Polemica sulla strada del futuro carcere  IL SECOLOXIX
Orsi (Forza Italia): «Troppo dislivello, i mezzi si ribalteranno»
Come sulla bretella di via Stalingrado, anche sul progetto del nuovo carcere in località Passeggi è scoppiato il finimondo in consiglio comunale. Il tredicesimo punto dell'ordine del giorno di ieri prevedeva l'approvazione della variante per la strada d'accesso al futuro istituto circondariale (il cui progetto è già stato approvato dal ministero). Una variante necessaria per ovviare a problemi evidenziatisi sulla collina di località Passeggi, tra Savona e Quiliano: problemi di espropriazioni di terreni privati, con ricorsi al Tar e conseguenti lungaggini.
Alla fine questa variante è stata approvata dalla maggioranza e parte della minoranza (An e l'Udc), mentre Forza Italia e la Lista Delfino non hanno votato in aperta polemica. Motivo? «E' assurdo approvare una strada senza avere ancora un piano generale di quello che ci mettereno vicino - spiega Fabio Orsi (Forza Italia) - per questo abbiamo presentato in extremis un ordine del giorno che chiedeva alla giunta di fare prima un progetto urbanistico generale, e poi questa variante della strada. Ovviamente è stato bocciato con giustificazioni pretestuose. Così ora ci troveremo con una strada tracciata, tra l'altro difficilissima come scorrevolezza, e con enormi difficoltà per collocarli a fianco tutto ciò che si parla di collocarli, a partire dal campo nomadi alle strutture di servizio per il carcere e altro ancora». «C'è anche da tenere conto - conclude Orsi - che questa strada sarà a dir poco ardita: in 150 metri di lunghezza colma un dislivello di circa 30. I mezzi con i detenuti si rovesceranno temo». «Polemiche strumentali - replica la giunta Berruti - il progetto del carcere era già stato approvato e restava solo questa lieve modifica della strada d'accesso. Non approvarla subito avrebbe rischiato di far perdere i finanziamenti per tutto il progetto».
D. Frec.