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IL SECOLOXIX
Savona è una città che, pur di modeste dimensioni, vive perennemente in affanno da auto, tra macchine in doppia fila, corsie per bus e taxi che di preferenziale hanno solo il nome ed una congestione che, nelle ore di punta, mette alla prova le coronarie di chi cerca un parcheggio o, semplicemente, tenta di svincolarsi dalle spire del traffico. È la stessa città, però, dove - lunedì a parte - il parcheggio di piazza del Popolo non sfrutta la posizione strategica ad un passo da uffici e negozi, vivacchiando con grandi vuoti per buona parte della settimana. Come conciliare queste contraddizioni? È il primo tema sul quale il Secolo XIX ha messo a confronto i quattro candidati alla poltrona più alta di Palazzo Sisto. I prossimi saranno, con appositi forum, la Margonara e il fronte mare di Ponente, l'ex Metralmetron e i problemi del commercio, la mancanza di case ad edilizia agevolata e, in generale, le difficoltà delle giovani coppie (asili nido, servizi sociali in genere).
Vincenzo Delfino, CdL. La ricetta del candidato del centrodestra parte dal parcheggio di piazza del Popolo: «Occorre risolvere il problema del lunedì: il mercato va spostato nella zona centrale della piazza e nelle vie adiacenti, liberando l'area parking». Più in generale, Delfino indica la strategia dei parcheggi interrati: «Ma ci vorranno almeno due anni. Nel frattempo, occorrono inteventi immediati». Ed ecco le misure: «"Costringere" la gente ad usare in abbonamento i park esistenti di piazza del Popolo, via Piave e Priamàr. Naturalmente a prezzi convenienti, diciamo 50-60 centesimi al giorno». Delfino vuole poi chiudere il controviale di corso Colombo, per ricavarvi 400 posti auto. Aggiunge: «In ogni caso, una volta stabilite tariffe molto basse per i park, occorre vigilare che zone disco e parcometri siano rispettati. Come? Rimettendo sulla strada i vigili che oggi sono adibiti a compiti diversi». Quanto alle zone pedonali «le attuali sono il massimo che la città può sopportare, ma quelle che ci sono vanno controllate meglio». Metrobus e Aurelia bis? «L'Aurelia bis è sicuramente da fare, ma bisogna trovare le sponsorizzazioni e decidere il percorso. Sono invece contrario al metrobus tra Savona e Vado, la linea 6 dell'Acts va benissimo, inoltre le perdite sarebbero insostenibili. Per tornare all'idea di un metrobus dalle Albissole ci vorrebbe innanzitutto, laggiù, un parcheggio da 5 mila auto. Impossibile». Delfino attacca poi le amministrazioni di sinistra sui progetti mai realizzati: «Tortarolo e Accinelli presentarono un sacco di anni fa un progetto per quattro park sotterranei da 4.400 posti nelle piazze principali. Lo avrebbero fatto gratis, sistemando pure la superficie. Avremmo risolto tutti i nostri problemi, ma non se ne è fatto nulla».
Patrizia Turchi, A sinistra per Savona. «Parcheggi, traffico, mobilità pubblica e mobilità privata sono temi e problemi da affrontare globlamente», argomenta la candidata della sinistra alternativa. La situazione? «Disastrosa, perchè manca uno studio approfondito sui flussi, l'ultimo è un vecchio studio dell'Aci». Aggiunge la Turchi: «Inoltre, ad un tessuto già esausto si sono aggiunte nuove criticità senza alcun criterio: Bofill, Margonara, la nuova caserma di via Cava solo per dirne alcune». La ricetta della Turchi è chiara: «Regia pubblica, a partire da attente considerazioni sull'aspetto demografico. Dobbiamo stabilire prezzi ed anche un sistema della viabilità per cui sia privilegiato l'uso del mezzo pubblico». I parcheggi? «Soluzioni come quella del bollino per i residenti a Villapiana sono prese in giro: a Villapiana, per i residenti, il problema è la notte. Che se ne fanno del bollino?». Per la Turchi, la soluzione sono i parcheggi fuori terra, come in via Piave: «Per la sosta pertinenziale, quella dei residenti, ne serve uno in ogni quartiere. Poi vanno fatti quelli per i pendolari, i cosiddetti parcheggi di cintura, dopo avere bene analizzato i flussi. Ad esempio: il vecchio silos era inutile perché fuori dai flussi». Piazza del Popolo poco utilizzata? «La mezz'ora gratuita invita la gente a vagabondare per il centro in cerca di un posto, trascurando la "certezza" di piazza del Popolo. Noi siamo comunque per la liberalizzazione, la gratuità di quel parcheggio». Le aree pedonali? «Sono per l'ampliamento di isole pedonali e "ztl", ma dopo una pianificazione attenta. Se ti limiti a chiudere, la gente s'arrabbia». Aurelia bis e metrobus: «L'Aurelia bis è inamissibile, è una strada urbana a raso, quasi tutta in galleria e con svincoli pazzeschi. Per fortuna non ci sono finanziamenti. Noi chiediamo il declassamento dell'autostrada. Quanto al metrobus, una follia».
Domenico Buscaglia, Noi per Savona. L'ingegnere sottolinea che «per risolvere il problema occorrono misure meditate, ma radicali». Ed esprime tutto il suo dissenso sul modo con cui la città discute di parcheggi e traffico: «Parliamo di un parcheggio in più o in meno, se metterci posti auto o moto. Non che non servano, per carità: ma sono, o dovrebbero essere l'ultima cosa. Da lasciare alla gestione della polizia municipale, dopo aver fatto tutte le scelte di fondo necessarie». Attacca Buscaglia: «Per risolvere i problemi di viabilità e parcheggi, occorre prima aver fatto un Piano regolatore che sia un Piano regolatore». Aggiunge Buscaglia: «Tutto parte da un peccato originale: il "Puc" andava studiato dieci anni fa. Li abbiamo perduti, non perdiamone altri». E nel frattempo, che fare? «Niente, non c'è nulla da fare. Se non vivacchiare allo stesso modo di oggi. Beninteso, con maggiore severità verso chi non rispetta le regole, per chi parcheggia in doppia o tripla fila». Piazza del Popolo, usata poco? «Dobbiamo far pagare la sosta in piazza del Popolo poco o niente, quasi gratis. E, contemporaneamente, rimuovere le auto di chi continua a parcheggiare in doppia fila». Le isole pedonali? «Ne sono un acceso sostenitore, vorrei veder pedonalizzato tutto il centro, da via Paleocapa al mare, corso Mazzini compreso. Ma, anche qui, solo dopo aver studiato attentamente ogni aspetto della situazione. Per corso Mazzini abbiamo perso l'occasione dieci anni fa, ma ha prevalso l'interesse di chi voleva costruire in porto». Parcheggi: «Non interrati, ma fuori terra, integrati con un sistema di circolazione basato sui sensi unici che fanno capo, appunto,a zone di sosta». Aurelia bis e metrobus: «L'Aurelia bis è una gigantesca fesseria. Dovrebbe avere un tracciato analogo all'Autostrada attuale. Il metrobus? Serve a poco».
Federico Berruti, L'Unione. Il candidato sindaco del centrosinistra ha elaborato un programma in undici punti sulla mobilità. Spiega: «Piazza del Popolo è sottoutilizzata, occorre allungare il periodo di sosta gratuita e ridurre comunque le tariffe di sosta. Nello stesso tempo, vorremmo concordare con Acts delle navette tra via Piave, piazza del Popolo e le vie commerciali, per favorire l'uso dei park da parte delle signore che con le borse della spesa piene non possono fare troppe centinaia di metri a piedi». Berruti è favorevole all'estensione del sistema dei bollini per i residenti: «Per i parcheggi nuovi, occorre lavorare sulle aree critiche come piazza Diaz e corso Mazzini, Villapiana, Villetta, piazzale Moroni, Legino Alta». Per la viabilità, Berruti chiederà l'aiuto «del dipartimento di Ingegneria della produzione del Campus». Su isole pedonali e "ztl" va con i piedi di piombo: «L'orientamento è favorevole, ma nel breve occorre migliorare la gestione di quelle esistenti, oltre a studiare la possibilità di istituirne una in ciascun quartiere». Berruti lancia inoltre una promessa che avrà importanti conseguenze sul bilancio: «Se sarò eletto, dal 2007 il gettito derivante dalla sosta sarà utilizzato integralmente per la mobilità». Metrobus e Aurelia bis. «Per il metrobus, Ips sta verificando la compatibilità economica. Se constateremo che l'operazione non sta in piedi, bisognerà aprire una riflessione con tutti gli enti interessati per vedere se il governo può modificare il progetto, finanziandolo comunque, ma tornando a considerare il tratto Albissola-Savona». Aurelia bis: «Anche qui c'è un problema di costi da risolvere cercando anche finanziamenti privati. Nella coalizione alcune forze sono contrarie: alcune perplessità sul tracciato hanno una loro fondatezza. La ricerca di co-finanziamenti può aiutare a migliorare il tracciato».



Antonella Granero
07/05/2006