Sarebbe un gran bel gesto se i 10 mila euro stanziati in fretta e furia per la prevenzione li versassero con un "beau geste" i tre protagonisti della vicenda

 Outing? No autogol a Palazzo Sisto IV

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Si scrive outing, si legge autogol. Nel calcio restano famosi quelli di Comunardo Niccolai, stopper del mitico Cagliari di Manlio Scopigno e Gigi Riva. Nessuno come lui riusciva a mettere la palla nella propria rete, con grande scorno del portiere Albertosi e di Cera che aveva il compito di guardargli le spalle. La citazione calcistica per introdurre il discorso sul formidabile record della squadra che Scopigno-Berruti sta cercando di amalgamare per i prossimi cinque campionati (leggasi gli anni del mandato). Quello degli autogol in una sola partita.
 Palazzo Sisto IV ne può vantare, si fa per dire, ben tre: Livio Di Tullio, già capitano e mastino, un misto tra Furino e Gattuso, della Camera del lavoro; Luca Martino, giovane speranza delle giovanili diessine; Jorg Costantino, arrembante cursore di fascia sinistra del team di Rifondazione.
Il terzetto, non si sa bene se per il desiderio di prendere il centro della scena o per una scelta di rottura, ha rivelato frequentazioni passate e presenti (Di Tullio) con lo spinello. Apriti cielo. Le stanze di Palazzo Sisto IV sono state subito invase da un fumo acre e penetrante. I colpi di tosse sono diventati sempre più forti e fastidiosi. In giunta, nella maggioranza, nell'opposizione, ma anche in città. In casa diessina hanno cercato di purificare l'aria. Ci ha provato il segretario Lunardon, sventolando un ventaglino da ballo in maschera. Ma senza riuscirci. Ormai la sfera, come diceva Nicolò Carosio, era nel sacco. Tre a zero e palla al centro.
Proseguendo con la metafora calcistica, ora per Berruti-Scopigno resta l'interrogativo se lasciare in squadra il "trio spinello", o farlo accomodare in tribuna, con tutte le conseguenze del caso. Ma è chiedere troppo. Sarebbe un gran bel gesto se i 10 mila euro stanziati in fretta e furia per la prevenzione li versassero con un "beau geste" i tre protagonisti della vicenda. E' chiedere troppo? Una cosa è certa. Un assessore allo sport che paragona lo spinello ad una sbornia in età giovanile non è un gran esempio, soprattutto per i giovani. Meglio assegnargli una delega speciale. Magari quella per il controllo dei fumi nocivi.

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