«Non pagheremo la Tarsu» IL SECOLOXIX
Albenga. Avvocato scrive al sindaco Tabbò: «Nessuno viene a ritirare i sacchi di spazzatura»
Protesta degli abitanti della periferia per i ritardi nella raccolta dei rifiuti
 
Albenga. «Voi non raccogliete la spazzatura e noi non pagheremo la tassa». La minaccia arriva dagli abitanti di regione Arveglio e di altre zone periferiche di Albenga, soprattutto quelle zone un tempo rurali, piuttosto isolate dal centro urbano, divenute col tempo aree residenziali, spesso di un certo pregio, ma evidentemente non facilmente raggiungibili dai mezzi di EcoAlbenga.
Proprio ieri Francesco Selini, avvocato e portavoce del Comitato Vallemagna che si batte contro la discarica di Cianciarin, ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera al sindaco Antonello Tabbò e al presidente di EcoAlbenga Euro Bruno.
«Nonostante la distribuzione dei mastelli e dei contenitori per i rifiuti, che è comunque un fatto positivo - afferma Selini -, in molte parti della città e in particolare in regione Arveglio, la spazzatura non viene mai raccolta. Non possiamo più tollerare una situazione del genere, e se non si risolverà la questione non pagheremo le tasse sui rifiuti, anche in forza del principio di legge per cui se il servizio non è garantito in modo completo anche la tariffa deve essere ridotta. Qui il servizio semplicemente non esiste. Capisco le difficoltà nell'attivare un sistema nuovo, ma aui la questione è diversa: non è accettabile che molte famiglie si trovino nella situazione di tenere i sacchi di spazzatura davanti a casa fino a che non decidono loro stesse di portarli da qualche parte».
Nonostante le polemiche, comunque, sul fronte della raccolta differenziata le cose sembrano andare piuttosto bene, almeno dal punto di vista delle cifre, visto che la percentuale è salita dal sedici al trentatre per cento rispetto allo scorso anno.
Lo scorso mese di agosto sono stati raccolte oltre sessantasette tonnellate di carta, quasi ventisei di plastica e quasi sessantamila di vetro, ma a far salire la percentuale sono soprattutto gli scarti vegetali, cioè i rifiuti agricoli, impennati' dalle tre tonnellate dell'agosto 2005 alle diciassette attuali. Per contro in discarica sono andate "solo" 1185 tonnellate di rifiuti, duecentosettanta in meno rispetto a dodici mesi fa. Presto, inoltre, dovrebbe partire la raccolta del vetro nei ristoranti e nei pubblici esercizi.
Ma i risultati della differenziata non cancellano i disagi dei cittadini che non hanno ancora visto partire il terzo turno di raccolta dei rifiuti umidi, o peggio di chi lamenta addirittura carenze nei due turni previsti.
L. R.