LA STAMPA del 17 Settembre 2006

PALAZZO NERVI OGNI ANNO SCOPERTI QUASI MILLE ABUSI EDILIZI NELL’AMBITO DELL’ATTIVITA’ ISPETTIVA

Dopo il condono, 250 denunce
Le domande respinte finiscono sul tavolo della magistratura
 

Ermanno Branca
SAVONA
Sono 250 i savonesi che verranno denunciati alla magistratura per abuso edilizio dopo che la loro domanda di condono è stata respinta. E’ questa l’altra faccia della medaglia delle periodiche sanatorie urbanistiche con cui il governo chiude un occhio su opere realizzate in modo difforme dalla legge, monetizzando la legittimazione delle costruzioni. Nell’ultimo condono le domande in tutta la provincia erano state 7 mila 887, ma 214 sono risultate inaccoglibili perchè si riferivano ad opere non ancora realizzate. In pratica si tratta di savonesi che hanno denunciato l’intenzione di commettere un illecito edilizio, sperando di ottenere anticipatamente la sanatoria. Altre 31 domande invece sono state respinte perchè presentate oltre i termini ammessi. Per tutti si tratta in pratica di un’autodenuncia alla magistratura, dal momento che per le opere non sanabili scatta subito la segnalazione.
Oltre a fare il bilancio del condono edilizio, l’assessore all’Urbanistica Roberto Peluffo ha tracciato anche il quadro dell’attività di sorveglianza svolta dagli uffici sull’attività edificatoria: «Per quanto riguarda le pratiche riferite agli abusi edilizi trattate nel 2003 (data di riferimento dell’ultima sanatoria speciale), diverse dalle istanze di condono edilizio, ammontano a 1063; mentre nel 2004 sono state 576; nel 2005 1876 e da gennaio sino ad oggi risultano 627». Dunque gli illeciti edilizi continuano a vcerificarsi con imbarazzente frequenza, malgrado quasi ogni anno il governo emani provvedimenti di condono.
«In merito agli abusi realizzati in aree assoggettate a vincolo paesaggistico, di particolare interesse nazionale o relativamente a zone a rischio - continua Peluffo - nel corso del 2003 sono stati 133, nel 2004 360, nel 2005, 334 e nel 2006 293». Persino le aree protette, dunque, subiscono continui danni ambientali.
La Provincia, oltre ad esercitare l’azione di controllo per reprimere il fenomeno dell’abusivismo edilizio, ha sempre dato la propria disponibilità ai Comuni sia attraverso l’attività di coordinamento sia attraverso l’attività di consulenza finalizzata alla soluzione delle singole problematiche. Martedì 3 ottobre presso la sala consiliare, la Provincia organizzerà un convegno, sulle modifiche al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio apportate con Legge n. 308/2004 e con Decreti Legislativi nn. 156 e 157 del 2006.