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Quattro scuole a rischio. Quattro edifici che tra poche ore
(dopodomani) apriranno le porte agli alunni per l'inizio
della stagione scolastica ma senza aver ancora risolto il
problema della "preparazione" dal punto di vista strutturale
e funzionale. In alcuni casi i cantieri estivi sono ancora
in corso per ultimare la pulizia dei locali sottoposti a
restyling. In altri l'adeguamento anti-incendio deve essere
ultimato. In altri ancora c'è un problema di corrente
elettrica che, almeno per i primi giorni, non sarà
disponibile.
«Tutte cose minime, non veri e propri ostacoli, che però
necessitano di un impegno extra da parte delle imprese per
finire in tempo - spiegano in Comune - per questo i nostri
tecnici, oltre che le ditte incaricate, stanno correndo da
una scuola all'altra per cercare di porre rimedio a tutto».
Giusto ieri l'assessore Livio Di Tullio è andato nelle
scuole di Lavagnola per verificare lo stato dell'edificio
dopo l'intervento per la messa in sicurezza dei solai. La
direzione didattica ha infatti segnalato l'urgenza di
ripulire alcuni locali interessati dai lavori e ancora
occupati da attrezzi e polvere. Un problema banale che però,
con l'imminente sbarco dei bimbi, va risolto con la massima
urgenza.
Complessivamente i "ritardi" riguardano soprattutto quattro
scuole: quelle dell'infanzia (asilo) alle Piramidi, in corso
Mazzini; quelle di Zinola (via Brilla); quelle di Legino; e
infine il complesso scolastico di Lavagnola.
A Lavagnola il problema è appunto di pulizia dopo il
cantiere estivo. Nelle scuole di Legino e Zinola riguarda
invece l'adeguamento per la normativa anti-incendio. «Un
adeguamento doveroso - spiega ancora l'amministrazione
comunale - farlo, è bene sottolinearlo, significa aver
aumentato il livello di sicurezza degli edifici e averli
adeguati alle normative vigenti. Qualche ritardo, però, è
fisiologico soprattutto considerando che arriviamo
dall'estate in cui tutto o quasi si è bloccato per le ferie.
E così restano da fare alcuni ritocchi». A Zinola, in
particolare, il disagio sarà rappresentato dal fatto che per
i primi due o tre giorni le lezioni dovranno fare a meno
della corrente elettrica. Non dovrebbe essere un grosso
problema visto che la stagione estiva consente ancora di
rinunciare alla luce artificiale. Ma tant'è, bisognerà
sperare nel sole.
E poi c'è il problema dell'asilo delle Piramidi di corso
Mazzini. Qui non è tanto un cantiere interno a preoccupare
il Comune quando uno esterno. «In questo caso è quello per
l'allargamento degli argini del Letimbro - spiegano gli
uffici dei lavori pubblici - cantiere che proprio nelle
ultime ore si è imbattuto in un ritrovamento imprevisto nel
sottosuolo: è venuto fuori un massiccio muraglione di pietra
che non sarà facile da distruggere>. Probabilmente si dovrà
usare un grosso martello elettrico che si teme possa far
vibrare pareti e finestre delle vicine Piramidi. Infatti
l'asilo di corso Mazzini paga da sempre un difetto di
costruzione che si manifesta in vibrazioni anche solo per il
passaggio di mezzi pesanti sulla strada. Maestre e operatori
lo hanno segnalato varie volte in passato. Il timore è
quindi che l'uso di un grosso strumento da cantiere possa
aggravare questi "tremori". E così c'è il rischio che
l'attività didattica inizi con un fastidioso sottofondo per
le lezioni. Per impedirlo proprio in queste ore i tecnici
del Comune con quelli del cantiere stanno studiando
possibili provvedimenti. Uno potrebbe essere quello di
concentrare gli scavi solo nelle ore pomeridiane quando
l'asilo è vuoto. Ma anche così non sarà facile.
12/09/2006
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