Da questa settimana mettiamo a disposizione uno spazio elettorale aperto a tutti

Questa settimana  riceviamo e pubblichiamo un intervento di  Silvio Rossi

IL PORTO TURISTICO DELLA MARGONARA E LA SOLITA SINISTRA  OTTUSA      versione stampabile

 Porto Lotti (La spezia)

 

In un contesto di congiuntura internazionale, particolarmente per i paesi occidentali sopraffatti dal grande boom economico del Far East, uno dei pochi settori che ha avuto un incremento notevole è senza dubbio quella del grande diporto.

La costruzione di nuovi panfili di dimensioni superiori a 35 metri ha avuto nell’anno 2005 un balzo in avanti notevole. (l’incremento nel 2005 rispetto al 2004 è stato pari all’intera produzione del 1992)

I numeri parlano da soli : in tutto il mondo nell’anno di riferimento si sono costruiti un totale di 560 megayachts , dei quali ben 249 in Italia, paese  che si pone come leader indiscusso nel mercato mondiale, il che oltre al prestigio attira capitali considerevoli per lo più dall’esterno.

Purtroppo il dato meno entusiasmante è che tali navi, una volta costruite, lasciano definitivamente il nostro paese per ritornare solo in crociera durante i tre mesi estivi, ma restano ancorati nei porti stranieri durante gli altri  mesi  dell’anno.

Considerando che la gestione dei grandi panfili ha dei costi  che si aggirano su una media di 2 milioni di euro all’anno e gli equipaggi non che tutto il mondo che ruota intorno è  prevalentemente composto da personale giovane, si può ben capire l’importanza di questo settore specialmente in una regione e in una città come Savona con antiche tradizioni marinaresche e dove certamente  il lavoro per i giovani non abbonda.

In questo contesto si inserisce una grossa possibilità per la città di Savona , quella cioè di costruire un porto turistico all’altezza delle nuove esigenze , un porto che potrebbe attirare una elite mondiale che darebbe smalto a tutto il comprensorio e porterebbe un indotto notevole e professionale.

Nella storia savonese vi è sempre stato un freno a tutte quelle iniziative che portavano un circuito di alto valore aggiunto con riferimento al turismo qualificato….la massima è sempre stata :”a noi non piacciono i ricchi” o “noi non siamo camerieri”  quasi come se fare il cameriere fosse spregevole o come se il turismo non attirasse altre attività collaterali di professionalità  qualificata che nella fattispecie del grande diporto sono di livello avanzato.

Ricordo quando dopo tanti anni di immobilità, la Giunta Gervasio aveva avviato il restiling della vecchia darsena, vi era stato un fronte ampio della sinistra guidata dalla signora Turchi ma anche da componenti importanti dei PCI-DS per bloccare l’iniziativa; ora tutti  i savonesi si vanno a godere il salotto di Savona nei giardini antistanti l’Assonautica e probabilmente non sanno che per più di 20 anni vi erano  dei  prefabbricati di lamiera contenenti le sedie e i tavoli della festa dell’ Unità, insomma un magazzino nella zona più bella della città a disposizione dei padroni della città.

Di occasioni per riconvertire aree postindustriali in maniera produttiva se ne sono perse moltissime per la ottusità e clientelismo di radice rossa e lo schema  è stato” resistenza sindacale alla novità “ iniziale e “colate di cemento speculativo” finale  sulle aree dimesse. (vedi  ex Italsider, ex Centrale Edison, Magrini ecc.ecc.ecc). Ora si vuole fare lo stesso con gli ex Cantieri Solimano

Se posso dare un consiglio alla Signora Turchi  e ai Verdi è quello di impiegare le proprie energie opponendosi alla speculazione edilizia che si vuole fare nell’area ex Cantieri Solimano,  in un periodo dove la cantieristica di grandi yachts, come sopra detto, sta avendo uno sviluppo  enorme  e la realtà che stanno vivendo i cantieri ex Campanella ora Mondomarine lo dimostra .

Anziché andare a Cuba sarebbe meglio fare due passi nella vicina costa azzurra per vedere  la ricchezza che tale settore ha portato all’intero waterfront  e, a cascata, a tutta la popolazione, e in termini di economia e in termini di vivibilità.

Capisco che la ricchezza dia fastidio a un certo tipo di sinistra che basa la propria esistenza sulla miseria, ma mi auguro che i savonesi siano tanto intelligenti da capire che vicino ai ricchi tutti stanno meglio, perché il denaro viene ridistribuito dall’economia che si crea con tale denaro al contrario, senza  iniezione di danaro l’economia langue.

La Marina alla Margonara porterebbe un indotto notevole, darebbe occupazione a centinaia di giovani e riqualificherebbe l’intero comprensorio.

Savona è l’unico porto della Liguria senza una Marina quando nella vicina Genova, che già possiede tre marine, stanno costruendo una mega marina da 1200 posti barca nelle acque antistanti l’aeroporto.

Non si può accettare che personaggi che nulla hanno fatto per evitare che la città fosse sommersa  dal carbone possano ora condizionare lo sviluppo di un settore prestigioso e ricco e pulito come il grande diporto in nome dell’ecologia…è immorale! 

Silvio Rossi  Candidato V Circoscrizione Casa della Libertà