LUNEDÌ, 26 GIUGNO 2006 La Repubblica
LA POLITICA
Mercoledì alle 18 vertice fra Rifondazione, Pdci, Verdi e Sdi per decidere la strategia da adottare
I cespugli contro Ds e Margherita "Siamo stanchi di fare solo i notai"
AVA ZUNINO

Si arroventa l´aria nella coalizione di centrosinistra che governa la Regione, ma anche gli enti locali genovesi. I partiti cosiddetti minori, da Rifondazione che alle ultime regionali aveva avuto quasi il 7 per cento, al Pdci (2,7), ai verdi (2 per cento) e lo Sdi che si era presentato nel listone dell´Ulivo, danno segni di sofferenza nei rapporti con Ds e Margherita. Dicono di essere stanchi di fare i "notai" delle decisioni altrui. Per discutere come uscire da questo che sembra un vicolo cieco, si sono dati appuntamento mercoledì pomeriggio alle diciotto. E stavolta per dare peso alle loro tesi, potrebbero porre la questione non sul piano di un solo ente, ma di tre: Comune, Provincia e Regione insieme. Potrebbero decidere di porre a Ds e Margherita una questione di metodo complessiva, perché non accettano di essere coinvolti nelle scelte solo in base ai rapporti di forza numerica. L´idea di un incontro tra i partiti del centrosinistra è maturata nelle ultime settimane, dopo che le contestazioni di metodo poste a Ds e Margherita, cui i partiti minori rimproverano di comunicare le decisioni solo a cose fatte e solo quando si tratta di votarle, sono cadute nel vuoto. E proprio la giornata di domani in Regione, con le nomine a Sviluppo Genova, potrebbe mettere altra carne al fuoco: i curricula dei candidati prescelti, da votare domani in aula, saranno consegnati solo oggi. Buon peso, tra oggi e domani ci sarà da affrontare anche il tema della caccia, con il calendario venatorio che dovrà essere votato domani mattina in consiglio. Il problema stavolta è dei verdi che l´anno scorso sulla caccia avevano fatto una lunga battaglia ostruzionistica, con il capogruppo Cristina Morelli che aveva anche fatto il digiuno, dentro alla tenda sistemata in piazza De Ferrari, davanti all´ingresso della presidenza della giunta. Oggi è prevista una riunione di maggioranza in Regione, da cui i verdi sperano di riuscire ad ottenere una mediazione sulla caccia col resto del centrosinistra e la condivisione di almeno un paio di emendamenti al testo approvato dalla giunta.
«Come sempre, ci si vede all´ultimo minuto - commenta il consigliere regionale dei verdi Carlo Vasconi - ma penso davvero che stavolta si possa trovare un accordo». Tanto ottimismo come nasce? «Non voglio credere che in piena bagarre per la sanità la maggioranza voglia dividersi su qualche emendamento al calendario venatorio. Non sarebbe bello. Le nostre richieste sono di buonsenso: chiediamo ad esempio un emendamento per stabilire che il cacciatore segni sul tesserino ogni preda cacciata senza attendere la fine della giornata, come accade adesso, ma subito, appena la recupera. Non ci sembra una cosa devastante, tanto più che gli stessi cacciatori hanno chiesto questo provvedimento per le beccacce, perché ce ne sono poche. Non c´è motivo di non farlo per tutte le altre specie». Ma più in generale, dice Vasconi, sono da mettere a punto i rapporti dentro alla maggioranza: «dove, messi d´accordo i partiti più grossi, gli altri si devono accodare. E´ un metodo che non porta da nessuna parte; siamo tutti consci del rapporto di forza, ma poter partecipare alle decisioni e non essere sempre costretti solo a ratificarle, non vuol dire mettere in discussione incarichi e poltrone. Discutere insieme prima di decidere può alla fine comportare un miglioramento delle scelte». Come dire che finora c´è delusione? «Mi piacerebbe che questa maggioranza si distinguesse per i provvedimenti che adotta, per le scelte che compie; mi dispiace, abbiamo vinto per cambiare, e questo sarebbe il momento delle scelte nel turismo come nella sanità ma mi pare che di queste scelte non ne stiamo facendo».