Primo consiglio, primo giorno di scuola, prima assoluta per
molti. Cravatte e vestiti nuovi come se piovessero; sorrisi
e strette di mano a tutto tondo; accordi e sguardi d'intesa
come si trattasse dell'europarlamento. Caldo bestiale fuori,
ma dentro la sala consiliare nessuno ha voluto rinunciare
all'abito della festa. Nessun dubbio: la palma del più
sobrio non va al vicesindaco Paolo Caviglia che sfoggiava un
tandem cravatta-camicia violarosaceo che sarebbe stato
troppo "oltre" anche a Candem, il quartiere più bizzarro di
Londra, figurarsi a palazzo Sisto tra Lirosi e Briano.
La prima sorpresa negativa è lo spazio molto ridotto tra un
consigliere e l'altro. «Quanto pagherei per qualche
centimetro in più», sembrava pensare il gioielliere ed ex
candidato sindaco Vincenzo Delfino mentre sgomitava per
stare nel tavolone della minoranza lui che nel suo
negozio-salotto di via Corsi vive circondato da moquette e
diamanti. L'ultima dello stesso tavolo era Patrizia Turchi
che quel posto lo ha contestato subito. Nero su bianco, su
carta intestata del Comune, ancora prima di iniziare la
seduta già scriveva al presidente del consiglio (ancora da
fare): «Signor presidente, le scrivo per segnalarle il
problema della mia collocazione...». Non le andava di essere
"annegata" nel centrodestra lei che si è candidata a sindaco
perché si sente più a sinistra della sinistra. E così
chiedeva una postazione più vicina al suo sentire: quindi a
sinistra, ma non col centrosinistra, ma nella minoranza, ma
non con questa minoranza. Un rebus quindi.
Magari potrà andare nella sedia che ha lasciato vuota Marco
Pozzo (Rosa nel Pugno) che quando lo hanno eletto presidente
aveva un sorriso che quasi sfiorava quello di Piero Santi (Udc)
che in fatto di sorrisi batteva tutti e non si sa proprio
perché: qualcuno sa spiegare perchéè così contento di questa
inutile vicepresidenza?
Per il resto il primo giorno è stato anche il flop completo
del voto col pulsante elettronico. Mezza dozzina di
ripetizioni di voto sono bastate per capire che l'aggeggio
proprio non funziona. Alla fine la convalida degli eletti è
stata fatta con lo strumento che tutti i consiglieri avevano
di loro e funzionante: le braccia. Anche se qualcuno ora già
medita di chiedere un rimborso: «Perché ho usato il mio».
Altri particolari della "prima": tra il pubblico c'erano una
trentina di savonesi e un cane, un bassotto, ma tenuto in
braccio e addormentatosi quasi subito (anche lui, come
altri). E ancora: a tutti i consiglieri è stato fatto dono
(dalle Opere Sociali) di un librone di qualche chilo:
"Storia dell'Apparizione e dei miracoli della Madonna di Ns
di Misericordia". Un regalo apprezzatissimo: tra i
consiglieri si è sentito, nell'ordine: «Ma che è 'sta
pizza?!», «Me lo riciclo», «Va bene per prendere sonno», e
anche «preferivo la Bibbia».
Dario Freccero
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