LETTERE  ALLA REDAZIONE
                                    

 

 

                  

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POSTI BARCA

Abito da 30 anni ad Albisola Superiore ho posseduto sempre una barchetta tipo lancia per poter passare il tempo in particolare ora che ho una certa età (68 anni). Quest' anno ho dovuto vendere la mia lancetta perchè il comune di Albisola Superiore NON permette, a differenza dei comuni limitrofi vedi Albisola Marina, Celle Ligure , Varazze  Arenzano e se vogliano andare più distante  Pegli, i quali, hanno riservato lo spazio nelle spiagge  cosiddette libere alle Barche , credo almeno per i residenti. Premetto che assieme ad altri, nel mese di Giugno 2005 DICASI UN ANNO FA, avevamo presentato  domanda per ottenere  un posto barca a pagamento   in uno   spazio  indicato  dal  Sindaco di Albisola Superiore, che aveva detto appartenere al Comune, nella spiaggia  libera. Sembrava cosa possibile ma ancora ad oggi attendiamo una risposta se positiva o negativa ciò alla faccia della legge che stabilisce che la risposta  dovrebbe essere inviata entro 30 giorni . Tutto questo è scritto perchè lo scorso anno  sono state sequestrate delle barche dai Carabinieri di Albisola Superiore ed adesso giacciono nel deposito dell'ACTS sempre di Albisola Capo e se i proprietari volessero venire in possesso, devono pagare il relativo verbale che  certamente potrebbe essere superiore al relativo valore. Siamo nell'anno 2006 ed in  democrazia. Cordiali saluti

Grasso

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Rinasce "Rosse bandiere" come nuovo blog di politica, società e cultura per i comunisti di Savona (e non solo). Irriverente, tendenziosamente comunista, apertamente libertario e anticlericale. Se non avete troppa paura di visitarlo... ecco l'indirizzo.
 
 
Ogni giorno un breve pensiero su ciò che accade. Oggi lo dedichiamo a Benedetto XVI...
 
Saluti fraterni.
 
Marco

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COMUNICATO STAMPA

Alla cortese attenzione
Trucioli Savonesi

Domenica 14 maggio 2006 alle ore 11, al Santuario di Nostra Signora della Vittoria ai Giovi si celebrerà la Messa Zeneize.

La Mezza Zeneize, ormai celebrata in più occasioni col consenso dell'Arcivescovo, è una Santa Messa celebrata in latino nella quale le cosiddette «parti mobili della Messa» (le letture, il salmo responsoriale, le intenzioni di preghiera e la predica) sono dette in genovese.

L'occasione per celebrare la Messa Zeneize è data dalla festa del Santuario che ogni 10 maggio commemora la vittoria del 1625 che i Genovesi ottennero contro le truppe del re invasore Carlo Emanuele I di Savoia.

Don Sandro Carbone Rettore del santuario

Franco Bampi Vice Presidente dell'Associazione "A Compagna"

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I VERDI: PRESERVIAMO LA SPIAGGIA LIBERA DELLE FORNACI E  NATARELLA

 La Federazione dei Verdi di Savona - dopo gli interventi del  Consigliere regionale dei Verdi Carlo Vasconi - che hanno comportato  la sospensione dei lavori alla spiaggia delle Fornaci dichiara:

" Nella giornata di ieri un bambino si è ferito nei pressi dell'area  del cantiere abbandonato: come Verdi chiediamo la sollecita  rimozione del cantiere e il ripristino della spiaggia nelle normali

 condizioni di sicurezza per renderla nuovamente accessibile alla  libera fruizione .

 Anche per la spiaggia della Nattarella, che in questi giorni  è divenuta una sorta di deposito containers, pur comprendendo le  necessità logistiche del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco ,  chiediamo di trasferire gli stessi in luoghi idonei.

 Siamo molto contenti per il prestigioso riconoscimento delle  bandiere blu nella provincia savonese ed in particolare per le spiagge  libere di Fornaci e Nattarella : proprio per questo - precisa Carlo  Vasconi- è opportuno sviluppare una maggiore sensibilità da parte  delle istituzioni locali per garantirne anche per il futuro la  fruizione gratuita e la funzione di aggregazione sociale che la  spiaggia libera riveste per la comunità'.

 Al fine di veder ripristinata la situazione - conclude Vasconi- abbiamo scritto al Presidente dell'Autorità  Portuale affinché il cantiere delle Fornaci e i containers posti sulla  spiaggia di Nattarella siamo prontamente rimossi".

 Lì 11 maggio 2006  VERDI SAVONA Carlo Vasconi

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VADO LIGURE

Se qualcuno pensava che con il pasticciatissimo accordo per Ferrania la furia devastatrice dei nuovi colonizzatori si sarebbe placata e avrebbe lasciato in pace la costa, ebbene, costui sbagliava di grosso; la globalizzazione dell’interesse è più forte di tutte le altre possibili globalizzazioni.

Evidentemente, la farsa di quell’accordo inventato per offrire (l’hanno definita una “dote”!), dietro la facciata di un finto ricatto occupazionale, la possibilità di costruire una centrale termoelettrica e trasformare Ferrania in una enorme inquinante stufa produttrice di giganteschi profitti per pochissimi e di avvelenamento e disoccupazione per tutti gli altri, è servita a qualcuno per capire che i piani, i programmi, le promesse di molti dei nostri amministratori pubblici si possono considerare, diciamo così, materiale molto duttile e, comunque, liberamente interpretabile.

E allora ecco che si può avanzare, senza timore di essere presi per pazzi o meritatamente sbeffeggiati come succederebbe in qualsiasi altra parte del mondo civile, un altro nuovo assurdo progetto di occupazione/colonizzazione “energetica“ della nostra provincia: il potenziamento della centrale di Vado con un nuovo gruppo a carbone.

Vogliamo ricordare ancora una volta che già ora la Liguria ha una potenza elettrica specifica installata doppia rispetto alla media nazionale; mentre la provincia di Savona addirittura tripla. E così, la Liguria produce e si gode il massimo inquinamento atmosferico da combustione (CO2, NOx, SOx) rispetto alle regioni confinanti, con la nostra provincia in poco invidiabile pole position. Nello stesso tempo e, presumibilmente proprio per questa ragione, la provincia di Savona aveva, ancora pochi anni fa, tassi di mortalità per tumore e per malattie dell’apparato respiratorio di circa il 30% più alti della media nazionale!!

E se andassero in porto questi insensati progetti, ma ne basterebbe uno solo!, la situazione si complicherebbe ulteriormente con conseguenze rovinose, e probabilmente irreversibili, su ambiente, salute e sviluppo di tutta la provincia.

Tutto ciò conferma una volta di più che quando sono gli adoratori monoteisti del PIL a dettare legge, non solo sull’economia ma anche sulla salute dei cittadini e sulla loro qualità della vita, nessuno, né sulla costa né in mezzo al verde, può sentirsi egoisticamente al sicuro.

 

Giulio Save Osservatorio per la Qualità della Vita

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I VERDI : NO ALLA FUSIONE DEI COMUNI DI ALBISOLA

 I Consiglieri regionale dei Verdi Cristina Morelli e Carlo Vasconi,  unitamente alla Federazione dei Verdi savonese- annunciano il proprio  No alla fusione dei Comuni di Albisola.

 " Nella giornata di ieri si è tenuta in Regione l'audizione dei  Sindaci dei Comuni e dei comitati pro e contro la fusione dei Comuni. E' stata rilevata la palese incongruenza dell'attuale

 normativa regionale, che ha consentito la presentazione di 5.000 firme  per la proposta di consultazione di referendum popolare sottoscritte  per la maggior parte da cittadini che non sono residenti nei Comuni di  Albisola Superiore e Albissola Marina ( per Albisola Superiore i

 residenti firmatari della proposta di referendum sono stati il 13%,  per Albissola Marina la percentuale è del 11%).

 E' ben ricordare che la normativa regionale individua in via  principale nei Comuni sotto la soglia dei 5.000 abitanti la necessità  di unione : i due Comuni albisolesi, seppur contermini, sono di fatto  contraddistinti da una realtà territoriale sociale diversa consolidata  da oltre 400 anni, dove appare che la maggior parte dei residenti  voglia mantenere la propria autonomia, e quindi non interessati  neppure alla indizione del referendum consultivo.

 Qualora il Consiglio Regionale propendesse comunque per il  referendum consultivo, chiediamo fin d'ora nel rispetto di una  procedura democratica, che siano effettuati due distinti referendum

 per i Comuni, perché i residenti di Albissola Marina, che  rappresentano un terzo dei residenti di Albisola Superiore,  subirebbero un'azione pregiudizievole e quindi " un'annessione forzata "

 Lì 11 maggio 2006

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Padroni a casa nostra

Sono un ragazzo di Savona ma, frequentando la Facoltà di Scienze Politiche ,risiedo a Genova durante la settimana. La mia casa è in una traversa di Via Prè e la situazione è particolarmente grave: risse, grida, furti, ecc…

Alcuni vicoli di Genova, specialmente dopo le 20, cadono in mano alla microcriminalità costituita prevalentemente da immigrati che incutono timore a chi lavora onestamente e paga le tasse. Decine di persone che conosco sono state derubate di portafoglio e cellulare e qualcuno, pur -non avendo opposto resistenza al furto-, è stato picchiato e insultato.

Non ci vuole molto a capire che non siamo più padroni a casa nostra.

A chi afferma che molti italiani sono emigrati all’estero rispondo che essi si adattavano a condizioni disumane di lavoro e chi ha costituito un peso per la società ospitante è stato giustamente punito o espulso. E nessuno ha mai preteso che la società ospitante si adattasse alle regole dello straniero. In più l’immigrazione italiana è avvenuta all’interno della civiltà occidentale senza insormontabili problemi di cultura e religione .

In Italia un terzomondismo eccessivo basato su opinabili sensi di colpa ha portato al degrado della nostra società. Non vedo perché un cittadino italiano deve essere impossibilitato ad uscire la sera per paura.

La situazione non è ancora così tragica a Savona. Ma se non vogliamo arrivare ad un punto di non ritorno bisogna fare qualcosa e subito. Molto dipenderà dalle elezioni comunali.

Gambaretto Diego Candidato Lega Nord Liguriaper il Consiglio Comunale di Savona

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Cari Amici di Trucioli Savonesi,

Vi ringrazio per la visibilità offerta dalla Vostra Testata al nostro evento "Inquieto dell'Anno".

Elio Ferraris