Entra nel vivo la battaglia per la formazione della giunta
Berruti. Il neosindaco ha ricevuto ieri a Palazzo Sisto la
promoter teatrale Antonella Spotorno: da ieri è anche lei
nel novero dei papabili. Anche perché i Ds hanno posto alla
coalizione (e il segretario Giovanni Lunardon lo farà
direttamente nell'incontro con il neosindaco che si terrà
giovedì) il problema della rappresentanza femminile. Il nome
dei Ds, in proposito, è quello di Lucia Bacciu (in ballo,
oltre al suo, è rimasto solo quello di Maria Luisa Madini).
Ieri la segreteria della Quercia conclusa poco prima delle
21 ha anche sancito la richiesta formale di quattro posti in
giunta. In ballo, oltre al nome femminile, ci sono Livio Di
Tullio (certo), Luca Martino e Franco Aglietto (se i Ds
avranno solo tre posti, uno dei due dovrà lasciare). Ieri,
inoltre, il coordinatore della Margherita Alfio Minetti
aveva in agenda un incontro con i primi quattro eletti e i
primi due non eletti: il partito è spaccato in tre (Monteleone,
Minetti e Bertolotto) e ognuno ha il proprio candidato.
Lirosi a parte, certo del posto, la lotta è tra Rosario Tuvé
(proposto da Monteleone, vorrebbe fare il presidente del
consiglio), Giampiero Aschiero (sponsorizzato da Minetti) e
Livio Giraudo (difeso da Bertolotto). Il segretario dello
Sdi Paolo Caviglia ha ribadito telefonicamente al neosindaco
la richiesta del posto da vicesindaco, sul quale anche la
Margherita non intende mollare. La Rosa nel Pugno avrà anche
un altro posto, quasi certamente per Marco Pozzo. È guerra
in Gente di Liguria (sollevazione contro la candidatura di
Ghigo Gaspari) che rischia di lasciare la lista civica di
centro all'asciutto. Rifondazione, ormai è noto, propone
Jorg Costantino. Il sindaco, inoltre, sfoglia una fiore nel
quale trovano posto anche Nanni Ferro, Ferdinando Molteni,
Gianluca Peluffo. Ma la richiesta della Quercia di una
seconda donna in giunta rischia di sparigliare i giochi: la
convocazione della Spotorno a Palazzo ne è solo una
dimostrazione.
A. G.
06/06/2006
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