Circoscrizioni nel caos, 3 Consigli rinviati  LA STAMPA

L’Unione non trova l’ accordo sulla lottizzazione delle poltrone per i presidenti
 
Renato Dallaglio forse l’unico certo

[FIRMA]Ermanno Branca
SAVONA
Circoscrizioni in pieno marasma. A un mese dalle elezioni, gli organi di decentramento non sono ancora riusciti ad eleggere i presidenti e in 3 dei 5 «parlamentini» di quartiere le riunioni già convocate sono «saltate» con motivazioni di vario genere. Il malessere coinvolge l’Unione che ha stravinto le elezioni ma non risparmia il centrodestra che non si accorda su Antonella Frugoni. Con il passare delle settimane la tensione è cresciuta a dismisura e dopo la formazione della giunta Berruti, i partiti insoddisfatti dalla divisione delle poltrone, hanno chiesto la compensazione negli organi di decentramento.
Rifondazione comunista ha chiesto la convocazione di un vertice della maggioranza dell’Unione per affrontare il tema delle Circoscrizioni. La rivendicazione è nota: Prc vuole una presidenza e in particolare la I (Lavagnola-Santuario) in cui propone il presidente di 10 anni fa Giovanni Ferrando, mentre i ds portano avanti la candidatura di Roberto Ulivi che fra l’altro non essendo nemmeno entrato in Consiglio dopo l’ennesimo conteggio dei voti, non pare disposto a fare sconti. La prima riunione, che era in programma ieri pomeriggio, è saltata perchè i consiglieri hanno fatto venir meno il numero legale. Lo stesso è accaduto poche ore dopo in II Circoscrizione (Villapiana), dove per la verità i ds erano riusciti a blindare la candidatura di Renato Dallaglio senza che gli alleati avanzassero pretese. Entrambe le riunioni verranno riconvocate dopo il vertice dell’Unione che dovrebbe svolgersi lunedì.
In III Circoscrizione la situazione era già critica prima delle elezioni. La segreteria ds aveva puntato su Giuseppe Novaro (consigliere comunale uscente e presidente della sms La Rocca). Il Consiglio della III però è nelle mani del presidente uscente Giovanni Burzio. In questa Circoscrizione, fra l’altro, c’è la particolarità dell’assenza all’opposizione di consiglieri del centrodestra che non era riuscito a presentare la lista. Burzio comunque propone Bruno Larice e la segreteria provinciale dovrà scegliere se attenersi alle decisioni del Consiglio circoscrizionale o accontentare lo sdi che reclama la presidenza. In IV l’eredità di Emma Gallo dovrebbe andare a Francesco Murialdo della Margherita ma anche Piero Fresco dopo aver fatto da «secondo» per un paio di legislature ambisce al primato.
Del resto la Margherita sta cercando di inserirsi nella lotta per la presidenza della V Circoscrizione, l’unica che come responso elettorale spettava alla Casa delle libertà. Almeno un paio di consiglieri del centrodestra, tuttavia, hanno dichiarato la propria indisponibilità a votare Antonella Frugoni che martedì pomeriggio ha accusato un malore rendendo necessario il rinvio della seduta. Per oggi Forza Italia ha convocato un vertice della maggioranza in modo da blindare i voti per Antonella Frugoni ma, come diceva don Camillo: «Nel segreto dell’urna Dio vede e Stalin no». Insomma, al momento del voto tutto può succedere a prescindere dagli accordi.
Per finire, è sempre più aspra la polemica fra radicali e socialisti. Dopo il clamoroso successo elettorale della Rosa nel pugno, i socialisti hanno fatto «filotto» prendendo due posti in giunta e 4 in Consiglio. I radicali attaccano: «Ci aspettavamo ben altro, in termine di idee, temi, deleghe, innovazione e presenza femminile. Alla direzione nazionale della Rosa nel pugno, il comportamento dello sdi di Savona sarà oggetto di discussione».