Come sulla bretella di via Stalingrado, anche sul progetto
del nuovo carcere in località Passeggi è scoppiato il
finimondo in consiglio comunale. Il tredicesimo punto
dell'ordine del giorno di ieri prevedeva l'approvazione
della variante per la strada d'accesso al futuro istituto
circondariale (il cui progetto è già stato approvato dal
ministero). Una variante necessaria per ovviare a problemi
evidenziatisi sulla collina di località Passeggi, tra Savona
e Quiliano: problemi di espropriazioni di terreni privati,
con ricorsi al Tar e conseguenti lungaggini.
Alla fine questa variante è stata approvata dalla
maggioranza e parte della minoranza (An e l'Udc), mentre
Forza Italia e la Lista Delfino non hanno votato in aperta
polemica. Motivo? «E' assurdo approvare una strada senza
avere ancora un piano generale di quello che ci mettereno
vicino - spiega Fabio Orsi (Forza Italia) - per questo
abbiamo presentato in extremis un ordine del giorno che
chiedeva alla giunta di fare prima un progetto urbanistico
generale, e poi questa variante della strada. Ovviamente è
stato bocciato con giustificazioni pretestuose. Così ora ci
troveremo con una strada tracciata, tra l'altro
difficilissima come scorrevolezza, e con enormi difficoltà
per collocarli a fianco tutto ciò che si parla di
collocarli, a partire dal campo nomadi alle strutture di
servizio per il carcere e altro ancora». «C'è anche da
tenere conto - conclude Orsi - che questa strada sarà a dir
poco ardita: in 150 metri di lunghezza colma un dislivello
di circa 30. I mezzi con i detenuti si rovesceranno temo».
«Polemiche strumentali - replica la giunta Berruti - il
progetto del carcere era già stato approvato e restava solo
questa lieve modifica della strada d'accesso. Non approvarla
subito avrebbe rischiato di far perdere i finanziamenti per
tutto il progetto».
D. Frec.
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