MERCOLEDÌ, 13 SETTEMBRE 2006 La Repubblica
 
Pagina II - Genova
La Regione vara un piano per la tutela del territorio: immagini aeree dell´intero litorale e degli edifici che incombono sull´Aurelia
Un clic per smascherare gli ecomostri
Foto dall´alto per documentare abusi e obbrobri sulle coste liguri
L´assessore Ruggeri "Con questo nuovo sistema chi sgarra sarà subito ‘pizzicato´"
"Stiamo rimettendo mano al piano paesistico, ormai vecchio di 16 anni"
 
AVA ZUNINO

Una fotografia lunga quanto l´intera costa della Liguria: è la nuova frontiera della tutela del territorio che la Regione, insieme con l´agenzia nazionale per l´ambiente, per prima in Italia ha adottato. Sono immagini dettagliate, in cui si distinguono perfettamente spiagge, scogliere, stabilimenti balneari con tanto di lettini e ombrelloni, e anche gli edifici sull´altro lato dell´Aurelia, piano per piano. La visuale è quella dal mare verso terra, dunque chi guarda la foto si trova di fronte la costa. «Ogni tratto è stato immortalato dalla stessa distanza dalla costa e dalla stessa altezza: è un´esperienza pilota, siamo i primi in Italia», spiega l´assessore regionale all´Urbanistica Carlo Ruggeri, che sta mettendo a punto i nuovi strumenti di tutela del territorio annunciati proprio nell´intervista a Repubblica alla fine di luglio. E in estate, mentre le strategie illustrate da Ruggeri hanno suscitato un vivace dibattito, dal "no" alle seconde case ai vincoli per la tutela degli edifici adibiti ad alberghi (andrà in giunta per l´approvazione entro una decina di giorni), dal "no" al cemento di contorno ai porticcioli fino all´idea di un sovrapprezzo sui pedaggi autostradali, qualcosa la giunta ha già fatto. La Regione si è ripresa le competenze delle autorizzazioni su quanto viene realizzato sugli arenili, in territorio demaniale: «Subito prima di Ferragosto, nell´ultima giunta estiva - spiega l´assessore - abbiamo approvato una legge che riporta in Regione l´autorizzazione paesistica per gli interventi di struttura fissa sull´arenile: non stiamo parlando degli stabilimenti balneari ma di tutto ciò che è in mattoni e cemento. C´era una separazione di funzioni tra Regione, Comuni e Province e si creava confusione». Ed è stato così che lungo l´Aurelia negli ultimi anni in molti tratti è sparito il mare, perché stabilimenti balneari, bar e ristoranti sulla spiaggia sono diventati veri e propri edifici. Immagini che si distinguono perfettamente con il sistema fotografico appena adottato. Ruggeri spiega che la fotografia della costa è stata scattata a luglio: «Tra qualche giorno - annuncia - la porterò in giunta perché venga "validata" e abbia cioè valore legale: in questo modo non solo si vedrà se sono stati commessi abusi, e si potrà verificare nel tempo che cosa accadrà lungo la costa, ma in futuro, nella malaugurata ipotesi di un nuovo condono edilizio, sarà possibile verificare cosa c´era e cosa, invece, è stato realizzato in fretta e furia per poter usufruire del condono». Insomma, una fotografia anti-furbi che ha un valore legale. «La differenza sostanziale con il sistema fin qui adottato - dice Ruggeri - è il dettaglio delle immagini: adesso si usa la cosiddetta foto "zenitale", una foto dall´alto, in cui costa ed edifici sembrano una mappa, dove distinguere i particolari e le strade non è immediato. Non solo, con quella fotografia dall´alto possono sfuggire molti abusi: se una casa era di sei piani ed è diventata di dodici, con quella foto non ce ne possiamo accorgere». La grande immagine della Liguria dalla costa verrà presentata ufficialmente il 10 di ottobre nell´ambito del Salone nautico. «Ci stiamo dotando di strumenti che fino a ieri non esistevano; stiamo facendo il censimento dei terrazzamenti; abbiamo approvato la nuova disciplina edilizia, che semplifica le procedure (con le dichiarazioni di inizio attività e le comunicazioni che per gli interventi minori, in cui non modifico nulla, sostituiscono le vecchie autorizzazioni). Ma sulle nuove costruzioni intendiamo dire la nostra e stiamo anche rimettendo mano al piano paesistico che ha sedici anni, anni in cui molte cose sono cambiate e ora ritengo che si debba aprire un franco dibattito su questo tema».