Carbone, siglato l'accordo Barone-Campostano IL SECOLOXIX
L'Autorità Portuale tiene a battesimo l'azienda che ha presentato il progetto per la copertura dei parchi. I sindacati: «Ora subito la gara per il cavo funiviario»
Presentata ieri la società"Nuove Funivie spa", tra i soci anche Tirreno Bianchi
 
Da ieri mattina, l'accordo tra Antonio Barone e Paolo Campostano è cosa fatta. La svolta storica nella vicenda delle Funivie e in quella, collegata, della copertura dei parchi carbone è, dunque, da ieri, una realtà. Come annunciato nove giorni fa dal Secolo XIX, ieri mattina il presidente della Port Authority Rino Canavese ha presentato a Cgil Cisl Uil la nuova compagine societaria e voltato radicalmente pagina nella storia della gestione del carbone in provincia.
Il nome della compagine è"Nuove Funivie spa" e le quote sono detenute al 47% da Campostano (del quale è socio però anche il gruppo Dellepiane, oltre ad altri con quote minori come Franco Pensiero), al 47% da Antonio Barone, al 4% dalla Port Authority e al 2% da Tirreno Bianchi, l'autentica clamorosa novità della mattinata.
Soddisfatti i sindacati perché, compiuto questo passaggio, potranno tornare a Roma e chiedere al governo di sbloccare il bando di gara per l'assegnazione del cavo funiviario, alla cui gestione la società"Nuove Funivie spa" si candida con ottime probabilità di riuscita, date le caratteristiche.
Ai sindacati è stato anche presentato il progetto per la copertura dei parchi carbone alla quale dovrà provvedere chi avrà la gestione del cavo funiviario, con un investimento calcolato in 30 milioni di euro. Una cifra riconfermata anche ieri da Rino Canavese: «Comprendendo nei 30 milioni - ha detto - tutto quanto necessario all'operazione nella sua globalità».
Il progetto prevede la realizzazione, alla stazione di San Giuseppe di Cairo, di due magazzini indipendenti. «Il primo - viene spiegato nel progetto - verrà utilizzato per le merci commercializzate dalla Nuove Funivie spa e prevede un magazzino a vasca unica che sarà alimentata con un sistema di movimentazione e di riempimento meccanico per i diversi tipi di carbone che verranno depositati in cumuli». Prosegue il progetto: «La ripresa delle merci è prevista con l'utilizzo di pale meccaniche». Il secondo magazzino sarà invece utilizzato per le merci destinata alla Italiana Coke. «Per questo deposito tutte le operazioni, sia di riempimento che di ripresa e di trasferimento saranno completamente meccanizzate. Il magazzino è previsto inoltre con diverse pareti divisorie, in modo da consentire il contemporaneo deposito di merci diverse». La modalità costruttiva, per entrambi i magazzini, prevede la realizzazione di «capriate a volta con arco a tre cerniere in elementi in legno lamellare a sezione piena». Il primo avrà pianta rettangolare di 372 metri per 52 ed altezza di 30 metri. Il secondo avrà lunghezza di 363 metri per 60 di larghezza e altezza di 35,50 metri.
«Si tratta di un momento importante - ha commentato Maresa Meneghini, segretario generale della Cisl - La nascita della nuova società sana una controversia durata anni e le consente di presentarsi alla gara per il cavo e gestire la filiera del carbone». Aggiunge la Meneghini: «I progetti di copertura dei parchi carbone rendono visibile alla provincia e alla Valbormida che ambientalizzare si può. Era necessario perché il ministero bandisse la gara: ora possiamo tornare a Roma e chiedere tempi brevi». I sindacati sperano che la prossima primavera tutto sia pronto per chiudere il periodo del commissariamento delle Funivie. Ed anche Rino Canavese dice: «Darsi come traguardo la prossima Pasqua mi pare un obiettivo ragionevole e raggiungibile».
Antonella Granero


29/09/2006
Nella stazione San Giuseppe di Cairo verranno realizzati due magazzini, per la company neonata e per Italiana Coke