Sulla piattaforma Vado fa la voce grossa «Noi interlocutori di governo e privati»
Via libera al progetto ma duro messaggio ai partner istituzionali. Chiesto il rispetto di priorità e tempi di realizzazione
IL SECOLOXIX
Il Comune di Vado dà il via libera alla piattaforma multipurpose ma chiede maggiore spazio. Anzi, vuole un ruolo trainante nell'operazione. Un posto in prima fila come sottolinea il sindaco Carlo Giacobbe: «Come interlocutore di Governo e Regione per la predisposizione degli strumenti legislativi e finanziari che forniscano le risorse necessarie per la realizzazione di tutte le parti del progetto e come interlocutore diretto di Maersk. ( o comunque di chi risulterà essere il soggetto attuatore e gestore del terminal), attraverso la stipula di una convenzione ambientale e socio economica per la definizione dei rapporti tra questo soggetto imprenditoriale e la comunità vadese». Un messaggio garbato inviato alle altre istituzioni, e al presidente della Provincia in particolare, che sinora si sono seduti al tavolo delle trattative senza invitare i diretti interessati, ossia i vadesi.
La linea è stata tracciata dal gruppo di maggioranza "Insieme per Vado con l'Ulivo" che amministra la città.
«Siamo pronti - ha aggiunto Giacobbe - a svolgere una funzione da protagonisti dell'iniziativa volta ad ottenere i finanziamenti necessari per la realizzazione del progetto portuale, purchè questo venga inteso in tutte le sue parti: la piattaforma, le infrastrutture, gli interventi di riqualificazione ambientale».
Il progetto presentato da Maersk propone impegni significativi in termini di occupazione stabile e qualificata ( importante è la parte dedicata alla formazione e all'addestramento del personale da assumere) e di indotto che può essere richiesto al territorio.
«A tutto ciò - si legge su una nota del comune - si accompagnano le trasformazioni sul versante del miglioramento ambientale e della sicurezza: eliminazione del parco carbone e avvio della messa in sicurezza del torrente Segno. Il contenimento della dimensione e il progetto di riqualificazione del fronte mare attraverso il master plan consentono di salvaguardare e in qualche caso di migliorare il grado di qualità ambientale che Vado ha raggiunto». Di qui le priorità: trasferimento del carbone sugli alti fondali, verifica del progetto per la garanzia della circolazione delle acque. Infine la questione dei tempi di realizzazione. Per vado è necessario fissare un limite oltre il quale ci si dovrebbe confrontare per la costruzione di uno scenario alternativo. «Questo - sottolinea il sindaco - non significa porre oggi una riserva sul progetto, ma non si può rimanere legati a una prospettiva se questa non si realizza in tempi certi».


15/09/2006