SABATO, 16 SETTEMBRE 2006 La Repubblica
Al capezzale dell´ex sindaco travolto da un´auto a Nervi mentre attraversava sulle strisce con la moglie. Lei è ancora in coma farmacologico
Sansa, paura e speranza per Carla visite e auguri da mezza città
Anche mezza giunta dell´ex numero uno di Tursi al primo piano del Pronto Soccorso
Il sorriso di Giovanni, un anno appena, ha riportato il sorriso a nonno Adriano
WANDA VALLI

"Come sta la mia dottoressa?", la voce arriva, al telefono, in un italiano ancora un po´ stentato. E´ un giovane albanese che ha conosciuto Maria Carla Perrone Sansa, moglie di Adriano, il presidente del Tribunale dei Minori e ex sindaco, a un semaforo. Carla e Adriano Sansa sono stati investiti da un´auto, giovedì, a Nervi mentre andavano a far la spesa, sotto la pioggia. Lui sta abbastanza bene, la moglie è in prognosi riservata al reparto Rianimazione del Pronto Soccorso del San Martino. E´ sedata, per via di due ematomi cerebrali che preoccupano ancora i medici. Il giovane albanese ha fatto conoscenza a poco a poco con Carla e il marito, poi sono diventati quasi amici, tanto che il suo primo bimbo l´ha chiamato Adriano e quest´estate ha trascorso un periodo di vacanze nella casa al mare dei Sansa sulla riviera di ponente. E adesso telefona, si preoccupa, sta in ansia per Maria Carla, primario a Nervi del Laboratorio di analisi. L´ansia dei suoi due figli, Anna, la più giovane e Ferruccio, collega di "Repubblica", che è arrivato da Milano con la moglie Valeria e Giovanni, il loro bimbo di un anno che è servito a far sorridere il nonno. Sono vicini, in ospedale, Adriano e Carla, lui di là riceve visite e auguri di mezza città, lei, nel limbo della Rianimazione, è invisibile. Ma si sa che la nuova Tac di ieri mattina non ha segnalato nulla di nuovo, restano gli ematomi e fanno paura. Non c´è pericolo di vita e lei ha reagito agli stimoli, ha provato a svegliarsi. Suo marito è andato a vederla nella notte tra giovedì e venerdì, voleva capire con i suoi occhi come stava la "sua ragazza". Si sono conosciuti a Savona, Carla Perrone, bella quanto timida, aveva 17 anni, era stata appena eletta reginetta del liceo, lui, 18 anni, per corteggiarla, aveva rotto gli indugi: "preparati, questa sera ti vengo a prendere", le aveva detto. Da allora non si sono più lasciati. Una coppia unita e affiatata. Ora Carla dorme vegliata, a distanza obbligata, dai suoi ragazzi, dalla sorella, da amici; l´ex sindaco, nell´altra stanza, distante un tratto di corridoio, si sta riprendendo. Giovedì è andato a fargli visita il sindaco di oggi, Beppe Perìcu e lui scherzando gli ha detto: «quando esco di qui, magari mi candido per le primarie; ha telefonato più e più volte Beppe Grillo, amico da sempre, che abita, come loro, a Sant´Ilario. In serata è arrivato il procuratore capo della Repubblica, Francesco Lalla. Walter Veltroni ha chiesto notizie a Ferruccio, don Mario Ciotti ha telefonato a Anna, ieri mattina sono andati a trovare il presidente Sansa, il questore, il presidente della Provincia, Alessandro Repetto, l´assessore alla sanità della Regione, Claudio Montaldo. E poi, nel pomeriggio, l´avvocato Giuliano Gallanti, gli ex assessori della sua giunta a Tursi, da Pippo Rossetti a Marco Evangelisti. E gente comune, come un signore che, dopo vent´anni, non ha dimenticato una cortesia ricevuta da Adriano Sansa. Sfila via così la giornata, su al primo piano del Pronto Soccorso, con Carla ancora sedata e il marito incalzato da visite, messaggi telefonici. Potrebbero dimetterlo presto, forse questa sera, ma i dolori alla schiena e all´anca non gli consentono di stare solo. Lo aiuteranno Anna, Ferruccio, il nipotino Giovanni. Resta l´ansia per la salute della sua bella ragazza di una vita. Un´ansia che non dà tregua.