PALAZZO NERVI OGNI ANNO
SCOPERTI QUASI MILLE ABUSI EDILIZI NELL’AMBITO DELL’ATTIVITA’ ISPETTIVA
Dopo il condono, 250 denunce
Le domande
respinte finiscono sul tavolo della magistratura
Ermanno Branca
SAVONA
Sono 250 i savonesi che verranno denunciati alla magistratura per abuso
edilizio dopo che la loro domanda di condono è stata respinta. E’ questa
l’altra faccia della medaglia delle periodiche sanatorie urbanistiche
con cui il governo chiude un occhio su opere realizzate in modo difforme
dalla legge, monetizzando la legittimazione delle costruzioni.
Nell’ultimo condono le domande in tutta la provincia erano state 7 mila
887, ma 214 sono risultate inaccoglibili perchè si riferivano ad opere
non ancora realizzate. In pratica si tratta di savonesi che hanno
denunciato l’intenzione di commettere un illecito edilizio, sperando di
ottenere anticipatamente la sanatoria. Altre 31 domande invece sono
state respinte perchè presentate oltre i termini ammessi. Per tutti si
tratta in pratica di un’autodenuncia alla magistratura, dal momento che
per le opere non sanabili scatta subito la segnalazione.
Oltre a fare il bilancio del condono edilizio, l’assessore
all’Urbanistica Roberto Peluffo ha tracciato anche il quadro
dell’attività di sorveglianza svolta dagli uffici sull’attività
edificatoria: «Per quanto riguarda le pratiche riferite agli abusi
edilizi trattate nel 2003 (data di riferimento dell’ultima sanatoria
speciale), diverse dalle istanze di condono edilizio, ammontano a 1063;
mentre nel 2004 sono state 576; nel 2005 1876 e da gennaio sino ad oggi
risultano 627». Dunque gli illeciti edilizi continuano a vcerificarsi
con imbarazzente frequenza, malgrado quasi ogni anno il governo emani
provvedimenti di condono.
«In merito agli abusi realizzati in aree assoggettate a vincolo
paesaggistico, di particolare interesse nazionale o relativamente a zone
a rischio - continua Peluffo - nel corso del 2003 sono stati 133, nel
2004 360, nel 2005, 334 e nel 2006 293». Persino le aree protette,
dunque, subiscono continui danni ambientali.
La Provincia, oltre ad esercitare l’azione di controllo per reprimere il
fenomeno dell’abusivismo edilizio, ha sempre dato la propria
disponibilità ai Comuni sia attraverso l’attività di coordinamento sia
attraverso l’attività di consulenza finalizzata alla soluzione delle
singole problematiche. Martedì 3 ottobre presso la sala consiliare, la
Provincia organizzerà un convegno, sulle modifiche al Codice dei Beni
Culturali e del Paesaggio apportate con Legge n. 308/2004 e con Decreti
Legislativi nn. 156 e 157 del 2006.