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Trecento firme per dire "no" ai box di salita Beato
Ottaviano, la strada che da via Famagosta porta alla
Villetta. Sono state raccolte dal comitato spontaneo
sorto alla Villetta nelle ore in cui in Comune veniva
presentato il progetto della società"Incisa Srl" per
costruire 105 box sulla collina del parco del Seminario.
«Una collina verde, uno dei pochi polmoni cittadini -
dicono i residenti - che ora verrà sacrificato per far
posto ad altre colate di cemento che oltretutto non
risolveranno il problema dei posteggi: quei box se li
potranno permettere solo pochi fortunati».
La protesta è esplosa in modo fragoroso in pochi giorni
specie per la "favola" (la chiamano così nel quartiere)
dell'intervento «necessario» anche perché gli alberi
sono malati. E' bastato questo perché il comitato
raccogliesse in pochi giorni ben 300 firme e faccesse
una contro-perizia sul parco per dimostrare non solo
l'ottima salute degli arbusti, ma soprattutto la
presenza di piante pregiate e secolari. «In pochi giorni
abbiamo raccolto 300 firme e potremmo andare ancora
avanti - spiega Domenico Chiozza, portavoce del Comitato
- adesso chiederemo un incontro in Comune col sindaco e
gli assessori per spiegare le ragioni del nostro no e
dimostrare l'infondatezza di ciò che sostiene chi è a
favore del cemento. Quegli alberi sono così malati che
stanno fiorendo, chiunque può verificarlo».
Il riferimento è appunto al fatto che nel parco oggetto
della lottizzazione voluta dalla società Incisa (per
metà della curia e per l'altra metà di privati) la
qualità del verde è di primo livello e nient'affatto
compromessa.
«Ci sono cedri del Libano, pini d'aleppo, abeti, lecci,
cipressi, tigli, platani, noccioli che hanno una storia
quasi secolare e godono di ottima salute - prosegue
Chiozza - Ovviamente la perizia allegata al progetto dei
box dice che sono malati e da tagliare, è sempre così in
questi casi. La veritàè che a parte due o tre casi di
alberi secchi tutti gli altri sono in ottima salute e in
corso di fioritura. I privati dicono anche che una volta
fatti i box li copriranno nuovamente di verde e alberi
organizzando persino un "parco tematico" per ammirare le
varietà di piante. Ma cosa potrà mai attecchire sopra il
cemento? Al massimo qualche pianticella che farà ridere
al cospetto dei fusti di oggi. E' per questo che
chiediamo al Comune di pensarci e stoppare quest'opera.
Lo chiediamo per la Villetta ma anche per le centinaia
di bimbi che vanno a scuola a pochi metri e non avranno
più il benefico apporto degli alberi».
Da parte sua il Comune sembra però intenzionato a non
ostacolare più di tanto il progetto. «Il progetto
risponde a ciò che è previsto in quella zona dal piano
regolatore - spiegano gli uffici di palazzo Sisto - per
questo può passare in giunta senza neppure prevedere la
tappa in consiglio comunale». E l'orientamento pare
proprio questo: portarlo nei prossimi giorni in giunta,
approvarlo, e poi dare il via libera alle ruspe. «Se
così sarà, il Comune avrà fatto un cattivo servizio a
centinaia di famiglie - conclude il Comitato - cantieri
di box è piena la Villetta proprio in queste ore,
viceversa un parco con alberi così non lo avremo mai
più, una volta distrutto».
Dario Freccero
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