«Di notte senza PolferMongrifone è a rischio»
Allarme e preoccupazione espressa dalle segreterie sindacali e dal personale di bordo diTrenitalia IL SECOLOXIX
La terra desolata. Non si tratta della celebre opera di Thomas Stearn Eliot. E' la condizione in cui versa nelle ore notturne la stazione ferroviaria di Savona. A causa della carenza di personale, il locale presidio Polfer rimane scoperto, rendendo di fatto la stazione a forte rischio criminalità.
Una situazione segnalata ieri - dalle segreterie regionali e provinciali della Filt-Cgil e dal personale di bordo RSU - con un comunicato rivolto al prefetto. «Siamo sull'orlo di esplodere - spiega Flavio Beltrami della RSU - Finora non è successo nulla di grave tranne l'incendio del 21 febbraio scorso e qualche episodio spiacevole ma di poco conto. Inoltre si vuole spingere tanto Savona sotto il profilo turistico e, poi, si offre un pessimo biglietto da visita della città. I treni internazionali che arrivano nelle ore notturne sono accolti da una situazione di potenziale pericolosità. Per non parlare delle lacune in tema di antiterrorismo che si vengono a creare».
C'è poi l'impossibilità di intervento sui treni: «Da quando il capotreno ha funzione di secondo macchinista - conclude Beltrami - anche gli scompartimenti del treno rischiano di trasformarsi in terra di nessuno durante la corsa. Con il risultato che, se accade qualcosa e i passeggeri si rivolgono al personale di bordo, quest'ultimo non sa davvero a chi rivolgersi. Non si può ogni volta chiamare il 113».
Raffaele Di Noia


20/10/2006