LA SPIAGGIA E IL MARE
di Aldo Pastore
" Potrebbe essere la perfezione ( immagine per occhi divini), mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità-verità, ma ancora una volta è il salvifico granello dell' uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un' inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della spiaggia sterminata."
Ho voluto iniziare questo mio scritto con le sublimi parole di Alessandro Baricco, perchè, in esse, è mirabilmente delineata la perfetta simbiosi esistente tra la spiaggia ed il mare; i nostri meravigliosi paesaggi marini sono, infatti, frutto di una reciproca azione vitalizzante offerta, da un lato, dal mare, con tutte le sue molteplici componenti geofisiche ( direzione dei venti e delle correnti, temperatura, luminosità, etc.) e, dall' altro lato, dall' equilibrio della costa, insito nelle sue molteplici componenti costitutive ( stabilità geologica, in primo luogo).
Questa meravigliosa simbiosi è, purtroppo, molto delicata e fragile e viene costantemente messa in forse da quel " granello dell' uomo", che, con le sue eccezionali e non certamente salvifiche attività, viene ad " inceppare il meccanismo di quel paradiso".
Scendo, dunque, nel concreto e vengo a trattare il tema della EROSIONE DELLE COSTE E DELLE SPIAGGE.
-
Secondo una recente ricerca del CNR ( pubblicata nella collana " studi
costieri"), il fenomeno erosivo riguarda il 42% delle spiagge italiane.
La
Liguria non fa eccezione: la percentuale di erosione costiera si colloca,
infatti, nella nostra regione, al 33%.
La riduzione della percentuale
ligure, rispetto a quella nazionale, dovrebbe indurre tutti noi al sorriso e ad
un sereno ottimismo, ma così non è e non può essere, per la duplice ragione che,
a differenza di altre regioni, quasi tutta l' economia ligure è fondata sul
turismo e sulle materie prime ( spiagge e mare) che stanno alla sua base e,
secondariamente, perchè, a causa di superficiali ed errate scelte politiche (
sulle quali mi soffermerò più avanti), il fenomeno erosivo è in costante e
progressivo aumento su tutta la nostra costa.
Infatti, facendo riferimento
unicamente al tratto di costa intercorrente tra Varazze e Laigueglia, possiamo
constatare che nessuna località costiera è stata risparmiata, in questi
ultimi cinque anni, dal fenomeno erosivo.
- Occorre,quindi, interrogarci seriamente sulle CAUSE che stanno
alla base del fenomeno stesso, premettendo che, al fine di poter esprimere,
sull' argomento, un giudizio sereno e ponderato, sarebbe necessario compiere uno
studio estremamente dettagliato e particolareggiato, perchè le condizioni del
mare e della spiaggia prospiciente differiscono notevolmente da zona a
zona, lungo tutto l'arco del Ponente ligure.
Esistono, tuttavia, delle
Cause Comuni a tutte le località prese in esame.
Possiamo, a sua
volta, suddividere tali cause in NATURALI ed in ANTROPICHE
1) CAUSE NATURALI
E' un concetto ormai affermato che le coste sono intrinsecamente instabili per la loro natura.
Molti scienziati si sono cimentati, da tempo, sullo studio dell' Eustatismo Marino e, cioè, sulle variazioni globali del livello marino, inducenti, a loro volta, modificazioni del volume della massa idrica di invaso dei singoli bacini; alcuni studiosi sostengono, infatti, che l' innalzamento del livello marino, recentemente verificatosi, riveste una notevole importanza nella genesi dell' erosione; altri autori ( Bruun e Sestini, in particolare) hanno fatto, tuttavia, notare che non si tratta di un fenomeno globale o, almeno, non ugualmente intenso dappertutto; " è certo, tuttavia, che, sommandosi ad altri fattori di origine naturale o antropica, può costituire un fattore destabilizzante per lo stato dei litorali sabbiosi, di cui occorre tenere ben conto."
Non esistono, invece, dubbi sul fatto che
rivestono una particolare importanza i cambiamenti climatici ( recentemente
verificatisi a livello planetario), i quali rendono i grossi eventi
meteomarini particolarmente frequenti e devastanti, in quanto modificano la
forza e la direzione dei venti ( e, quindi, delle correnti marine)e vengono,
di conseguenza, a mettere in serio pericolo le zone litorali.
Le
conoscenze delle caratteristiche morfologiche e geofisiche del territorio
sono, quindi, elemento fondamentale per sviluppare ed indirizzare le " fasi
evolutive" della fascia costiera.
2) CAUSE ANTROPICHE
Lascio parlare, in proposito, Giuliano Fierro ( Università di Genova), componente del Comitato Scientifico sugli " Studi Costieri" ( precedentemente citati):
" L' erosione trova le sue cause principali:
- nel deficit sedimentario dei fiumi e dei torrenti ( con conseguente, insufficiente arrivo di " nuova sabbia" sulle spiagge), dovuto alla costruzione di sbarramenti che impediscono l' afflusso al mare dei corsi d' acqua;
- nell' irrazionale dragaggio di sabbia e ghiaia dagli alvei fluviali;
- nella costruzione di porti e strutture aggettanti in mare, che bloccano il flusso sedimentario e sabbioso lungo la riva."
Ma, alla corretta e puntuale diagnosi di Giuliano Fierro, io mi permetto di aggiungere che, alle cause da Lui elencate, va aggiunta l' attuale e futura costruzione di opere edilizie di diversa natura, ma, quasi sempre, collegate alla nascita e alla crescita di porti turistici; come ha evidenziato la rivista Micromega ( numero 5) si parla, in Liguria, di ben 15 progetti, in via di realizzazione o di approvazione per altrettanti porticcioli turistici da 9.807 posti -barca, i quali porteranno con sè 37.882 mq. di edilizia residenziale, 51.601 di uffici e negozi, 19.122 di alberghi, 33.918 di artigianato e 11.007 posti-auto.
Tutto questo, costruito sulla costa, è destinato a portare al sovvertimento dell' equilibrio tra la spiaggia ed il mare e, quindi, all' " inceppamento" di questo nostro meraviglioso paradiso naturale, idealizzato da Alessandro Baricco.
- E' possibile porre rimedio a tutto questo?
Esistono le CURE
per vincere questa terribile malattia?
Dal 1999 al 2006 abbiamo visto numerose proposte di soluzione:
le scogliere o barriere aderenti ( parallele od ortogonali
rispetto alla riva), le "secche artificiali", le dighe soffolte, le
barriere sottomarine artificiali, le barriere dissipatrici, i pennelli
artificiali ( perpendicolari rispetto alla riva) ed altre ancora;
abbiamo, di volta in volta, sentito o letto il parere di illustri esperti, quasi
sempre in contrapposizione tra loro; addirittura, abbiamo assistito ad
accademici contrasti tra l' Università di Padova, l' Università di Genova,
il WWF ed il NOMISMA, per non parlare dei ripetuti e contradditori interventi
dell' Autorità Portuale.
In realtà, quando io esaminavo, con la dovuta
attenzione, tutte queste proposte, da vecchio medico ormai fuori dall' attività
professionale, mi ritornavano alla mente i cosiddetti FARMACI SINTOMATICI, vale a
dire quei farmaci che venivano e vengono tuttora utilizzati non già
per intervenire sulle CAUSE della malattia, bensì unicamente sui
SINTOMI indotti dalla malattia stessa.
Ed al pari di questi farmaci, ho
la netta impressione ( confermata, purtroppo dai fatti) che le soluzioni
proposte ( o adottate) o non incidono assolutamente sulla MALATTIA EROSIONE, o
hanno semplicemente un effetto illusorio e consolatorio o, addirittura, possono
avere delle Controindicazioni e degli Effetti Indesiderati.
- Esiste, tuttavia, una proposta seria e concreta, avanzata a suo tempo ( settembre 2005) dall' Amministrazione Provinciale di Savona; l' assessore Paliotto, attraverso gli organi di informazione, aveva articolato la sua proposta in tre tempi:
1) Studio della dinamica costiera; avvio del monitoraggio della linea di costa; indagine conoscitiva sullo stato di fatto delle opere esistenti;
2) Studio sull' interazione ed integrazione del regime idrogeologico e meteo-marino;
3) Redazione della carta del rischio erosione e tipologia degli interventi auspicabili.
Tuttavia, per scendere al concreto e per rispondere alle attese dei cittadini, è necessario, a questo punto, porre due domande:
- E' trascorso un anno da quella proposta; quali passi avanti, nel frattempo, sono stati fatti?
- Quale è, in proposito, il parere della Port Authority, della Capitaneria di Porto, dei Comuni dell' intero litorale provinciale e, soprattutto, della Regione Liguria, visto che questo Ente, alla luce dei dati numerici sopra citati ( e mai smentiti) sulla cementificazione costiera, sta percorrendo un' altra strada?
ALDO PASTORE 14 settembre 2006