Nuovi investimenti per cambiare Savona: «Al lavoro, fra un anno
mostreremo i risultati»
LA STAMPA
 
[FIRMA]Andrea Chatrian
SAVONA
Pulizia, parcheggi e attenzione ai quartieri «non centrali» della città. Sono i problemi che, secondo il sindaco Federico Berruti, «i cittadini savonesi si attendono che il Comune affronti con energia e risolva, almeno in grande parte». E lui, nel primo discorso davanti al Consiglio comunale, ha voluto metterli in cima al suo programma di governo. «Il Comune - ha detto - deve rispondere a questa attesa in tempi brevi, producendo risultati visibili, anche se ancora parziali, in un anno di lavoro a partire da oggi».
Sulla pulizia della città, Berruti ha parlato della necessità di «un intervento energico», che riguardi sia la programmazione («deve essere chiaro chi è il responsabile della qualità dei servizi») che la «componente operativa» e, «seppure con equilibrio e gradualità», la repressione. Per quanto riguarda i parcheggi «le statistiche, unite all’evidenza della sosta irregolare e del traffico generato dalla ricerca di parcheggi gratuiti, lasciano pensare che sia opportuno sperimentare una diversa politica delle tariffe, che incentivi il ricorso al parcheggio pubblico». Spazi, quelli per la sosta, che devono «essere migliorati e aumentati progettando un sistema preferibilmente basato su silos sotterranei».
Attenzione alle auto, ma anche a pedoni e ciclisti: «L’obiettivo di medio termine è quello di creare una completa e significativa rete per la mobilità pedonale e ciclabile, con un alto livello di sicurezza per gli utenti che colleghi bene i punti focali della città».
Berruti annuncia poi la necessità di riformare «l’attuale modello di decentramento basato sulle 5 circoscrizioni». Con il passare dei minuti il sindaco allarga il respiro del suo discorso e cita «quattro assi di un duraturo sviluppo di qualità per Savona: il porto e la logistica, l’innovazione industriale, l’industria del turismo e tempo libero, il commercio». Sul primo punto per Berruti si devono «affrontare i nodi del trasporto a terra delle merci e la strada maestra è quella di puntare sul trasporto su ferro». All’industria serve innovazione, e questa può arrivare attraverso il «potenziamento del polo universitario» e la disponibilità di aree idonee per «insediamenti industriali tecnologicamente avanzati» mentre il turismo deve crescere grazie alla «valorizzazione e l’animazione del Priamar e dell’entroterra». Sul commercio, Berruti apre al dialogo con le associazioni di categoria.
Il sindaco annuncia poi, a breve, «una sperimentazione della raccolta domiciliare in uno dei quartieri della città, per verificare come assicurare funzionalità ed efficienza di questo sistema innovativo» e il rilancio dell’Ata.
Berruti vuole un città «policentrica», valorizzata in ogni zona. «Il tema del fronte a mare - dice - sia a levante che a ponente, è aperto. A levante si tratta di pianificare la trasformazione dell’area oggi occupata dalle Funivie; al centro è necessaria la valorizzazione della aree ex Italsider e a sud est del Priamar e la congiunzione della passeggiata di Trento e Trieste con la vecchia darsena; a ponente - continua - bisogna valorizzare la spiaggia e il litorale dalle Fornaci a Zinola. Nel centro della città si dovrà pianificare la riqualificazione del complesso Squadra Rialzo, piazza del Popolo, Orti Folconi e Oltretimbro».
Nella relazione programmatica di Berruti trovano spazio anche promesse di investimenti a favore delle politiche sociali, dell’integrazione, della sicurezza, e di una politica per la casa attenta sopratttutto ai giovani.