|
Acque agitate nel centrodestra che, in vista delle elezioni
comunali, si interroga su come superare la non soddisfacente
soglia del 40% ottenuta in città alle Politiche. Riunione
sino a tarda sera, ieri, tra Lista Biasotti e Udc per una
lista comune: bocche cucite, ma è emersa anche una proposta
a sorpresa per uno "sganciamento" dal candidato della CdL
Vincenzo Delfino, per opporgli Michele Costantini. Una resa
dei conti attesa da prima delle elezioni e rinviata poi in
attesa dei risultati. All'origine, sembrerebbe, una certa
insofferenza per la campagna di Delfino, giudicata un po'
troppo solitaria, e la situazione generale del centrodestra
a Savona. L'Udc sarebbe contraria, ma la partita è ancora
aperta.
Un partito organizzato, più"pesante", diffuso e presente sul
territorio. È questa la ricetta con la quale l'onorevole
Enrico Nan risponde al duro attacco sferrato da Giuliano
Miele, ex segretario dei tempi dello storico "sorpasso" sui
Ds, sullo stato di Forza Italia in città. «A Savona sto
lavorando da tempo con grande impegno - dice Nan - la legge
elettorale è cambiata e dunque occorre un partito più
organizzato sul territorio. È quello che stiamo facendo e i
risultati si sono già visti in occasione del voto del 9 e 10
aprile». Stanislao Sambin, senatore uscente e commissario
cittadino degli "azzurri"è stato chiamato in causa
direttamente da Miele. «Faremo chiarezza, come è giusto,
all'interno del partito - dice Sambin - Il rapporto tra il
risultato nazionale e quello locale è stato altrettanto
buono in questa occasione che nel 2001. Nonostante quello
che dice Miele, non vedo dunque niente di drammatico nella
situazione di Forza Italia a Savona, anzi sono soddisfatto
del risultato raggiunto».
A. G.
13/04/2006
|
|