Fatale al sindaco Gambino il disimpegno di cinque consiglieri di maggioranza, tra cui un diessino. Si voterà in primavera
Bufera politica, cade anche Arenzano
 La Repubblica
Dopo Rapallo, un´altra giunta a casa in anticipo. E Sanremo è in bilico
lo scontro Secondo gli oppositori ‘la maggioranza si è via via sgretolata, troppi veti incrociati e interessi di bottega´
la scadenza Tra pochi mesi il primo cittadino uscente si ripresenterà, così come nel Tigullio ha deciso di fare Capurro
Nella città dei fiori, dopo l´ultimatum di Borea, si ipotizza una coalizione di larghe intese con apertura a Forza Italia
 
RAFFAELE NIRI
MASSIMILIANO GUERRA

«E pensare che ieri mattina, a messa, quando il prete ha invitato tutti a scambiarsi il segno della pace, uno di questi traditori mi si è quasi gettato addosso, per stringermi la mano». Il sindaco di Arenzano Luigi Gambino - è il caso di dirlo - è fuori dalla grazia di Dio. Anzi, l´ex sindaco Gambino perché la notizia è proprio questa: undici consiglieri comunali di Arenzano (su venti) hanno "depositato al protocollo" le proprie dimissioni e, alle 11 e 30 di ieri mattina, la giunta Gambino è caduta. Si tornerà al voto a primavera (il sindaco era stato eletto nel 2004) e fino ad allora la gestione corrente sarà garantita da un commissario nominato dal prefetto. E con Arenzano fanno tre. Anzi, due e mezzo visto che, al momento, l´amministrazione Borea a Sanremo è ancora in piedi al contrario di quella di Armando Ezio Capurro a Rapallo. Scricchiolii di poltrone, da levante a ponente: vediamo la mappa, dedicando ovviamente più spazio alla situazione più fresca, quella di Arenzano. Dunque sei consiglieri di opposizione (lista "Arenzano Insieme": Lo Nigro, Briasco e Delfino della Margherita, lista "Arenzano Democratica" con Ferrari e Vallarino e un indipendente, Maurizio Damonte) e cinque di maggioranza (i due Sdi Robello e Genco, due Udeur Masella e Giusto e un Ds sospeso, Bitetti) hanno rassegnato le dimissioni e, in un documento inviato ai giornali, affermano che «Gambino ha dimostrato di essere del tutto inadeguato nell´affrontare situazioni complesse. La maggioranza si è via via sgretolata, veti incrociati hanno impedito all´amministrazione di realizzare il programma elettorale». La decisione degli undici dimissionari, però, per assurdo premia Gambino: visto che non sono passati due anni e mezzo dalla sua precedente nomina, il sindaco uscente potrà ripresentarsi e le elezioni di Arenzano - che si svolgeranno contemporaneamente alle Provinciali e alle Comunali genovesi - saranno un vero e proprio referendum, pro o contro Gambino. Lui, il sindaco, nel corso della mattinata aveva già ricevuto due telefonate di solidarietà fondamentali, quella del segretario regionale del suo partito, i Ds, Mario Tullo e quella del presidente della Provincia Alessandro Repetto. «Non si sono neppure degnati di dirmi perchè mi hanno fatto cadere - si è lamentato con "Repubblica" - ma io lo so benissimo: le nostre delibere che bloccavano il cemento in collina davano fastidio a molti». Ovviamente, a sentire gli oppositori, è vero l´esatto contrario: «A spingerci a dare le dimissioni è stata la consapevolezza che non si volevano attuare affatto molte delle cose promesse. C´è una visione di bottega, per soddisfare piccole richieste si perde di vista la programmazione». E adesso? I Ds sembrano compatti nel sostenere Gambino ma è ovvio che anche ad Arenzano ci dovrà essere una lista unitaria con la Margherita (cui appartengono, però, tre dei dimissionari). Una cosa è certa: si voterà per il nuovo sindaco di Arenzano, contemporaneamente a Genova.
Rapallo - Dall´inizio di ottobre, con il voto di sfiducia della maggioranza a Armando Ezio Capurro, Rapallo è senza primo cittadino. Dopo l´inchiesta di "Repubblica", che ha portato alle dimissioni di Capurro, ora il Comune è retto dal Commissario prefettizio Mario Spanu. Anche a Rapallo si voterà in primavera.
Sanremo - Regge, per adesso, il sindaco Borea che la settimana scorsa ha richiamato all´ordine la sua maggioranza, dopo che il presidente del consiglio comunale Marra e un altro consigliere gli avevano votato contro, unendosi alla minoranza, su una delibera relativa al Casinò. Da tempo, a Sanremo, si parla di "governissimo".