Allego il Programma amministrativo della lista Noi per Savona, depositato con la lista il 28 Aprile scorso, e conseguentemente esposto all'Albo comunale.
Il Programma è basato, con alcune integrazioni, sugli "Impegni fondamentali" del Gennaio 2006, che avete pubblicato già da tempo sui Trucioli.
Se vi è possibile, sarebbe utile chiedere a tutte le forze politiche di rispondere all'invito di Noi per Savona di condividere e far esplicitamente proprii i criteri "per un buon governo" esposti nella prima parte del nostro programma, con particolare attenzione alla dichiarazione preventiva del nome del Vice Sindaco e dell'impostazione della Giunta. ed all'impegno di rispettare concretamente le funzioni di indirizzo del Consiglio.
Grazie per l'attenzione
Domenico Buscaglia
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO della lista NOI PER SAVONA
“Noi per Savona” ritiene che la macchina politico-amministrativa delle nostra Città presenti gravi difetti che ne compromettono alla radice l’efficienza. Senza un buon governo qualsiasi progetto di nuova città, anche il migliore, resterà di fatto irrealizzabile.
Alcuni di questi difetti hanno origine dalla incomprensione o dalla inosservanza delle nuove norme sull’ordinamento degli enti locali ed in particolare di quelle che fissano i ruoli del Consiglio comunale, del Sindaco, della Giunta e della Dirigenza e le connesse gerarchie.
Noi per Savona rileva, principalmente, che la funzione fondamentale di indirizzo, che la legge affida in modo esclusivo al Consiglio comunale, è stata negli anni scorsi più volte pressochè annullata dal prevalere delle iniziative del Sindaco e della sua Giunta che, anziché attenersi con rigore alle loro funzioni istituzionali di esecutori degli indirizzi del Consiglio, non hanno informato per tempo e con precisione il Consiglio stesso dei problemi da affrontare, interpellandolo soltanto per avere la ratifica finale delle loro operazioni.
Unica difesa contro questo prevalere illegittimo della volontà del Sindaco e della Giunta restava, in Consiglio, il voto contrario; strumento che risultò peraltro inefficace a causa della acquiescenza della maggioranza dei consiglieri, accuratamente prescelti per assicurare l’obbedienza al potere, in totale spregio della loro presunta libertà da vincoli di mandato.
Contro questo difetto di base, che mina alla radice ogni reale possibilità di gestione democratica del bene pubblico, resta soltanto il voto dei cittadini, quando sono chiamati a scegliere i loro rappresentanti. E’ evidente, quindi, l’esigenza che questa scelta sia fatta con una nuova e maggiore attenzione, imponendo precise garanzie.
Per questo motivo, Noi per Savona ritiene indispensabile che il suo candidato Sindaco assuma fin d’ora, con questo programma amministrativo, l’esplicito impegno di rispettare criteri fondamentali che assicurino una maggior efficacia all’azione del Consiglio comunale e della intera macchina politico-amministrativa della Città.
Questi criteri sono esposti nella prima parte di questo programma amministrativo e Noi per Savona invita tutte le altre forze politiche a farli propri a loro volta, come concreto impegno al miglioramento del governo della città.
1) per un buon governo
1.1) E’ indispensabile che i cittadini abbiano, prima delle elezioni, sicura conoscenza del nome del Vice Sindaco e di un quadro delle dimensioni e dei compiti della Giunta.
A questo scopo, sottoscrivendo questo programma, il candidato Sindaco di Noi per Savona si impegna formalmente fin d’ora:
- a nominare Vice Sindaco Daniela PONGIGLIONE in Ghersi, nata a Savona il 04/10/1947, insegnante, consigliera uscente della V Circoscrizione ;
- a nominare al massimo tanti Assessori quanti sono i Dirigenti dell’amministrazione comunale;
- ad attribuire a ciascun Assessore deleghe esattamente adeguate alle competenze del Dirigente corrispondente.
1.2) E’ indispensabile una reale partecipazione dei cittadini alla discussione degli indirizzi dell’amministrazione.
Conseguentemente, i rappresentanti di Noi per Savona esplicheranno il massimo impegno affinchè i cittadini siano tenuti al corrente dagli amministratori in modo diretto di tutti i problemi principali della Città, dal bilancio ai piani urbanistici, dai servizi alle opere pubbliche, ed abbiano modo effettivo di esprimere il loro parere mediante la predisposizione di occasioni e sedi adatte concertate con la Giunta ed il Consiglio.
1.3) E’ indispensabile il rispetto della priorità delle funzioni di indirizzo e controllo proprie del Consiglio comunale rispetto all’azione del Sindaco e della Giunta.
A questo scopo, il candidato Sindaco proposto da Noi per Savona si impegna in modo
esplicito con questo programma:
- a) ad agevolare e rispettare pienamente le funzioni di indirizzo e di controllo del Consiglio
comunale. In particolare, si impegna ad informare immediatamente il Consiglio, nelle forme più opportune, di ogni problema che si presenterà all’Amministrazione, fin dal momento in cui ne sarà iniziato l’esame;
- b) a non attribuire mai deleghe in bianco ai rappresentanti del Comune in Enti, aziende ed
istituzioni. Si impegna inoltre a dare sempre al Consiglio notizie tempestive sull’attività sua e dei rappresentanti suoi e del Consiglio nell’ambito di tali Enti, aziende ed istituzioni, fatti salvi gli eventuali obblighi di riservatezza stabiliti dalla legge.
1.4) E’ necessario che sia ripristinata una guida più attenta di tutto l’apparato amministrativo, stabilendo in primo luogo un più efficace rapporto tra la Giunta, la Dirigenza ed i dipendenti comunali.
A questo scopo, il candidato Sindaco proposto da Noi per Savona si impegna in modo
esplicito con questo programma:
- a) a nominare un Dirigente Generale di provata capacità ed a concedergli piena autonomia tecnica, al fine di assicurare un efficace coordinamento tra i diversi settori;
- b) a promuovere, con la sua Giunta, la responsabilizzazione dei dirigenti, ai quali sarà richiesto
un servizio di altissima qualità adeguato al rilevante importo dei loro compensi, chiamandoli a rispondere dei loro comportamenti e dei loro errori;
- c) a restituire ai dipendenti la soddisfazione del lavoro compiuto, riconoscendo i giusti meriti ed evitando, salvi i casi eccezionali di dimostrata necessità, l’attribuzione di incarichi esterni per prestazioni che potrebbero essere più opportunamente affidate ai funzionari.
1.5) Noi per Savona ritiene necessario che la nuova amministrazioni affronti al più presto il
problema della scarsa efficienza delle circoscrizioni, così come oggi strutturate, anche in rapporto al loro costo.
Noi per Savona ritiene che le strutture di tipo circoscrizionale siano indispensabili quali sedi di percezione e controllo delle necessità periferiche e di stimolo della partecipazione democratica, mentre ritiene assai più dubbia, in una città di modeste dimensioni come la nostra, la loro efficienza quali sedi di decentramento amministrativo. Per questi motivi, sosterrà come funzione primaria delle circoscrizioni quella di offrire servizi e strutture adatti per l’aggregazione e la partecipazione della cittadinanza e per l’agevole ed immediato soddisfacimento di poche esigenze di minor impegno, non certo quella di replicare a scala periferica inutili sovrastrutture politiche e burocratiche.
Di conseguenza, Noi per Savona si impegna a ridiscutere il numero, le funzioni e la struttura delle circoscrizioni per ricercare nuove soluzioni che riducano il loro costo ridimensionandone le funzioni a limiti veramente efficaci, oppure aumentino concretamente la loro utilità in modo da giustificarne il costo.
1.6) E’ di vitale importanza una maggior cura del bilancio comunale, per ricercare con severità ogni via che consenta un contenimento della spesa, evitando nel tempo stesso finanziamenti troppo rischiosi.
A questo scopo, il candidato Sindaco proposto da Noi per Savona si impegna esplicitamente
fin d’ora :
- a) a contenere quanto più possibile il debito da finanziamento ed a studiarne la graduale riduzione;
- b) a non accendere più mutui a tasso variabile ed a studiare una politica per un maggior rientro
dei mutui a tasso variabile tuttora esistenti in mutui a tasso fisso;
- c) a ridurre drasticamente tutte le spese non strettamente necessarie, a partire da quelle per lo “staff “ del Sindaco (un superfluo doppione della Giunta) e per inutili iniziative pubblicitarie o di pura facciata;
- d) a ridurre drasticamente gli incarichi esterni, che possono anche diventare fonte di favoritismi
e di evasione da responsabilità da parte di chi li attribuisce;
- e) a dedicare la massima e severa attenzione al risanamento della conduzione economica delle
Società prestatrici di servizi con partecipazione comunale (ACTS, ATA, IPS, Depuratore),
promuovendo in primo luogo:
e-1. il contenimento dei loro organigrammi e la scelta degli amministratori in base a
comprovate esperienza e competenza;
e-2. un severo controllo delle loro attività e dei loro bilanci, che non dovranno mai
e per nessun motivo richiedere al Comune contributi superiori alle previsioni già
poste in bilancio.
2) - per una città migliore:
“Noi per Savona” ritiene che i principali criteri per un nuovo progetto della Città debbano discendere dalla constatazione che la grave crisi evolutiva di Savona, dovuta soprattutto ad una brusca, radicale ed inevitabile trasformazione delle sue attività produttive, possa trovare rimedio solo nella più attenta difesa e valorizzazione delle risorse esistenti, abbandonando la oscura accettazione di iniziative immobiliari speculative che non rispettano le proporzioni ed i valori della Città, non danno alcun concreto apporto al suo lavoro ed alla sua economia e finiranno soltanto col parassitarne lo sviluppo
Le risorse da valorizzare sono principalmente:
- le condizioni climatiche ed ambientali, di straordinario valore nell’ambito europeo. Questa privilegiata condizione naturale deve essere sfruttata non solo come risorsa turistica ma anche, e soprattutto, per attirare l’insediamento di attività produttive di pregio particolare;
- la dimensione, fisica e culturale, della città ed il suo rapporto con un circondario sovraccomunale e provinciale dotato di buone risorse;
- i suoi consolidati collegamenti con centri di rilevante importanza economica.
Queste risorse potranno però esplicare ogni loro efficacia solo se l’intera Città saprà darsi spontaneamente ordine e decoro, per favorire l’accoglienza delle nuove iniziative e dei nuovi ospiti.
* la città e l’ambiente
2.1) L’Amministrazione comunale dovrà provvedere tempestivamente alla redazione del
Rapporto sullo stato dell’Ambiente, previsto dal Progetto mondiale per la tutela
dell’Ambiente (Agenda 21) e prendere tutte le misure conseguenti.
2.2) Si deve ridare valore alla coltivazione dei terreni abbandonati. La manutenzione delle
aree incolte e dei boschi è indispensabile per il controllo delle acque superficiali e per ridurre
gli incendi. Il Comune porrà allo studio un servizio di manutenzione a carico parziale dei
proprietari, contribuendo alla spesa con una quota commisurata alla utilità pubblica.
2.3) L’attuazione dei piani di bacino del territorio savonese (dal riordino della copertura
vegetale dei pendii fino alla ristrutturazione radicale degli alvei urbani) avverrà in base a
priorità rese note con chiarezza e per tempo ai cittadini, stabilite con rigorosi criteri
tecnici e non in base a scelte arbitrarie o condizionate da singoli progetti.
2.4) Dobbiamo riuscire ad impiegare meno energia per produrre la stessa quantità di reale
benessere. L’amministrazione agevolerà l’impiego di tutte le tecniche che consentano
l’utilizzazione di fonti di energia perenni e non inquinanti e, in primo luogo, promuoverà e
solleciterà il risparmio energetico in tutti gli edifici mediante il miglioramento del loro
isolamento termico.
2.5) La discarica di Cima Montà sarà chiusa definitivamente. Lo smaltimento dei rifiuti
solidi urbani sarà basato sulla raccolta differenziata e sul recupero dei componenti
riciclabili, seguendo il piano provinciale dei rifiuti e con la attuazione di isole ecologiche,
anche mobili, razionalmente ripartite sul territorio comunale. L’Amministrazione darà
immediato inizio dell’applicazione progressiva della raccolta differenziata con il metodo
porta a porta.
2.6) Il Consorzio di depurazione deve essere trasformato in un’unica Società a capitale
interamente pubblico per la gestione del ciclo integrale delle acque, dalla distribuzione
di quelle potabili fino alla depurazione, al riciclaggio ed allo smaltimento delle acque di
scarico.
** la città e il suo porto
2.7) La nuova Amministrazione riaffermerà e difenderà la priorità del Piano Urbanistico
Comunale sul Piano regolatore portuale, nel rispetto delle leggi e dei piani sovraordinati,
e sosterrà una ragionata differenziazione funzionale dei bacini portuali di Savona e di Vado.
2.8) La nuova Amministrazione riaffermerà e difenderà la competenza del Comune sulla
utilizzazione di tutte le aree che sono state e sono tuttora soggette alla pianificazione
comunale, a partire dalle aree ex-Italsider e di tutte quelle in fregio al mare;
2.9) Savona si darà un nuovo Piano Urbanistico Comunale, quale strumento fondamentale
per il coordinamento dei suoi obiettivi e per la programmazione dei suoi impegni.
Il Progetto preliminare del PUC finora studiato deve essere radicalmente rivisto, con la
reale partecipazione della cittadinanza alla discussione, dedicando particolare attenzione:
2.9. 1) al quadro della viabilità principale, dalla scelta definitiva dei punti di allaccio con l’Autostrada fino ai progetti di un nuovo collegamento tangenziale tra levante e ponente e di un collegamento diretto del Porto e della parte est di Savona con la grande viabilità;
2.9. 2) al sistema di mobilità urbana, alla rete dei trasporti pubblici urbani ed al sistema
di parcheggi di corona correlati;
2.9. 3) alla definitiva cancellazione del progetto del porticciolo della Margonara, a causa del suo ingiustificato e dannoso impatto sulla viabilità, sull’ambiente e sul paesaggio;
2.9. 4) al riesame severo del cosiddetto “master plan Bofill” e delle infrastrutture connesse, riesaminandone a fondo la legittimità, con criteri ispirati soltanto dall’interesse della Città;
2.9. 5) al recupero del Centro ottocentesco e delle espansioni urbane anteriori alla metà del
secolo scorso, anche per utilizzarne la disponibilità di volumi residenziali oggi male
utilizzati. Allo scopo, occorrono norme ed interventi pubblici mirati alla promozione di
ristrutturazioni realmente migliorative dell’utilizzazione del patrimonio edilizio esistente;
2.9. 6) alla difesa e valorizzazione dell’arenile e del litorale di ponente (dal Letimbro al Quiliano), con una visione unitaria basata su un percorso lungo mare escluso al traffico delle auto e sulla valorizzazione per servizi urbani e turistici della fascia compresa tra il mare e l’Aurelia, escludendone ogni utilizzazione residenziale;
2.9. 7) alla difesa e valorizzazione della fascia verde collinare, fino ai confini del comune,
con l’attenta utilizzazione della rete di strade vicinali esistente e ponendo un severo freno alla
disseminazione di “ strumenti attuativi” promossi solo da interessi speculativi e privi di un
proprio corretto collegamento con la viabilià urbana;
2.9. 8) alla difesa e valorizzazione dei centri storici dei borghi minori (S.Bernardo –
Santuario, Lavagnola, Legino, Zinola, Fornaci), degli edifici storici (da Palazzo della Rovere
a Villa Zanelli) e del sistema dei forti collinari;
2.9. 9) alla rigorosa e definitiva destinazione delle aree ERG e Metalmetron ad industria e artigianato, cancellando ogni diversa statuizione;
2.9. 10) alla previsione di aree per l’edilizia sovvenzionata;
2.9. 11) alla previsione di aree per Residenze Sanitarie Assistenziali, per un totale di
almeno180 posti letto, convenientemente ripartite sul territorio comunale ;
2.10) Occorre ridare decoro alla Città. Dobbiamo riaffidare l’arredo, il verde e la nettezza urbana
a specialisti che amino il loro compito e siano soggetti ad una seria vigilanza diretta, anche
ripristinando e valorizzando le funzioni di controllo delle Circoscrizioni;
2.11) Occorre valorizzare il complesso del Priamar e di tutte le aree adiacenti, inteso non solo
come monumento e polo culturale, ma come parte e patrimonio fondamentale della Città,
con elevate potenzialità, anche economiche. Il Priamar deve essere dotato di una sua
struttura di gestione con maggioranza rigorosamente pubblica, che ne conosca a fondo
valori ed esigenze, possa pianificarne le utilizzazioni e sappia controllare responsabilmente
ed in tempi brevi l’opportunità e l’esito di ogni intervento;
2.12) Occorre valorizzare il complesso di Monturbano, secondo polo culturale della Città, e
risolverne i problemi di accesso. Oltre all’accesso degli automezzi, da consentire facendo
anche ricorso, se necessario, all’esproprio, occorre prevedere l’installazione di un ascensore
con partenza dalle gallerie sottostanti. Ma, principalmente, occorre ristudiare in forme più
libere il progetto della caserma dei Carabinieri in Via Cava, al fine di aprire sull’asse di
corso Italia la visuale e la via diretta pedonale verso Monturbano dal centro della Città;
2.13) Il problema del fallimento della gara per il recupero del vecchio ospedale S.Paolo
deve essere affrontato analizzando con trasparenza le cause e gli oneri conseguenti.
In particolare, i Savonesi debbono sapere che, in base alle informazioni fornite dalla
Amministrazione comunale stessa, il progetto che uscì vincente dalla gara non sembrava
essere quello più aderente al bando e perciò più conveniente per la Città, per una serie di
motivi che poi, tra l’altro, furono anche oggetto di un ricorso al TAR.
Occorre quindi trovare con urgenza una soluzione ispirata soltanto dall’interesse
pubblico e non basata su compromessi altrui che potrebbero risultare di grave danno
per la Città. 1
* * * la vita nella città
2.14) Nel campo del commercio oggi si manifesta un sempre più grave contrasto tra la
necessità di spopravvivenza dei piccoli esercizi, fornitori di importanti servizi diffusi
nell’organismo urbano, e la volontà di espansione dei grandi insediamenti commerciali.
Noi per Savona ritiene indispensabili che ogni scelta al riguardo sia innanzitutto basata
sulla reale convenienza del cittadino consumatore, purchè le parti in concorrenza siano
poste in perfette condizioni di parità, rispetto ad ogni tipo di onere e ad ogni tipo di
vantaggio. Noi per Savona osserva però che queste condizioni di parità non sembrano
oggi rispettate in modo sufficiente nella nostra città, sia perché la convenienza del cittadino
è in troppi casi ridotta da eccessive suggestioni verso spese non necessarie, sia perché
troppe grandi operazioni commerciali sembrano trovare strade privilegiate per il loro
prevalere. In particolare, per quanto riguarda l’utilizzazione delle aree ex Metalmetron,
Noi per Savona ha sempre sostenuto e sostiene tuttora l’assoluta necessità di escludere
ogni loro utilizzazione commerciale, mantenendo la destinazione ad artigianato e piccola
industria, e ritiene che ogni contraria decisione presa dell’Amministrazione uscente possa
e debba essere tuttora radicalmente ridiscussa con il PUC.
2.15) Le prospettive di lavoro in Savona dipenderanno da una reale modernizzazione delle sue
attività terziarie e produttive, che può nascere solo dai fermenti culturali della Città,
purchè coltivati con sensibilità e conoscenza. Solo se Savona saprà ritrovare il suo decoro
culturale ed urbanistico potrà ridiventare polo di attrazione di iniziative che siano vere fonti di
lavoro e non di sole operazioni speculative che parassitano gli investimenti della Città;
2.16) L’università e la ricerca sono risorse indispensabili, da accrescere con una visione che
superi i gruppi di potere e guardi al futuro di tutti. Speciale attenzione dovrà essere
dedicata agli studi connessi a tradizioni o peculiarità locali, quali la scienza della
navigazione e l’industria vetraria, l’utilizzazione dell’energia solare ed eolica, l’assistenza
ospedaliera dedicata agli anziani. Particolarmente urgente e necessaria la creazione di una
nuova sede per la Università di Scienze Infermieristiche.
2.17) Occorre recuperare alla vita culturale della città gli spazi e gli edifici che già in origine
avevano quella destinazione e che potrebbero ancora dare un utile contributo in tal senso,
dall’Auditorium e dal Teatro di Monturbano fino al Teatro Sacco;
2.18) Occorre trasformare il Teatro Chiabrera in Ente Autonomo, dotato di propria
responsabilità giuridica, per promuoverne la vita anche oltre gli spazi locali;
2.19) Occorre dedicare particolare attenzione alla cultura artistica in Savona, sia valorizzando
il ricco patrimonio del passato, sia dando concreto appoggio e promozione alle attività
contemporanee, anche organizzando almeno ogni due anni una mostra di rilievo, personale o
collettiva, preferibilmente nel Priamar, il vero cuore culturale della Città.
Noi per Savona ritiene poi, in particolare, che le cellule dei piani inferiori del Palazzo della
Sibilla ed alcuni spazi aperti adiacenti debbano essere utilizzati senza ulteriori indugi come
luoghi e laboratori d’arte, di artigianato e di sperimentazione culturale, attività che darebbero
anche un concreto contributo alla vitalizzazione del complesso;
2.20) Occorre prevedere per tempo le necessità di ampliamento della Pinacoteca e dei suoi
depositi e di una coerente sistemazione delle raccolte Pertini e Cuneo e di un Museo della
ceramica, con particolare riguardo alla raccolta Boncompagni Ludovisi;
2.21) Occorre creare e gestire in sede opportuna e centrale una Galleria civica, aperta ad iniziative
espositive e culturali frequenti e connesse alla vita della Città;
2.22) Occorre dedicare particolare attenzione alle attività musicali Savonesi, per:
- valorizzare i gruppi polifonici vocali, tra le più valide manifestazioni artistiche della città;
- sostenere i gruppi musicali giovanili e le loro libere forme di sperimentazione e ricerca;
- sostenere i gruppi musicali con antiche tradizioni;
- riesaminare e sostenere le funzioni originarie dell’Opera Giocosa e dell’Orchestra Sinfonica;
- dare una nuova forma alla sede della Stagione Lirica Estiva, meno macchinosa e banale e più
consona alle dimensioni ed ai valori del complesso monumentale del Priamar;
2.23) La gestione degli impianti sportivi deve essere coordinata anche con gli Enti addetti alla
promozione del turismo, in modo da poter offrire un efficace servizio sportivo anche agli
ospiti temporanei e stagionali, valorizzando in questo modo gli impianti e, nel tempo
stesso, accrescendo il pregio del turismo locale;
2.24) Il Comune, in collaborazione con le circoscrizioni, deve creare numerose piccole strutture
sportive (dai campi da bocce ai campetti per il mini-calcio), di modesto impegno economico,
diffuse su tutto il territorio, specie in periferia, ed a disposizione di tutti;
2.25) L’Amministrazione pubblica si impegna ad assolvere autonomamente tutti i suoi doveri
sociali, senza alcuna esclusione, in rapporto alle sue possibilità. Ogni libera offerta di
volontariato sarà incoraggiata ed agevolata senza mai rinunciare all’azione comunale;
2.26) Occorre che il Comune si impegni, per quanto di sua competenza, per realizzare al più presto
la concreta operatività dei Distretti Socio-Sanitari di base;
2.27) Per gli anziani, occorre incrementare l’assistenza domiciliare integrata ed aumentare i
posti-letto in Residenze Sanitarie Assistenziali. Occorre anche aumentare e perfezionare i
corsi professionali per le Colf immigrate destinate all’assistenza domiciliare;
2.28) Per i disabili, occorre promuovere la costruzione di alloggi di edilizia sovvenzionata
progettati per loro ed a loro destinati;
2.29) Per gli immigrati, occorre promuovere una piena integrazione sociale, anche favorendo la
loro partecipazione alla vita politica locale. Speciale attenzione sarà dedicata all’integrazione
scolastica dei loro minori ed alla diffusa attuazione di corsi di lingua italiana;
2.30) Per i senza fissa dimora, sempre più numerosi ed a rischio, specie le donne, occorre
ripristinare strutture d’accoglienza diurna e notturna (dormitori, servizi, mense) ben
attrezzate, quali elementari servizi sociali indispensabili in un capoluogo di Provincia.
Savona, 28 Aprile 2006