accelerare e rendere più radicale il percorso di rinnovamento dell'intero sistema Acts nella direzione dell'efficienza e della managerialità. Penso che la difficile fase che si aprirà nei prossimi giorni debba saldamente rimanere nelle mani degli azionisti, dentro un percorso che deve essere interamente e pienamente istituzionale, deve coinvolgere tutti gli azionisti presenti in assemblea, senza cedimenti verso alcuna forma di interferenza politica, di qualunque genere e da qualunque parte provenga». Un messaggio, questo, rivolto soprattutto ai socialisti .
Poi la "stoccata" a Delbene: «Credo inoltre che, per riportare serenità in un clima che si sta rapidamente avvelenando - dice Lunardon - il presidente debba mettere gli azionisti nelle condizioni di decidere il futuro dell'azienda. Sono certo che il senso di responsabilità ispirerà le scelte del presidente in un momento così delicato per l'azienda».
I Ds auspicano infine «che la vicenda Acts sia occasione di riflessione per il governo di tutte le aziende pubbliche, che hanno bisogno di efficienza e di competenza se vogliono stare sul mercato e di scelte chiare che si ispirino a questi principi».
Con l'azzeramento dei vertici dell'azienda a Provincia e Comune spetterà il delicato compito di rimettere in piedi l'Acts con uomini e programmi credibili. Forse è scoccata l'ora di un manager vero per la presidenza, di un esperto in trasporti che sappia traghettare la società fuori dalla crisi.
BRUNO LUGARO


12/11/2006