Non serve un nuovo piano del traffico IL SECOLOXIX
I problemi della mobilità saranno affrontati da un ufficio ad hoc
La giunta-Berruti ha deciso di aggiornare quello del 1997
Niente piano del traffico ma semplice "revisione" del piano in vigore dal 1997. Creazione nell'assessorato ai lavori pubblici di un comparto destinato esclusivamente ai problemi della mobilità cittadina. E infine divisione delle strade savonesi in due fasce: quelle pro-pedoni e le altre pro-traffico, quindi pro-auto. Sono i provvedimenti che la giunta Berruti ha illustrato alla commissione traffico dell'Aci nell'incontro di venerdì. La commissione, presieduta dal comandante della Polstrada Luca Marchese, ha fatto il punto sulle criticità del traffico savonese per iniziare la collaborazione allo scopo di migliorare le situazioni e aumentare la sicurezza.
«E' una collaborazione cui noi teniamo molto - ha commentato alla fine l'assessore al traffico, Livio Di Tullio - è per questo che abbiamo annunciato questi tre punti che fanno parte del nostro programma: "no" ad un nuovo piano del traffico troppo costoso ma semplice revisione del vecchio piano; "si" alla creazione di un ufficio che abbia la funzione di quello che nelle grandi cittàè il "mobility manager"; e infine "sì" alla divisione in due fasce delle arterie cittadine: così che in quelle pro-pedoni si possano programmare interventi migliorativi soprattutto per chi va a piedi, e in quelle pro-auto puntare sulla scorrevolezza del traffico».


22/10/2006