Dopo la nascita del gruppo che comprende Quercia e Margherita, nuove mosse sullo scacchiere della maggioranza
 La Repubblica
Regione, l´abbraccio a sinistra
Patto tra Rifondazione, Pdci e ex Ds, Nesci unico portavoce
"Ognuno manterrà la propria autonomia: vogliamo solo marcare l´alternativa rispetto ai contenuti sul governo locale e nazionale"
Pronta la prima griglia di iniziative, dalla sanità, al lavoro, dai trasporti all´ambiente. Fino al no ai pedaggi per i turisti che scelgono la Liguria
 
AVA ZUNINO

Il centrosinistra in Regione si riorganizza: dopo la nascita del gruppo unico dell´Unione tra Ds e Margherita, adesso tocca alla sinistra più radicale dare vita ad un coordinamento. D´ora innanzi i gruppi di Rifondazione, del Pdci e di Unione a Sinistra si muoveranno insieme; si sono dati un unico portavoce, che è il capogruppo di Rifondazione Marco Nesci, e coordineranno la loro azione in un forum permanente che conterà sui 6 consiglieri dei tre gruppi e su alcuni temi cercherà sintonie (in passato già trovate) con i due verdi del consiglio regionale. «Ma ognuno manterrà la propria autonomia ed identità: non siamo alla ricerca di nuove identità, vogliamo solo marcare un processo di alternativa rispetto ai contenuti per il governo regionale e anche per il nazionale», ha spiegato Nesci che insieme a Tirreno Bianchi, capogruppo del Pdci, e Franco Bonello, capogruppo di Unione a sinistra, ieri mattina ha sottolineato il carattere di "prototipo" nazionale di questa esperienza. «Siamo i primi in Italia», dice Bonello. L´azione, ha detto Bianchi, comincerà subito, con una iniziativa precisa: la richiesta dell´istituzione di una commissione di indagine del consiglio regionale sul sistema di produzione dei costi nella sanità ligure.
«La sanità - spiegano Nesci e gli altri capigruppo - è più dell´ottanta per cento del bilancio della Regione; bisogna capire come nascono i costi perché se non sai dove sono i buchi nella barca, prima o poi affondi». L´obiettivo della commissione è: «solo capire: quanto costano le pulizie con gli affidi all´esterno, quanto l´appalto calore e tutto il resto, non cercare responsabilità ma capire come e perché le cose hanno quel determinato costo». Il "forum" della sinistra è una contrapposizione al gruppo unico dell´Ulivo tra Ds e Margherita? «Niente affatto; noi facciamo solo un discorso di spinta verso i contenuti, i progetti, ciascuno con la propria autonomia; il forum è un luogo di costruzione di politiche comuni ed è un segnale importante dell´unità della sinistra». Ed è già pronta una prima griglia di iniziative, che vanno dalla politica sanitaria (con la richiesta della commissione di indagine), la politica del lavoro (contributi regionali solo alle imprese che applicano contratti a tempo indeterminato), i trasporti, l´ambiente, i diritti, gli enti strumentali. Anche il turismo: «perché abbiamo un problema di presenze e vogliamo tartassare chi viene mettendogli delle tasse di soggiorno e sui pedaggi autostradali quando magari per arrivare in Liguria stanno in coda 4 o 5 ore».
Le amministrative alle porte sono poi l´evidente terreno su cui questo forum della sinistra si cimenta. «Se in Regione il tentativo è di avere comunque un peso e una pari dignità in termini di contenuti e progetti, per le amministrative e il governo della città a Genova si chiude un ciclo e noi chiediamo una forte operazione di discontinuità non perché Perìcu abbia fatto male, ma perché si può fare meglio e in modo diverso».