versione stampabile

Dall'amministrazione di Albissola Marina un po' di ilarità

Vorrei consigliare a tutti gli abitanti di Albissola Marina ( e anche per quelli di Superiore) che desiderino qualche minuto di sana ilarità di leggere il documento che descrive i criteri per l’attribuzione della tanto sbandierata certificazione ambientale ottenuta dal comune con l’ausilio della società privata Rina. Nel documento, (scaricabile all’indirizzo web.. www.nstecna.com/pubblicazioni/ dequalitate/pdf/DeQualitate_n04-apr05_art2.pdf... si possono leggere una quantità di buone intenzioni con le quali l’amministrazione ha lastricato il suo mandato tra le quali “garantire il cittadino – cliente sull’efficace definizione e comprensione dei bisogni/ requisiti, per accrescere la sua soddisfazione; esplicitare in modo chiaro le finalità delle diverse azioni da intraprendere; individuare gli interventi prioritari da attuare;  permettere di valutare la sostenibilità ambientale di ogni azione e la sua coerenza con le risorse a disposizione e con i potenziali disponibili; evidenziare immediatamente l’adeguatezza di ogni azione alle esigenze del territorio, alle prospettive economiche, alle esigenze della popolazione;”

Il riso scaturisce quindi spontaneo considerando che tuttora è in ballo la querelle per la cementificazione dell’arenile avvenuta l’anno scorso secondo molti in totale spregio delle leggi europee, nazionali e regionali, che nell’agosto scorso un banale temporale si è trasformato in una alluvione nel cuore del centro storico con danni a negozi ed abitazioni per lo straripamento di un rio totalmente intasato da decenni di incuria da parte dell’amministrazione, che il tratto delle albisole è da decenni il “buco nero” della circolazione stradale del ponente della provincia di Savona tanto da vantare da molti anni la palma di strada più trafficata d’Italia con relativa drammaticità in fatto di pericolosità oltre che di inquinamento acustico e atmosferico, che il livello di raccolta differenziata dei rifiuti non supera il 15 % e cioè una valore ormai ritenuto da paese del “terzo mondo” nonchè inadempiente al famoso decreto Ronchi promulgato ormai quasi venti anni fa, che la famosa isola ecologica avrebbe dovuto vedere la luce l’anno scorso per annuncio ufficiale è tuttora inesistente, che di notte la cittadina è priva polizia municipale pur essendo in estate un centro di vita notturna e nonostante sia stata teatro di numerosi drammatici raid incendiari, per impossibilità di mantenere un turno di polizia municipale, che in estate per via dei locali e delle spiagge, il problema dei parcheggi diventa drammatico esasperando i residenti e scoraggiando i turisti nonostante esistano ampi spazi privati disponibili ma per i quali non vengono stipulate convenzioni adeguate come è accaduto ancora nell’ultimo ponte del 2 giugno, salvo poi sguinzagliare i vigili a rimpolpare le casse del comune, che i lavori di Agenda 21 locale si siano bruscamente interrotti forse per la sgradita indipendenza intellettuale dei rappresentanti della società civile che vi partecipavano.

Di minor peso ma emblematico del livello qualitativo della amministrazione è infine il caso del parco giochi comunale adiacente a villa Faraggiana, contiguo ad un’area che il Comune avrebbe dovuto usare come deposito attrezzi e materiali ma che invece ha trasformato in una discarica a cielo aperto ( relitti di auto e moto, macerie della alluvione, preziosi arredi cittadini abbandonati in un mare di rovi ed erbacce) richiedendo una energica denuncia da parte di un consigliere di minoranza (Silvestro) per sanare la situazione. A tutt'oggi comunque i bambini fanno la coda nel citato parco per usufruire delle due altalene superstiti che il comune da mesi deve riparare. Speriamo che tale costosissimo e delicato intervento sia alla portata dei nostri solerti amministratori e non comporti violazioni al patto di stabilità sottoscritto dalle amministrazioni locali. 

Giovanna FerroMarco Brescia     Federazione provinciale dei Verdi di Savona