Un colloquio con Orazio Russo, portavoce della comunità che
ha 1300 aderenti in provincia I TESTIMONI DI GEOVA METTONO I PUNTINI SULLE I: " NON SIAMO
CONTRARI AL DIALOGO TRA LE RELIGIONI" da
I1 cammino di conoscenza delle comunità religiose presenti sul nostro territorio continua anche questo mese. Per l'occasione II Letimbro ha incontrato Orazio Russo, responsabile provinciale dell'Ufficio relazioni pubbliche dei Testimoni di Geova.
Per iniziare il nostro itinerario di conoscenza, potrebbe presentare la comunità locale dei Testimoni di Geova?Nella città di Savona sono presenti tre comunità o congregazioni di lingua italiana, una di lingua spagnola, una di lingua albanese, una di lingua cinese e una nel linguaggio L.I.S. per i
Nella Provincia di Savona sono presenti altre comunità a Varazze, Albisola, Vado Ligure, Spotorno, Pietra Ligure, Finale Ligure, Borghetto, Albenga, Cairo Montenotte dove vi è anche un edifìcio molto grande in cui tutti i Testimoni di Geova della Liguria e basso Piemonte si radunano alcune volte l'anno per le riunioni più importanti, chiamate Assemblee. In Provincia di Savona e a Savona città, comunque sono presenti circa milletrecento Testimoni
I testimoni di Geova sono spesso visti come un gruppo isolato dal resto della cittadinanza e che difficilmente partecipa attivamente alla vita pubblica, soprattutto per ciò che riguarda il diritto di voto. Come viene vissuta ad oggi la dimensione pubblica da parte della comunità?Nella Bibbia ci sono principi chiari che permettono ai servitori di Dio di avere la giusta opinione al riguardo. Sembra comunque che non esista nessun principio contrario al votare in sé e per sé. Per esempio, non c'è motivo per cui un consiglio direttivo non possa decidere per votazione le questioni inerenti alla propria società. Spesso le congregazioni dei Testimoni di Geova prendono decisioni circa l' orario delle adunanze e l'impiego dei fondi della congregazione vo
Che
dire però del votare alle elezioni politiche?
In alcuni paesi democratici ben il
cinquanta per cento della popolazione non va
a votare il giorno delle elezioni.
In quanto ai Testimoni di Geova, essi non
interferiscono nel diritto altrui
di votare; né fanno alcuna campagna
astensionistica. Rispettano le autorità debitamente
costituite a seguito di tali
elezioni e cooperano con esse. In quanto a dare personalmente il
voto a un candidato alle elezioni,
ciascun Testimone di Geova decide
in base alla propria coscienza
addestrata secondo la Bibbia e a
come intende la responsabilità che ha verso Dio e verso lo Stato.
Nel prendere questa decisione personale, i Testimoni tengono
conto di una serie di fattori.
Primo, Gesù Cristo disse riguardo ai
suoi seguaci: "Non fanno parte del mondo
come io non faccio parte del
mondo". I
Testimoni
di Geova prendono seriamente questo
principio. "Non facendo parte del
mondo", sono neutrali rispetto agli
affari politici del mondo.
Un terzo fattore da considerare è che chi col suo voto contribuisce a eleggere un candidato può diventare responsabile di ciò che questi farà. I cristiani devono valutare attentamente se intendono assumersi questa responsabilità. Quarto, i Testimoni di Geova tengono in alta stima la loro unità cristiana. Quando le religioni si immischiano nella politica, spesso ciò causa divisioni fra i loro aderenti. Imitando Gesù Cristo, i Testimoni di Geova evitano ogni ingerenza nella politica e mantengono così la loro unità cristiana. In ultimo, stando fuori dalla politica i Testimoni di Geova hanno la libertà di parola che consente loro di annunciare l'importante messaggio del Regno a persone di qualsiasi idea politica. Alla luce dei principi scritturali I suesposti, in molti Paesi i Testimoni di Geova decidono personalmente di non votare alle elezioni politiche, e la legge del paese riconosce loro questa libertà.
Che dire però se la legge impone
ai
cittadini di andare a votare?
In tal caso spetta a ciascun Testimone
prendere la propria decisione di coscienza basata sulla
Bibbia su come intende affrontare la
situazione. Se qualcuno decide di recarsi
alle urne, è una decisione sua. Ciò che fa nella
cabina elettorale è una questione
fra lui e il Creatore.
Molti non sanno che i Testimoni di Geova a motivo della loro neutralità politica sono stati duramente perseguitati nel corso dell' era bellica. I Testimoni si rifiutarono di imbracciare le armi e andare a sparare a qualche altro loro fratello, inteso come razza umana di una qualsiasi nazione. Sono stati rinchiusi nei campi di concentramento insieme a tutti gli altri, ebrei, zingari, omosessuali, politici, apolidi e ne hanno subito le stesse angherie. Circa ventimila vennero internati e circa duemila vennero uccisi barbaramente nelle camere a gas o fucilati dalle SS, esattamente come gli altri. L'unica enorme differenza era che i Testimoni sarebbero potuti uscire, tornare a casa, soltanto se avessero firmato una dichiarazione di abiura della loro fede, e denunciando tutti i loro fratelli. Naturalmente questo non accadde e quindi rimasero internati e uccisi. Molti Comuni, scuole in tutta Europa, in occasione del giorno della memoria, ci chiedono di esporre una mostra o di fare dei convegni che ricordino l'olocausto questo al di là dell'aspetto religioso. Anche a Savona e nella Provincia è stato possibile fare questo. Recentemente a Spotorno è stato fatto un convegno su questo tema dove erano presenti storici dell'epoca, insegnanti e alunni delle scuole medie. Riteniamo che siano manifestazioni da continuare a proporre perché è sempre giusto ricordare e mai dimenticare.
Dal punto di vista sanitario, in particolare riguardo alle trasfusioni di sangue, la vostra comunità osserva dei precetti molto rigidi; in questi ultimi anni sono stati fatti dei passi avanti da parte della vostra comunità?
Il sangue è liquido straordinario che circola nel sistema vascolare dell'uomo e della maggioranza degli organismi animali multicellulari, come vettore di sostanze nutritizie e ossigeno, e collettore dei prodotti di rifiuto; ha inoltre un ruolo determinante nel proteggere l'organismo dalle infezioni. Il sangue è così intimamente connesso con i processi vitali che la Bibbia dice che "l'anima della carne è nel sangue" (Levitico 17:11). Essendo la Fonte della vita, Geova ha dato precise istruzioni sull'uso che si può fare del sangue. I Testimoni di Geova seguono divèrsi precetti dedotti dalla Bibbia e i principali sono: ai cristiani è comandato di astenersi dal sangue; la carne animale si può mangiare, ma non il sangue; l'unico uso del sangue che sia mai stato approvato da Dio è quello sacrificale ecc... In ospedale, quando un paziente non può essere alimentato per via orale, viene alimentato per via endovenosa. Spesso, come espansori del volume plasmatico, si possono usare soluzioni saline, la soluzione di Ringer e dextràn, oggi disponibili in quasi tutti gli ospedali. In effetti, usando questi prodotti si evitano i rischi connessi con le trasfusioni di sangue. In questo senso i Testimoni di Geova non hanno obiezioni religiose all'uso di espansori non ematici del plasma. Inoltre questi trattamenti sono spesso preferiti alle trasfusioni classiche di sangue sia da medici chirurghi che da pazienti che abbracciano altre religioni.Passando
infine al rapporto con le altre
confessioni; secondo Lei può esistere un dialogo o un confronto con le
altre religioni cristiane?
I Testimoni di Geova sono conosciuti
in tutto il mondo per la loro opera di
predicazione, e quando lo fanno
parlano a chiunque, a persone di
tutte le religioni. Quindi i
Testimoni rispettano profondamente le altre confessioni religiose
e sono sempre pronti al dialogo e al confronto sempre basato con
l'intento di capire le Scritture e non per
opposizione o scherno. La base è ovviamente
la Scrittura, la Bibbia è il libro
di testo che ogni cristiano dovrebbe seguire e da essa deve trarre il sano
insegnamento, cioè quello corretto. In
pratica Dio ci ria fatto pervenire
fino ai nostri giorni questo
meraviglioso libro per permetterci
di capire come
vuole
essere adorato, che cosa ha
intenzione di fare per il futuro, a cosa
richiede da noi e molto altro.
Ritiene che ad oggi sia necessario un dialogo tra le religioni, anche al di fuori del Cristianesimo, al fine di intraprendere un cammino comune verso la Pace?
Come dicevo prima, un dialogo con intento di capire e di accertarci sinceramente di quello che è il punto di vista di Dio dovrebbe essere naturale e possibile. Spesso però le credenze esposte nella Bibbia vengono ignorate a favore di interessi commerciali, personali ecc. Se si osservassero i principi biblici ciò sarebbe diverso. Pensi, ad esempio, al comando di Gesù quando disse di amarci gli uni gli altri come aveva fatto lui. Se tutti nel mondo applicassero questo principio non ci sarebbero più guerre, fame, povertà maltrattamenti, omicidi, violenze. Ma poiché altri interessi umani sono più potenti di tutto ciò continuano a verifìcarsi. Purtroppo anche chi si definisce cristiano spesso purtroppo compie atti contro il cristianesimo. Questo avviene perchè non crediamo fermamente nei principi, o meglio diciamo di essere cristiani ma le nostre azioni non dimostrano che siamo seguaci di Cristo, quindi la pace purtroppo diventa un miraggio. Fortunatamente Dio ha intenzione di portarla tra breve qui sulla terra proprio come dice la Bibbia e come la preghiera del Padre Nostro tanto tempo fa insegnava quando diceva: "venga il tuo regno come in cielo anche sulla terra". Questo è quello che la Bibbia insegna e che noi crediamo fermamente.
Delbono Davide da
Il LETIMBRO