Lo stato della cultura a Savona
Sono stato ospite a
Savona di un'amica per qualche tempo. Nei mesi scorsi ho avuto modo di seguire
dunque da vicino i fatti che hanno portato al "licenziamento" dell'Orchestra
Sinfonica da parte dell'Opera Giocosa.
Mi ritrovo oggi, dopo qualche mese a Savona (dove ho anche assistito alla
spumeggiante Musica in Porto dell'Orchestra) e sono basito per il totale
silenzio in cui è caduta una vicenda che io ritengo di inaudita gravità per la
città.
Mi domando come, con entrambe le stagioni in avvio, la città e gli intellettuali
locali non insorgano vedendo, come ho visto io che pure non sono savonese ma che
sono ugualmente sdegnato, i camion dell'Orchestra sanremese entrare in città e
svolgere un compito che da sempre e per tradizione è stato svolto dalla locale e
ottima Orchestra.
Mi permetto di fare alcune riflessioni: la sola realtà della città di Savona che
ha masse stabili è, secondo quanto mi risulta, l'Orchestra Sinfonica dato che il
teatro di prosa acquista gli spettacoli e li ripropone qui non essendo un teatro
stabile. Altrettanto si dica per l'Opera Giocosa con l'aggravante che molti in
città (come ho potuto constatare) ritengono che quanto presentato sia da
considerarsi "produzioni locali": non è così ed è vergognoso il silenzio intorno
a tutto questo!
Potrei aggiungere anche che un programma lirico che continua a proporre il più
battuto repertorio (come accade per la locale stagione lirica), in altre città
non troverebbe nessun riscontro presso la cittadinanza e gli intellettuali. A
quale crescita culturale contribuisce l'ennesima Carmen?
Spero pertanto che il dibattito sulla questione Orchestra Sinfonica si riapra.
Cosa ne pensano gli intellettuali di Savona, cosa i politici?
A vederla dall'esterno non si può pensare nulla di buono di una città che
accetta senza repliche che una realtà viva come l'Orchestra Sinfonica resti
fuori dalle produzione degli altri interlocutori locali che si occupano di
spettacolo.
Grazie per l'attenzione
Giuseppe Sorbello