Inquinamento del Lavanestro nessun problema per le falde
il caso IL SECOLOXIX
 
Allarme inquinamento praticamente rientrato a Savona, dove un notevole quantitativo di fosfato ferroso era finito venerdì mattina nelle acque del torrente Lavanestro e poi più a valle nel Letimbro sino ad arrivare in mare. Le abbondanti piogge cadute tra la serata di venerdì e ieri hanno infatti consentito di diluire ulteriormente la sostanza nociva, che aveva colorato di rossastro le acque del Lavanestro e del Letimbro. «Un'emergenza - assicura l'assessore all'ambiente Jorg Costantino - che abbiamo seguito costantemente proprio per evitare che potessero crearsi problemi di inquinamento. Ancora questa mattina (ieri per chi legge, n.d.r.;) mi sono messo in contatto con i responsabili dell'Arpal che hanno effettuato vari campionamenti e ho ricevuto assicurazioni confortanti. I dati precisi degli esami sui campioni di acqua prelevati li sapremo solo lunedì, ma non sembra vi siano valori che possano far preoccupare».
Ieri mattina una serie di controlli sulle falde acquifere situate nelle zone dove si trovano i pozzi dell'acquedotto sono stati effettuati anche da tecnici comunali; hanno permesso di escludere una qualsiasi e seppur minima forma di inquinamento delle falde. «I savonesi possono stare tranquilli - afferma Costantino - così come lo possono stare gli animalisti. Tramite la prima circoscrizione già venerdì avevamo provveduto ad avvisare l'Enpa e a trarre in salvo gli animali che si trovavano nel tratto di torrente nel quale si era riversato il fosfato di ferro».
G. Canc.


22/10/2006