Maggio 2006 LA STAMPA

SPIAGGE LIBERE «E’ UN PRIMO ESPERIMENTO, DAL PROSSIMO ANNO PIU’ DETENUTI»
Firmata ieri la convenzione i reclusi al lavoro saranno due
 
Il direttore dell’Ata Piero Pirola e il vicesindaco Lirosi al momento della firma
SAVONA
E’ stata firmata ieri mattina nell’ufficio del vicesindaco reggente Franco Lirosi la convenzione che permetterà ad alcuni detenuti del carcere di Sant’Agostino di eseguire lavori di pubblica utilità sulle spiagge libere. Per quest’anno il privilegio riguarderà solo due reclusi, ma c’è già un’intesa per estendere anche al futuro quello che oggi è soltanto un esperimento.
La firma è stata apposta dal segretario generale dell’Autorità portuale Emma Mazzitelli, dallo stesso Lirosi per il Comune, dal presidente dell’Ata Gianfranco Gaiotti e dal direttore dell’azienda Piero Pirola oltre che dalla direttrice del carcere savonese Isabella De Gennaro.
Quest’ultima ieri ha spiegato: «Si tratta appunto di un esperimento per Savona anche se l’utilizzo dei detenuti in questo tipo di lavoro sociale non è affatto una novità. Esempi di questo tipo avvengono frequentemente anche in altre case circondariali liguri. Credo che sia un’occasione importante perché potrà essere ripetuta anche il prossimo anno, magari allargandola a un numero maggiore di reclusi».
Quest’anno sulle spiagge libere saranno solo due i detenuti impiegati. Avranno regolare permesso d’uscita e rientro in carcere. «Sono convinta che anche sotto l’aspetto del recupero sociale dei detenuti questo sia un passo importante. Ci consente di riavvicinare loro alla società. Chiaramente questa iniziativa non riguarda solo la casa circondariale ma mobilita anche, in qualche modo, l’attività della polizia penitenziaria e del giudice di sorveglianza».
«L’accordo ha lo scopo di offrire al condannato l’opportunità di ristabilire il legame con l’ambiente esterno e che possa al tempo stesso rappresentare una risorsa aggiuntiva nello svolgimento di lavori di pubblica utilità mirati alla conservazione e alla valorizzazione del territorio - ha ribadito ieri al momento della firma il vicesindaco Lirosi -. Il Comune è intenzionato a promuovere attività che possano favorire il percorso di rieducazione e integrazione e quindi ho chiesto la disponibilità della direttrice del carcere che si è subito attivata con il ministero».
« Partiamo quest’anno a livello sperimentale ma penso che se i riscontri saranno positivi, esista la possibilità di estendere l’iniziativa», ha consluso il vicesindaco. \