Gallinara e Bergeggi non sono in vendita  IL SECOLOXIX
Non trova sponde l'idea lanciata dall'amministrazione Burlando. Ma gli operatori turistici spingono per l'apertura al pubblico
I proprietari respingono l'offerta d'acquisto della Regione. Perplessità ad Albenga
Albenga. La Regione vuole comprare le isole, ma i proprietari nicchiano, ed anche all'interno dell'amministrazione comunale ingauna non tutti sembrano convinti.
La decisione sembra ormai presa, e la cosa è stata confermata ieri mattina dai vertici regionali all'amministrazione comunale di Bergeggi, e già la scorsa settimana l'assessore regionale all'ambiente Franco Zunino si era espresso senza mezzi termini.
«Vogliamo comprare la Gallinara - ha detto Zunino -, perchéè una preziosa risorsa ambientale e turistica, e lo stesso ragionamento potrebbe essere esteso all'isola di Bergeggi e alla Palmaria, ma bisogna che anche le amministrazioni locali facciano la loro parte».
In sostanza la Regione sarebbe disposta a metterci una buona parte della cifra, ma i Comuni dovrebbero a loro volta allentare i cordoni della borsa per coprire la rimanenza e poi occuparsi della gestione.
Proprio la gestione sembrerebbe frenare gli entusiasmi da parte di qualche esponente della maggioranza, come l'assessore all'urbanistica Vincenzo Damonte, ma dall'altra parte ci sono gli operatori turistici che spingono per l'apertura al pubblico. Secondo Molly Mamberto, titolare dell'omonima agenzia di viaggi, la Gallinara sarebbe fondamentale per allestire un tour di turismo naturalistico che avrebbe come altri "poli" l'acquario di Genova e le isole che fronteggiano la Costa Azzurra.
Ma anche per l'isola di Bergeggi si profila un futuro turistico, visto che la proprietà (cioè la famiglia dell'ex sindaco spotornese Giancarlo Zunino) ha già sottoscritto un accordo con l'amministrazione comunale, concedendo l'isolotto in comodato d'uso. In sostanza c'è ormai solo da sistemare l'approdo e i sentieri e poi si possono portare i turisti. Quanto ad una possibile vendita, Zunino non sembra proprio dell'idea, anche se già qualche anno fa, una volta naufragato ogni progetto di riutilizzo, si era incontrato con l'allora sindaco Riccardo Borgo.
«Ma mi aveva spiegato che per motivi affettivi non si sentiva di cederne la proprietà - spiega Borgo -. Fu allora che optò per il comodato perché la utilizzassimo per gli usi propri di un parco».
Discorso diverso per la Gallinara, dove la proprietà vorrebbe sistemare e riutilizzare gli immobili esistenti.
«Ma solo per uso abitativo da parte dei proprietari - rassicura Agostino Sommariva -, che peraltro non hanno alcuna intenzione di vendere. Ho letto la notizia sui giornali, ma non mi sono neppure preso la briga di telefonare ai soci, visto che in questi anni ne ho sentite di cotte e di crude senza che poi si concretizzasse nulla. Personalmente sarei felice se ci fosse la possibilità di renderla fruibile, e credo che gli altri soci la pensino allo stesso modo. Le abitazioni private possono convivere con il turismo e non vedo perché non si possa arrivare ad una soluzione di questo genere».
Luca Rebagliati