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E' un vero e proprio allarme quello che la Consulta
culturale savonese ha diffuso sullo stato di salute di
palazzo Gavotti, ex sede del municipio e oggi della
pinacoteca. Secondo la consulta che raduna associazioni
quali "Campanassa", "Storia patria", "Istituto studi liguri"
e "Italia Nostra", la situazione del palazzo storico tra via
Pia e piazza Chabrol è sempre più drammatica e il Comune
dovrebbe intervenire. Nei giorni scorsi il presidente della
consulta Rinaldo Massucco ha scritto una lettera al sindaco
Federico Berruti e alla Soprintendenza per evidenziare
queste paure e sottolineare l'assenza di provvedimenti da
parte del Comune.
«Facendo seguito alle segnalazioni e alle preoccupazioni già
espresse da questa Consulta in note di febbraio e luglio -
ha scritto Massucco - il direttivo ricorda che negli ultimi
tre mesi la situazione di palazzo Gavotti non si è affatto
assestata e che si sono aperte nuove crepe tanto sulle
facciate di piazza Chabrol (con crepe apertesi pure nella
lastra marmorea del balcone), quanto sul cortile interno
lato via Pia (oltre che sulla volta del passaggio pubblico
coperto e sulle murature interne di alcune sale). E'
opinione del nostro consiglio che finora non risultino
evidenti i provvedimenti necessari a realizzare una spalla
di sostegno alla struttura voltata del palazzo,
interrompendo necessariamente i lavori in corso del nuovo
edificio sull'area dell'ex cinema-teatro Astor, la cui
incauta maldestra demolizione ha causato gravi problemi del
palazzo storico».
La lettera si chiude quindi con una richiesta: «Il consiglio
preoccupato per la situazione di palazzo Gavotti chiede di
essere informato su quali provvedimenti siano già stati
messi in atto o sono stati decisi per risolvere il grave
problema».
«La situazione non risulta affatto così problematica - è la
replica del Comune - i lavori dell'Astor sono stati stoppati
da tempo ma queste presunte nuove crepe di palazzo Gavotti
sono da verificare. Lo faremo».
19/10/2006
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