15 Aprile 2006 LA STAMPA

TRIBUNALE IL FALLIMENTO ATTESO LA PROSSIMA SETTIMANA POTREBBE SANCIRE ANCHE LA FINE DEL CAMPIONATO
Savona calcio: stagione chiusa?

Il giudice Giorgi «L’unica soluzione  potrebbe essere l’affitto di azienda»

[FIRMA]Claudio Vimercati
SAVONA
Gli ultimi giorni di vita del Savona calcio, o meglio della Srl proprietaria del titolo sportivo, sono iniziati ieri mattina alle 11,30 quando, puntuali all’appuntamento, il legale rappresentante della società, Giovanni Gianazzi Bornacina, e i suoi due avvocati, si sono presentati al quarto piano di palazzo di giustizia nell’ufficio del giudice del tribunale Fiorenza Giorgi e hanno presentato l’istanza di fallimento in «proprio». L’incontro è durato pochissimo. Neppure quindici minuti dopo, la delegazione del Savona calcio ha lasciato il palazzo del tribunale, senza rilasciare dichiarazioni.
Da ieri, dunque, sono iniziate le procedure per il fallimento della società biancoblù, il cui esisto appare scontato. Lo ha lasciato capire il giudice Giorgi, che accennando alla situazione patrimoniale, senza scendere nei particolari, ha fatto intendere che «non è bella» (si parla di esposizioni pesanti soprattutto verso l’Erario e gli istituti di previdenza per un milione di euro). La dichiarazione di fallimento è attesa per la prossima settimana, subito dopo Pasqua, tra mercoledì e sabato. A quel punto il giudice Fiorenza Giorgi nominerà il curatore fallimentare che avrà il compito di procedere all’inventario dei beni societari (la cui vendita servirà per soddisfare i creditori), esaminare i libri contabili e i bilanci, accertare l’entità dello stato passivo. Solo allora (e comunque non prima di un mese dall’affidamento dell’incarico) eventuali compratori, eventuali cordate interessate all’acquisto del Savona (nelle ultime ore è trapelata la voce che sarebbe interessato un gruppo del quale farebbe parte anche il direttore dell’Unione industriali, Luciano Pasquale) potranno avanzare eventuali proposte d’acquisto e avviare le trattative con il curatore fallimentare.
E nel frattempo? Che ne sarà dei giocatori? Come procederà la stagione calcistica? Teoricamente, con la dichiarazione di fallimento, l’attività della società si blocca immediatamente (un po’ come succede, ad esempio, per un negozio: l’ufficiale giudiziario notifica il fallimento, le serrande vengono abbasse, l’esercizio chiude). Ma nel caso di una società di calcio? In questo momento il Savona è impegnato nella lotta per non retrocedere e a tre giornate dalla conclusione del campionato di serie D è a due punti dalla zona play-out per evitare la retroscessione. E’ possibile che il Savona non possa più scendere in campo? Non possa giocarsi le residue speranze di rimanere in serie D? Nel calcio professionistico, in situazioni analoghe è stato consentito alle squadre dichiarate fallite di proseguire il campionato (vedi la Fiorentina di Checchi Gori). «Ma in quei casi - spiega il giudice Giorgi - ricorrevano i presupposti per la procedura dell’esercizio provvisorio. Non è questo il caso». E allora? Un salvagente per il Savona ci sarebbe. Conclude il giudice Giorgi: «Per quel che riguarda l’aspetto sportivo, io non posso impegnarmi. Molto dipende dall’entità dello stato passivo e dalla possibilità che si faccia vivo qualcuno che voglia prendere in affitto la società da qui alla fine della stagione, ovviamente pagando un canone. L’unica soluzione, forse prospettabile, è quella dell’affitto di azienda. Ma ripeto in questo momento è prematuro parlarne». Cercasi, dunque, «noleggiatori». Senza di quelli, il campionato finirebbe già la prossima settimana.