Alluvione, danni per milioni in provincia firmata la richiesta per lo stato di calamità IL SECOLOXIX
Ieri pomeriggio il maltempo ha fatto il bis: epicentro ancora nella piana ingauna. Allagate case e negozi . E nella notte una violenta mareggiata ha flagellato la costa
 
Il nubifragio di giovedì aveva appena presentato il conto, che ieri una seconda ondata di maltempo che ha colpito il Savonese ha nuovamente provocato altri danni e paura. Una bufera di vento di scirocco che si è abbattuta sulla costa subito dopo la mezzanotte e fino alle 3, ha allagato decine di stabilimenti balneari soprattutto a Spotorno e Bergeggi, e a Pietra, Loano e pure a Laigueglia. Onde fino a tre metri e mezzo di altezza hanno invaso le file di ombrelloni e sdraio delle prime file, facendoli finire in mare. Danni sono stati rilevati anche negli stabilimenti di Savona. «E' stata una mareggiata improvvisa e spaventosa - racconta Riccardo Borgo, presidente del Sindacato balneari -. Qualcuno dei bagnini, dato l'allarme, è riuscito a farsi aiutare per recuperare almeno parte del materiale. Ma in alcuni stabilimenti le perdite hanno raggiunto i 50-60 lettini e sdraio».
Dalla notte da incubo a un'altra giornata con la Piana d'Albenga ancora una volta sotto un violentissimo nubifragio. E pure Alassio, Laigueglia, Andora, con i relativi entroterra. Evacuato l'Unieuro a Cisano e poi frane, allagamenti e altre coltivazioni andate distrutte. I danni sono per decine di milioni di euro.
Un quadro desolante che già innesca le prime feroci polemiche sulle condizioni dei corsi d'acqua, degli interventi fatti e ancora da fare. Con l'assessore di Savona Livio Di Tullio che promette di destinare 50 mila euro per interventi su rivi e torrenti, il governatore della Liguria Claudio Burlando che chiede lo stato di emergenza e quello di calamità, e l'assessore provinciale alla protezione civile Guido Filippi che fa una ricognizione in elicottero attorno ad Albenga per verificare i danni.
Rilevanti i danni subiti dalle strade provinciali a causa delle incessanti piogge di giovedì. Una prima stima di Palazzo Nervi indica che il nubifragio costerà tra i 3 e i 4 milioni di euro solo in termini di ripristino della viabilità. Le situazioni più critiche sono sulla SP8 Spotorno, Vezzi, Finale dove c'è una frana che ha imposto la chiusura della strada nel comune di Vezzi. La frazione Costa è raggiungibile attraverso la strada di frazione San Filippo. Stessa situazione in Valle Bormida per la SP26 di Cosseria chiusa per frana. Sono una ventina in tutto gli altri casi di crolli, smottamenti e parziali blocchi alla viabilità rilevati dai cantonieri della Provincia impegnati per molte ore su gran parte delle arterie.