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dal mensile  IL LETIMBRO di Massimo Picone

Albissola sempre più divisa sul progetto del grattacielo che dovrebbe sorgere nella fascia costiera della Margonara

Torre di Fuksas: " genialata" o " efferatezza ambientale"?

"Genialata" oppure "efferatezza ambientale?" Cosi, rigorosamente nell'ordine, Stefano Parodi sindaco di Albissola Marina e Fernando Bonino (Margherita), consigliere comunale d'opposizione, inquadrano il progetto dell'architetto Massimiliano Fuksas che prevede un grattacielo alto 120 metri, come una silohuette che riprende i classici fari marittimi, nella fascia costiera situata tra la Margonara e la Madonnetta e la costruzione di un porticciolo turistico. Le opinioni degli albissolesi sono discordi.

"Il progetto è una "genialata". Un'idea innovativa, ovviamente da metabolizzare e da affrontare dettagliatamente sotto tutti gli aspetti tecnici", spiega convinto Stefano Parodi, sindaco di Marina dal 1999. "Oggettivamente non comprendo tutte le perplessità sul prospetto. Dal plastico si deduce facilmente che il futuro porto turistico sarà quasi completamente costruito sul nostro territorio comunale. L'eventuale costruzione della torre di Fuksas riguarda Albissola Marina, la nostra amministrazione, i nostri cittadini. Poi, sia chiaro, sono utili i consigli, le opinioni e le critiche, se costruttive, di tutti. L'idea del porto alla Margonara non è una novità, nacque già negli anni novanta. I volumi sono concentrati principalmente nella "torrefaro" e non sono così diluiti lungo il litorale. La nostra costa non sarà intaccata e non ci saranno colate di cemento gratuite", ha aggiunto Stefano Parodi.

"Prima occorre vedere e analizzare le tavole. In generale non mi spaventano i volumi, piuttosto la qualità architettonica. Fuksas è una garanzia, ma non sempre gli architetti si esprimono al meglio in tutte le occasioni. L'opera va vista in un contesto più generale che riveda tutto l'insieme portuale, con particolare riferimento alle sovrastrutture degli Alti Fondali. Solo allora si potrà dire se l'idea è in armonia con il panorama della zona. Il concetto del faro può essere compatibile", afferma cauto Adriano Bocca, già vicesindaco di Albissola Marina e per dieci anni membro del Comitato portuale di Savona. "Siamo a livello embrionale. Indubbiamente, una costruzione del genere farebbe "cambiare rotta" alla cittadina", spiega Giuseppe Gradella, assessore ai lavori pubblici e vicesindaco di Albissola.

Il partito degli oppositori, non tarda a farsi sentire. "Occorre capire cosa vuole con esattezza l'architetto. La zona prospiciente dove sorgerebbe il grattacielo, in altre parole gli Alti Fondali del porto di Savona, sono già fin troppo impattanti", aggiunge Enrico Devercelli, albissolese, ed ex comandante in seconda della Capitaneria. "Demenziale. L'impatto ambientale sarebbe devastante. Se a Savona piacciono i palazzoni, come quello in costruzione davanti alla Torretta, se li tengano pure, non vengano a proporli ad Albissola. E' un'efferatezza ambientale", così l'ex presidente dell'Inps provinciale Fernando Bonino (Margherita), attuale consigliere di opposizione nel centro sinistra. "I piani comunali della mia giunta prevedevano costruzioni che non superavano le quote dell'Aurelia. Con questo avrei già detto tutto. Bisogna in ogni modo analizzare bene il disegno. Il futuro porticciolo turistico della Madonnetta doveva rifarsi al tipico borgo ligure. Mi sembra che siamo lontanissimi da tutto questo", aggiunge Lino Ferrari, sindaco dal 1995 al 1999, ex Console del porto ed oggi presidente di Tecnocivis, azienda di servizi partecipata della Provincia. "Oggi è un'idea che non sta né in cielo né in terra. E la viabilità dell'Aurelia, qualcuno ci ha pensato?", aggiunge Tonino Paola (Ds), già vicesindaco e consigliere provinciale durante la giunta Garassini delegato a suo tempo per seguire la tortuosa quanto infinita e infausta procedura per realizzare l'Aurelia Bis. "Se è già disponibile il nuovo progetto del porticciolo turistico, il sindaco ha il dovere di convocare il consiglio comunale per capire la volontà del massimo organo cittadino. Altrimenti, se si tratta di un'ipotesi progettuale, la smetta di esternare pubblicamente le sue sensazioni personali in quanto, nel Comitato portuale, il primo cittadino rappresenta il Comune e non sé stesso". Così altri consiglieri comunali di minoranza di Albissola Marina come Luigi Silvestro (Margherita) e Furio Chiarbonello (Sdi). A riaccendere le polveri, dopo quanto già aspramente dibattuto sul progetto dell'architetto Fuksas, il cui disegno, come detto, prevede un grattacielo alto 120 metri nella zona costiera innanzi alla Madonetta con relativa costruzione di un porticciolo turistico, il parere ampiamente positivo del sindaco Parodi. Quanto è bastato, come detto, ad attivare le bocche da fuoco dell'opposizione. "Chiediamo che nella nuova ipotesi progettuale si diano risposte certe e concrete alla criticità di Albissola Marina: ad esempio la viabilità costiera dell'Aurelia subirà altri aggravi di traffico. Vogliamo garanzie sulla qualità urbanistica architettonica delle costruzioni diportistiche e sui volumi. Albissola subisce già l'impatto dei fabbricati portuali. E' nostro dovere richiedere notizie sulle sedi delle associazioni sportive come l'Anam ed i Mirage Club, confinanti con le aree dove sarà costruito il nuovo porto. Insomma, occorre riportare l'attenzione su tutto quanto sarà realizzato. Quanti posti barca sono necessari a renderlo economicamente sostenibile, quanti servizi, quante attività da insediare legate per la nautica e per i diportisti ?
Il futuro porticciolo, insomma, deve divenire elemento di sviluppo e non di nuova desertificazione di Albissola, magari a favore di Savona", aggiungono Silvestro e Chiarbonello. Nel frattempo, intorno alla metà di settembre, il direttivo della sezione delle Albissole di Rifondazione Comunista coordinata da Marietto Gaggero, proprio contro il progetto, ha organizzato una raccolta di firme al mercato ambulante del martedì di Marina ed a quello che si svolge il giorno successivo al Capo.

Massimo Picone

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