Tutto sembra andare nella direzione indicata dai molti
sussurri e grida che hanno accompagnato la marcia di
avvicinamento dei termini di scadenza dell'appalto. Si è
chiusa la gara da 150 milioni di euro, in "project financing",
per la progettazione, la costruzione e la gestione della
piattaforma multipurpose di Vado Ligure. «La gara - annuncia
un abbottonatissimo Rino Canavese, presidente dell'Authority
portuale - non è andata deserta». E dà appuntamento per
ulteriori spiegazioni al Comitato Portuale convocato per
domani alle 9,30.
«Non deserta»è già una constatazione sufficiente per
sentirsi soddisfatti, aggiunge Canavese, che non aveva
nascosto una certa preoccupazione: al di là delle molte e
variegate manifestazioni di interesse - anche l'Autorità
portuale di Beirut aveva chiesto di vedere le carte in vista
di una possibile partecipazione alla gara - il timore era
che alla resa dei conti sarebbero stati in molti a
defilarsi, in quanto il sistema del "project financing"
prevede che il concorrente metta a disposizione una
rilevante quota di capitali propri.
Così non è stato e, come da previsione, Maersk Sealand, il
colosso amatoriale danese che già sei anni fa aveva tentato
invano di realizzare un'"isola portuale" nella rada di Vado,
ha presentato la sua offerta, alla guida di una multiforme
cordata che dovrebbe comprendere il GF Group di Raffaello
Orsero, che già gestisce a Capo Vado un terminal contenitori
da 300 mila teus/anno, il gruppo logistico di Marcellino
Gavio, gli specialisti in opere marittime di Fincosit. La
"sorpresa"è che le offerte presentate sono più di una. E
metteranno subito sotto pressione i componenti della
commissione aggiudicatrice, che sarà nominata domani.
L'assegnazione terrà conto di vari parametri (entità della
quota di cofinanziamento messo a disposizione dai
concorrenti, entità dei traffici garantiti, occupazione,
tempistica dei lavori). L'iter dovrebbe esaurirsi entro
l'estate, consentendo l'apertura dei cantieri nel 2007 e
l'avvio a regime intorno al 2011.
La piattaforma multipurpose si estenderà su circa 230 mila
metri quadrati su fondali superiori ai 16 metri, tra gli
attuali pontili San Raffaele di Terminal Rinfuse Vado ed
Esso Italiana. Potrà movimentare 600 mila contenitori
all'anno, ospiterà anche i terminali petroliferi e rinfuse e
occuperà a regime circa 600 addetti. I contenitori saranno
movimentati per almeno il 40% su rotaia e per il resto su
strada.
S. D. S.
02/07/2006
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